I Smile Because I Can.

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Rachel è seduta sul letto da tutta la mattina, da quando le ho detto quello che mi ha detto la mamma di Julie. Accendo la TV sedendomi accanto a lei.
-Il volo 245, Londra-Texas, si è schiantato contro...- cambio immediatamente canale girandomi verso Rachel che guarda il vuoto.
-Lei era venuta a salutarmi, Harry.- dice Rachel girandosi verso di me con gli occhi che le si riempiono di lacrime. La avvicino a me per poi abbracciarla e lei scoppia a piangere.
-Non posso credere che il suo aereo si sia schiantato.- dice con il viso premuto contro il mio petto. Le accarezzo i capelli senza dire niente perché è un momento delicato per lei e voglio esserci così come lei ci è stata per me quando mio padre è morto.
La lascio dormire dopo che ha pianto tutte le sue lacrime. Carly si è offerta di tenere i bambini finché Rachel non si rimetterà e adesso non c'è nemmeno Garrett per farla calmare come solo lui sa fare.
-Pronto?
-Garrett, sono Harry.
-Oh...ciao. Come sta Rachel?
-Potrebbe stare meglio. Tu?
-Non lo so.
Io e Garrett continuiamo a parlare come se fossimo amici e non come il marito e l'uomo che è innamorato della moglie.

Rachel.
Perché deve succedere tutto a me? Perché devo sempre perdere le persone che più amo? Non posso credere che Julie non ci sia più. Ieri era tutta felice e oggi la mia migliore amica dai capelli rossi non c'è più.
Mi mordo un labbro alzandomi dal letto. Non posso restare a letto per sempre o finché sarò ancora in lutto per Julie.
Sospiro e mi cambio mettendo un pantalone nero attillato e una maglietta nera sopra. Tutto nero, sono in lutto no?
Scendo al piano di sotto cercando di sorridere per poi guardare tutti che sono riuniti nel mio salotto.
-Allora, cosa ci fate qui?- chiedo fermandomi sulle scale e sperando in una risposta. Tutti fanno spallucce perciò io lascio correre perché, anche se ho voglia di parlare con qualcuno non ho nessuna voglia di parlare con loro di quello che è successo.
***
Siamo nel 2025 e molte cose sono cambiate. Per cominciare Dylan e Lexi hanno compiuto rispettivamente 13 e 7 anni mentre i miei piccoli gemelli hanno compiuto un anno di vita. Uh, sono così emozionata pure adesso che sono già passati due giorni dal loro compleanno.
Entro in camera da letto andando a sbattere contro Harry che sta facendo i cambi nella camera da letto che gli ho specificamente chiesto.
-Ouch!- dice Harry girandosi e guardandomi per poi abbracciarmi.
-Haz, soffoco.- dico ridendo e ricambiando l'abbraccio. Dio, non posso proprio credere che siamo sposati da 11 anni, ormai. Ovviamente ci sono stati alti e bassi nei corso dei 11 ma stiamo bene così, insomma, niente è scattato ancora per farci divorziare.
-Scusa, scusa.- dice staccandosi da me e sorridendomi. Ricambio il sorriso per poi guardarmi intorno.
-Ok, sei pronto per andare al cimitero?- chiedo visto che oggi Julie fa un anno di essere morta.
-Sì.
Dopo che siamo stati al cimitero per qualche oretta siamo tornati a casa dove Dylan sta facendo i compiti aiutato da Celeste. È una ragazzina troppo buona e un po' mi ricorda la mia piccola Julie che adesso non c'è più.
-Buongiorno signora Styles.- mi saluta la ragazzina alzando lo sguardo dai libri. La saluto per poi andare in cucina e sobbalzo quando vedo Lexi che sta cercando di dare da mangiare a Ethan che, però, muove la testa di lato. Scoppio a ridere e Lexi mi nota.
-Non vuole mangiare.- dice indicandomi il fratellino che scuote la testa. Haley, invece, mangia già da sola e non capisco perché Ethan non prenda esempio dalla sorella.
-Dai, faccio io.- dico prendendo il cucchiaio per poi dare da mangiare a Ethan mentre Lexi si siede.
-Mamma, perché zio Niall si è trasferito?- chiede Lexi e io smetto di dare da mangiare a Ethan. Sto per rispondere ma vengo fermata da qualcun altro.
-Lailey.- dice Ethan e io spalanco gli occhi. Lexi si avvicina e guarda Ethan attentamente.
-Credo che voglia dire Haley.- dice Lexi e la piccoletta si gira verso di noi non appena sente il suo nome.
-Lo credo anche io.- concordo con Lexi e sorrido. Ah, è la cosa più dolce che abbia mai sentito.
-Lailey è monella.- dice Ethan e sia io che Lexi scoppiamo a ridere. Almeno parla.
-Ethan ha detto la sua prima parola.- dico e Harry si ferma guardandomi con occhi spalancati. Mi siedo difronte a lui.
-Cosa ha detto?- chiede intrecciando la sua mano con la mia. Dio se lo amo!
-Lailey.- rispondo appoggiandomi al suo petto. Si stende sul letto con me addosso.
-Cosa...?
-Haley.- lo interrompo prima che mi possa chiedere cosa voleva dire Ethan.
-Ha detto il nome di Haley?- chiede lui sbalordito e accarezzandomi la schiena.
-Sì. Non è la cosa più dolce?- chiedo cercando di tenere gli occhi aperti visto che non mi voglio addormentare.
-Già.- risponde Harry e poi silenzio. Credo che si sia addormentato e anche io ho sonno.
***
Un giorno un'amica di Lexi mi chiese perché sorridevo e io non le risposi, non sapevo cosa dire. Ma ora lo so.
Sorrido perché posso, perché nonostante tutto ho gente intorno che mi vuole bene e che cerca sempre di tirarmi su di morale e di farmi sorridere. Ce gente che non ha nemmeno questo perciò per loro è difficile riuscire a sorridere. Io ho perso tutto e niente in tutta la mia vita e riesco ancora a sorridere.

-Non mi piace vedere questo visino triste.- dice Ashton entrando in camera mia mentre io sono stesa sul mio letto. La mia camera è piena di scatoloni dove ci sono le mie cose che poi saranno portate a Londra da un camion.
-Ashton, sto partendo.- dico appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Ashton sospira per poi lasciare un bacio sulla mia testa.
-Lo so ma noi ci sentiremo ogni giorni. Ti manderò messaggi e tu mi manderai cartoline, così come abbiamo sempre fatto.- dice e io mi stacco da lui. Come può essere così dolce e ignorante allo stesso tempo?
-No! Sarà impossibile mandare avanti una relazione a distanza! Sai che odio queste cose.- dico allontanandomi il più possibile da lui. Non voglio che si ferisca con questa relazione a distanza, come la vuole lui. Io non posso dargli quello che vuole.
-Avanti, bimba, tu mi ami e io ti amo. Ce la possiamo fare.- dice gattonando verso di me e prendendo le mie mani tra le sue. Sospiro, come faccio a dirglielo?
-È finita, Ash.- dico spostando lo sguardo per non vederlo.
-Cosa?
-Sì.
-Non mi ami?
-Non più.
Ashton si alza e dopo avermi lanciato un'altra occhiata per vedere se cambio idea se ne va chiudendosi la porta alle spalle.

-Bimba, che fai?- chiede Harry entrando in cucina e prendendo una bottiglietta d'acqua dal frigo.
-Come mi hai chiamata?- chiedo girandomi verso di lui. Harry mi guarda alzando le mani in segno d'arresa. Aggrotto una sopracciglia quando non vedo la fede.
-Bimba.
-Dov'è la fede, Harry?- chiedo e adesso non mi importa come mi ha chiamata. Anzi, mi importa ma non voglio sentirglielo dire un'altra volta perché era il modo in cui mi chiamava Ashton quando stavamo insieme.
-Non la trovo. Me la sono tolta perché dovevo pitturare la nostra stanza e adesso non la trovo più.- risponde Harry spiegandomi la situazione. Mi giro per finire di cucinare la cena.
-Allora dovrebbe essere lì. Nessuno la ha presa.- dico irritata e Harry si avvicina a me per abbracciarmi da dietro. Appoggia la sua guancia sulla mia schiena.
-Sei irritata perché ti ho chiamata bimba?
-Sì e non farlo più. Chiaro?
-Sì. Perché non ti piace?- chiede staccandosi da me e girandomi verso di lui. Il mio petto entra in contatto con il suo.
-Ashton mi chiamava così.

-Ash, no.- urlo spingendolo via e ridendo visto che Ashton è rimasto lo stesso di cui mi sono, o ero, innamorata.
-Sì, te lo giuro Rache.- dice Ash ricambiando la mia spinta per poi darmi una caramella.
-È stato tre anni fa.- dico sorridendo. Ashton è rimasto il mio migliore amico nonostante tutto quello che è successo.
Mentre mi diverto con Ashton riprendendo il vecchio tempo perduto nella mia mente, all'improvviso, compare Harry e non so nemmeno il perché. Sto con Ashton, il mio ex ragazzo, e penso a Harry come se lui possa comparire dal nulla. È infatti eccolo apparire, visto che gli vado a sbattere contro. Brava me!
-Harry.- dico con un pizzico d'allegria nella voce mentre lui mi tiene ferma fra le sue braccia.
-Ray, più attenta la prossima volta.- dice lui sorridendomi, il mio cuore fa una capriola. "Ray", non lo avevo mai sentito (con tutti i soprannomi che ho avuto) ma detto da lui sembra una nuova melodia, una delle migliori.
-Harry, lui è Ashton... il mio ex ragazzo. Ashton, lui è Harry un'amico di Niall.- li presento prendendo un grande respiro. I due si scambiano cenni di saluto ma nemmeno una parola.

-Amore?- chiede Harry togliendomi dai miei pensieri. Vorrei tanto sapere cosa pensò Harry quando conobbe Ashton.
-Sì?
-Sorridi perché puoi.- dice alzandomi il viso e io sorrido. Perché ha ragione.

***
Salve, fiorellini.
Abbiamo scoperto cosa ha detto la mamma di Juls al nostro Harry. Niente di bello, ovviamente.
Grazie mille per i 25, 8k visualizzazioni, i 856 voti e i 116 commenti. È un grande traguardo per me.
Grazie mille perché perdete tempo con questa pazza qui. Festeggiamo perché "A Beautiful Disaster" è a arrivato a 70, 6k visualizzazioni e i 2,02k voti.
MA IO VI AMO.
Ho detto tutto, credo.
Buon proseguimento di giornata.
Un bacio,
1994Styles__.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora