Surprises.

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Ho riunito tutti a casa mia e sono pronta a far scoppiare la bomba.
-Rachel, perché cazzo ci hai riuniti?- chiede Gemma mettendosi una mano sulla pancia un po' grande. È al nono mese.
Ho spiegato a Ashton tutto quello che è successo negli ultimi sei anni perciò eviterà di fare domande su domande.
Controllo il cellulare sperando ancora di ricevere un messaggio da Garrett. Non lo sento da mesi, ormai.
-Puoi uscire.- urlo per farmi sentire da Ashton che è nell'altra stanza. Quando entra in salotto tutti spalancano la bocca per la sorpresa e forse anche per lo shock.
-Cosa?- chiede Gemma alzandosi con fatica e Harry mi lancia un'occhiataccia perché ho nascosto un finto morto in casa nostra. Dio, credo che Ashton abbia preso l'idea da mio padre.
Ashton trascina via Gemma per parlarle in privato e io nel frattempo spiego la situazione agli altri che sono rimasti a dir poco scioccati.
-Aiuto!- urla Ashton dalla cucina e sia io che Harry ci alziamo di scatto. Corro in cucina trovando Ashton che regge Gemma.
-Le si sono rotte le acque.- dice Ashton facendomi capire l'ovvio. Spalanco gli occhi e Harry si affretta ad aiutare la sorella.
-Sto per diventare zio, Gemmy.- dice Harry prendendo la sorella per un braccio e cominciando a camminare.
***
Harry cammina avanti e indietro mentre la sorella sta per partorire. Dentro c'è Ashton, non so perché sia lì ma è lì.
-Haz, stai calmo per favore.- dico prendendogli la mano e trascinandolo verso di me. Si accovaccia davanti a me e mette le sue mani sulle mie ginocchia per restare in equilibrio.
-Dio santo, sto per diventare zio. Che emozione!- dice appoggiando la sua testa sulle mie gambe, accanto alle sue mani. Gli accarezzo i capelli.
-Che sorprese che abbiamo avuto.- commento sarcastica e lui si alza per poi baciarmi.
-Credo... credo di aver visto una stanza vuota, prima.- dice alzandomi e staccando le sue labbra dalle mie solo per respirare.
Esco dalla stanza aggiustandomi il vestito e Harry dietro di me mi spinge fuori. Il mio look è compreso di vestiti e vestiti e gonne, non esco senza, è strano se indosso dei pantaloncini o jeans.
-Allora, credo di morire dall'ansia.- si lamenta Harry tre ore dopo mettendo la sua mano sulla mia per poi intrecciarla e si appoggia alla mia spalla.
-Sai che ci vogliono ore perché nasca il bambino. Lo dovresti sapere meglio di chiunque all'altro considerando che hai quattro figli.
-Due sono gemelli, non conta, è lo stesso parto.
-Non me ne parlare.

-Fa male!- urlo stringendo la mano di Harry. Dio, fa proprio male partorire due bambini che escono da lì sotto.
-Avanti, Rachel, respira.- urla la dottoressa per farsi sentire al di sopra delle mie urla da psicopatica.
-Non ci riesco!- urlo di rimando e credo che Harry possa svenire da un momento all'altro.
-1... 2... 3... Respira.- dice la dottoressa e io respiro ed inspiro finché posso, poi sento un tremendo dolore al basso ventre perciò spingo. Dio mio santo, questi due non vogliono uscire da qui. Respiro, inspiro e spingo.
Poi, dopo quelli che mi sembrano anni, finalmente sento un pianto e posso assicurare che si tratta del mio bambino.
-A che ora è nato? Rachel, tesoro, è un maschio.- dice la dottoressa mostrandomi il mio bambino.
-10:55, doc.- dice una voce maschile e io butto la testa contro il lettino.
-Adesso la bambina, tesoro.
Alle undici è nata Haley, esattamente cinque minuti dopo il fratello e giuro su Dio che sono stanchissima.
-Sei un figlio di puttana.- dico a Harry mentre ho in braccio Ethan. Harry fa avanti e indietro con Haley che dorme.
-Sì, lo so.- risponde alzando lo sguardo verso di me e sorridendomi. Ricambio il suo bellissimo sorriso e abbasso lo sguardo verso il mio bambino.

-Fatto male?- chiede Harry dopo qualche minuto di silenzio. Lo guardo.
-No, guarda, ho solo sentito di morire ma niente di più.- rispondo sarcastica e ritornando a guardare il muro bianco davanti a me. Harry scoppia a ridere e io alzo gli occhi al cielo.
-Haz, è nato.- dice Anne uscendo dalla stanza di Gemma. Harry si alza trascinandomi con sé.
***
Io sono tornata a casa visto che Harry voleva rimanere in ospedale con la sorella. Sono talmente stanca che non guardo nemmeno dove metto i piedi. Chiudo la porta per poi sobbalzare quando vedo una figura.
-Juls?- chiedo guardando la figura dai capelli rossi che sorride colpevole. Corro ad abbracciarla facendole quasi perdere l'equilibrio suoi tacchi. Mi metterei ad urlare come una pazza quale sono ma i bambini al piano di sopra dormono e non li voglio svegliare.
-Sì, Rache, sono io.- dice ricambiando il mio abbracciando e stringendomi forte a sé. Non la vedo da sei anni e mi è mancata moltissimo.
-Stai benissimo, Juls.- dico quando ci siamo staccate. Lei si siede sul divano.
-Anche tu, Rache, considerando che hai avuto un parto gemellare.- dice Julie e io scuoto la testa.
-Oh, non me ne parlare.- dico portando le tazze con il caffè in salotto per poi dare una tazza a Julie.
-Come stanno i bambini?- chiede guardandomi per poi sorseggiare il suo caffè.
-Zia Julie!- urla una voce correndo ad abbracciare Julie che nel frattempo posa la tazza sul tavolino.
-Dio, ma sei cresciuto.- dice Julie alzandosi e abbracciando Dylan. Dio, tra un po' la raggiunge anche se lei indossa i tacchi.
-Sì lo so.- dice Dylan staccandosi da Julie. Una piccola Lexi con in braccio Haley entra nel salotto. Le prendo Haley così Lexi può abbracciare Julie.
-È questa bellissima bambina chi è?- chiede Julie avvicinandosi a me e Dylan è andato a prendere il fratello.
-Lei è Haley.- rispondo sorridendo a Haley che comincia a piangere. Questa bambina non si fida di chiunque, come la madre mi dicono.
-Bellissima bambina, sei.- dice Julie prendendola in braccio e guardandola.
***
Io e Julie siamo rimaste sveglie fino a tardi a parlare degli ultimi sei anni. L'unica cosa di cui non abbiamo parlato è un certo Garrett Wood. Sto per chiederle come sta lui ma la porta di casa si apre ed entra Harry tutto stanco.
-Oh, Julie, ciao.- dice Harry venendo a lasciare un bacio sulla mia testa. Saluta Julie con una mano che ricambia per poi andarsene al piano di sopra, a letto suppongo.
-Dovrei andare. Rachel, dai le mie congratulazioni a Gemma. Non resterò molto.- dice Julie alzandosi e aggiustandosi il jeans. Mi alzo e la abbraccio. Non sono pronta a vederla andare via un'altra volta, ho paura che non la rivedrò più, dopo oggi.
-Stai attenta.- dico quando lei sale sul taxi. Annuisce per poi salutarmi con una mano e io guardo il taxi andare via.
Salgo di sopra per poi chiudere la porta di camera mia. Harry è steso sul letto a giocare con il suo cellulare. Mi tolgo i vestiti, mi metto la sua solita maglietta e mi butto sul letto vicino a lui.
-Come si chiama, il bambino?- chiedo mordendomi un labbro e appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Posa il cellulare e accende la TV.
-Michael.- risponde Harry dandomi un bacio sulla testa. Così Dylan, Lexi e i gemelli hanno un'altro cuginetto dopo Ryan, il figlio di mio fratello.
-Ah sì?- chiedo con gli occhi che si fanno pesante. Non riesco a sentire la risposta di Harry perché mi sono già addormentata.

Harry.
A quanto pare ci sono state tante sorprese per noi negli ultimi giorni.
Mi alzo visto che il telefono sta suonando. Rachel si muove sul letto come se stesse facendo brutti sogni.
-Pronto?- chiedo con voce impastata dal sonno.
-Salve, sono la mamma di Julie. Dovrei parlare con i signori Styles.
-Sono il signor Styles, mia moglie dorme. Sa, qui è notte.
-Oh, allora lo dico a lei.
Spalanco gli occhi mentre la mamma di Julie mi dice quello che è successo. Il mondo mi crolla addosso perché non ho la minima idea di come dirlo a Rachel e non so nemmeno come la prenderà lei, questa notizia scioccante.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora