I'll find you, i promise.

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-Però, che bella che è l'Argentina.- dice Louis fischiando mentre scende dal jet privato delle Imprese Styles. Scendo anche io e dietro di me la dottoressa King, la mia dottoressa.
-Sì, ma non abbiamo la possibilità di fare i turisti Louis.- dico con sarcasmo nella voce mentre cerco un cestino della spazzatura blu. Lì dentro dovrebbe esserci la busta che mi dirà cosa fare. Mi avvicino una volta che lo ho individuato. Al suo intorno trovo una busta rossa, la passo a Louis che mi ha raggiunto.
-"Passo primo: dovete andare al Cimitero delle Recoleta, lì chiedete di un certo Ansel Wood. Lui vi darà il pacco con il passo successivo. Guai a voi se chiamate la polizia".- legge Louis alzando lo sguardo verso di me.
-Perché dovremo andare in un Cimitero?- chiedo incrociando le braccia al petto.
-E io che ne so, ma prima ci andiamo prima salveremo Harry, no?- chiede Louis mettendo il biglietto dentro il suo borsone. Ci dirigiamo fuori dall'aeroporto e prendiamo un taxi che ci porterà al nostro hotel.
***
Dopo che abbiamo mangiato e ci siamo riposati partiamo per andare al Cimitero della Recoleta. Con noi c'è sempre la dottoressa.
-¿Dónde está Ansel Wood?- chiede Louis al guardiano del cimitero in un perfetto spagnolo. Il signore ci indica un ragazzo suoi venti anni che si trova infondo a una chiesetta. Ci avviciniamo a lui.
-Ansel Wood?- chiede Louis toccando la spalla del ragazzo. Lui si gira e i suoi occhi incontrano i miei.
-Tu dovresti essere Rachel Styles, giusto?- chiede porgendomi la mano. Gliela stringo mentre annuisco.
-Ci hanno detto che hai una cosa per noi.- dice Louis muovendo il piede per via del nervosismo.
-Uh, in realtà sono io il vostro pacco. Mi hanno incaricato di starvi accanto sempre, finché non vi diranno cosa vogliono da voi per riavere indietro il tizio.- risponde Ansel mettendosi un cappello e degli occhiali da sole.
-Quel tizio è mio marito.- puntualizzo mentre lo seguo fuori dal cimitero.
-Certo e chi se ne frega.- commenta salendo su una Jeep. Ci fa segno di salirci.
-Vi porterò a mangiare.- dice Ansel stringendo il volante per poi partire.
-Cosa? No, voglio vedere Harry! Siamo venuti qui per lui non per mangiare i piatti tipici dell'Argentina.- sbotto battendo una mano sul sedile di Ansel. Lui fa come se niente fosse.
-Comando io, bellezza, perciò si fa come dico io se ci tiene a vederlo vivo.- urla Ansel con rabbia senza girarsi a guardarmi.
-Stronzo.- borbotto sottovoce mentre incrocio le braccia la petto.

Harry.
Guardo Marion, che mi deve fare da baby-sitter mentre il suo fidanzato è in giro a dare indizi a Rachel come se fosse una caccia al tesoro. Adesso che so che Rachel è incinta preferisco che se ne torni a Los Angeles invece di essere qui e mettere in pericolo la sua vita e quella del bambino ma so che è più testarda di chiunque altro e non farà caso a nessuno, nemmeno a sua madre. Quella ragazza porta alla esasperazione, fa perdere la pazienza anche a un santo.
-Così tua moglie è incinta, uh? Diventerai papà, di nuovo.- dice Marion alzando gli occhi dal libro che ha in mano .Piego la testa di lato.
-Cosa volete da me, Marion? Cosa volete dalla mia famiglia?- chiedo facendo gli occhi dolci, con le ragazze funziona sempre. Marion si muove a disagio sulla sedia e tossisce.
-Non se posso dirtelo, insomma, Jamie mi ucciderà se te lo dico ma...tu non glielo dirai, giusto?- chiede con voce civettuola mentre si sposta i capelli dalla faccia con movimento lento. Annuisco contento come un bambino e batterei anche le mani ma le ho legate dietro la schiena perciò niente a che fare.
-Allora?- chiedo sorridendo. Marion si alza e si avvicina a me.
-A quanto pare la tua famiglia, tuo padre precisamente, era in affari con il padre di Jamie prima che le Imprese Styles diventassero le più famose dell'America e Europa. Perciò, tuo padre mandò via il padre di Jamie perché ormai non gli serviva più, aveva ottenuto quello che voleva. Jamie, all'epoca, era un bambino ma promise a se stesso che si sarebbe vendicato degli Styles così quando venne a sapere che tu eri in giro per Buenos Aires ne ha approfittato ed eccoci qua.- risponde Marion sussurrando mentre cammina intorno alla mia sedia. Trattengo il fiato mentre la sua bocca si avvicina al mio collo, poi sento il suo fiato sul mio orecchio.
-È vendicativo, Jamie.- dice per poi allontanarsi da me. Sposto lo sguardo per poi alzare gli occhi al cielo.
-Perché stai con Jamie se ti maltratta?- chiedo cercando di fare conversazione. Marion si gira immediatamente verso di me e mi lancia un'occhiataccia.
-Non sono affari che ti riguardano.- dice acida dandomi le spalle e trovando qualcosa da fare sulla sua scrivania.
-Scusa e solo che non riesco a capire. Sai, ho tradito mia moglie quando eravamo fidanzati e me ne sono pentito immediatamente. Mi sono sentito una merda e..beh, non sapevo che fare per farmi perdonare da lei. Se lei non mi avesse perdonato, adesso non avrei una moglie, un figlio e non starei aspettando di diventare papà per la seconda volta. Con questo non ti sto dicendo che devi stare con Jamie. È destino, Marion, il mio e quello di Rachel era destino perché ci siamo sempre ritrovati, nonostante tutto. Tu e Jamie siete completamente diversi e non sembra che lui ti ami. Lascialo, trovati qualcuno che ti ha sempre amato. Ce n'è di gente in giro che ama.- dico facendo un discorso enorme quanto quello che fece Rachel il giorno del diploma al liceo. Il suo, però, era molto importante mentre il mio è solo un discorso di incoraggiamento verso una ragazza maltrattata dal fidanzato.
-Ma perché se la sta prendendo con Rachel? Cosa vuole da noi?- chiedo mordendomi un labbro, dopo il silenzio di Marion e per cambiare discorso.
Marion sbuffa per poi appoggiare le mani sulla scrivania.
-Fai troppe domande, Styles. Adesso sta' zitto che devo lavorare.- dice con voce acida mentre si siede senza rivolgermi uno sguardo.

Rachel.
Ansel ferma la macchina davanti ad un'enorme villa. Ci fa scendere per poi sorridermi.
-Benvenuti a casa Wood.- dice Ansel aprendo il cancello e lasciandoci entrare. La dottoressa e Louis si guardano intorno mentre io guardo Ansel. A che razza di gioco sta giocando?
-Allora, visto che tu sei il nostro "pacco" cosa volete da me?- chiedo sussurrando per non farmi sentire dagli altri due che stanno curiosando in giro.
-Mi avevano detto che eri testarda, ragazza. Ma con me non funziona.Non te lo dirò ora, mi spiace.- dice Ansel dirigendosi in cucina e io sono dietro di lui. Gli ho fatto solo una domanda, senza usare il sarcasmo o altro.
-Tu mangi o ci tieni alla linea anche adesso che sei incinta?- chiede Ansel mettendo dei piatti sul bancone. Mi siedo su uno sgabello.
-Sono già stata incinta, stronzo.- rispondo regalandogli un sorriso maligno. Ansel ridacchia.
-Hai ventiquattro anni e sei già al secondo figlio? Però, ragazza, potevi aspettare.- commenta Ansel mettendo dei piatti dentro il microonde. Lo guardo mentre gioco con un tovagliolo.
-Beh, almeno non sono sola. Ho una famiglia e ho delle persone che mi amano.- dico posando il tovagliolo. Ansel si gira verso di me e mi guarda.
-Sai una cosa, vaffanculo.- dice uscendo dalla cucina e lasciandomi a bocca aperta.
Ma che cazzo?

Lola.
-Ho saputo solo adesso che Rachel è partita.- dice Garrett entrando in casa seguito da Gemma e Julie. Dylan corre subito ad abbracciare sua zia che lo prende in braccio. Julie si avvicina a Garrett. Sono carinissimi insieme anche se lei mi sta antipatica.
-Devo eri? Rachel aveva bisogno di te!-urlo in preda alla disperazione.
Mia cugina è in Argentina per salvare suo marito e molto probabilmente la sua vita e quella del bambino che porta dentro di sé sono in pericolo.
-Scusa...ero impegnato.- si scusa Garrett andando a sedersi sul divano. Dylan trascina Gemma in camera sua per giocare.
-Con lei?- chiedo indicando Julie che arrossisce. Non mi sta simpatica la ragazza e non so manco perché.
-Ho la mia vita, Lola.- dichiara Garrett alzandosi dal divano e lanciandomi un'occhiataccia.
-Ti importa più di lei, che conosci appena, che della tua migliore amica che conosci da tutta una vita? Andiamo, Garrett, farai la scelta giusta e per quanto lei possa essere amica di Rachel...mi cugina conterà sempre su di te e se tu non ci sarai beh...non ci sarai. Ora, vattene.- dico alzando la voce mentre indico la porta. Garrett, dopo aver preso la mano di Julie, esce di casa senza lanciarmi uno sguardo.
So che Rachel e Louis salveranno Harry ma questo non mi toglie il fatto di essere preoccupata. Se dovesse succedere qualcosa a tutti e due, Dylan a chi andrebbe? Sarebbe orfano senza una mamma e un papà.
Ma sarò disposta a prendermi cura di lui, se dovesse succedere qualcosa e spero che non sia così. Spero che stiano bene.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora