The Computer.

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Al posto della scritta adesso compare un video. Sembra un video da una qualche telecamera in un qualche posto in città.
Un uomo compare sullo schermo per poi sorridere malefico. Deglutisco e anche Harry al mio fianco.
-Bene, tu molto probabilmente non mi conosci ma io ho fatto ricerche su di te, Rachel Horan. È stata colpa tua se Rachel, tua madre, è morta! E adesso io farò del male a te, come tu ne hai fatto a me.- dice allontanandosi dalla telecamera per poi portarla in un'altra stanza.
Spalanco gli occhi quando la telecamera si ferma davanti ad una ragazza completamente nuda con i capelli rossi che le cadono in viso. È attaccata alla parete grazie a delle corde che sono attaccate ad esse, tutto in stile 50 Sfumature di Grigio.
-La conosci, no? I miei ragazzi le faranno tutto quello che vogliono, e molto di più, se tu non ti presenti qui entro due settimane con tutti i soldi che avete in vostro possesso. Tu e tuo marito, ovviamente. Se no...beh, la tua dolce amichetta sarà una schiava del sesso e poi...ciao ciao. Tra due settimane ti arriverà un messaggio che ti dirà dove devi venire.- conclude l'uomo dandoci un'ultimo sguardo su Julie che si trova ancora attaccata alle corde e con i capelli che le cadono in viso. Il computer si spegne e io urlo.
-No, non Julie!- urlo alzandomi dal divano per poi guardare Harry. Julie non si merita questo e per colpa mia le sta succedendo il peggio. Sempre per colpa mia deve succedere qualcosa alle persone che amo.
Harry si alza per poi guardarmi e mettermi le mani sulle spalle. Lo guardo dritto negli occhi, marroni contro verdi. Lui si sporge verso di me per poi lasciarmi un dolce e delicato bacio sulla fronte.
-La troveremo.- dice per poi allontanarsi. Prende il computer ed esce dal salotto.

Harry.
-Dovete fottutamente trovarla!- urlo guardando Connor e le altre guardie di sicurezza mentre tengo il computer. Loro annuiscono senza alzare gli occhi. Non m'interessa se hanno paura di me, voglio che ritrovino Julie viva. Non mi perdonerò mai se succedesse qualcosa a Julie, non vorrei che le succedesse qualcosa. Non me lo perdonerei mai.
-Signor Styles, posso parlarle?- chiede Connor dopo che tutti sono usciti. Sospiro per poi annuire, facendogli segno di parlare.
-Se non dovessimo trovare la ragazza viva, cosa succederebbe?- chiede Connor con tatto. Non ci avevo pensato, se Julie non dovesse essere viva io...non so cosa farei, non so come farei a dirlo a Rachel.
-Voi fate tutto quello che potete. Tutto quello che è in vostro potere, al resto ci penso io. Grazie, Connor.- dico liquidandolo con un gesto della mano. Connor esce mentre io prendo il cellulare.
-Ho sentito quello che è successo.
-Le notizie corrono, a quanto pare. Papà, cosa dovrei fare? Ho paura per la vita di Julie. Vogliono tutti i soldi e se non glieli diamo potrebbe succedere qualcosa a Julie e potrebbe essere colpa mia.
-No, non lo pensare. Senti, vi raggiungo a Los Angeles.

Rachel.
Garrett mi guarda con occhi spalancati dopo che gli ho fatto vedere il video che ho copiato dal computer e che adesso si trova sul mio Iphone.
-Ga, dì qualcosa.- sussurro senza alzare gli occhi verso di lui. Insomma, è la sua fidanzata e lui non fa niente. Garrett mi restituisce il cellulare per poi sedersi accanto a me.
-Io ero con lei, quando è successo. Avevamo litigato, io ero ubriaco e la ho lasciata andare a casa sola. Ho sentito urlare ma non pensavo fosse Julie, anzi non lo pensavo minimamente. È solo colpa mia, Rachel.- dice Garrett girandosi verso di me per poi abbracciarmi. Tra le mie braccia scoppia a piangere come un bambino e scoppio a piangere anche io. Vedere Garrett distrutto dopo tutti gli anni della nostra amicizia mi distrugge l'anima. Lui è sempre stato il mio migliore amico, il mio forte migliore amico che non si fa mettere sotto da niente e nessuno.
-Shh! Ci sono qui io, sono io, ti sto accanto. Avanti, Ga, non è colpa tua. Non è colpa tua.- dico scompigliandogli i capelli e lui si calma.
-Grazie mille, tesoro. Sei una vera amica!- dice passandosi una mano sulla guancia per poi mettersi a sedere. Annuisco per poi mettergli una mano sulla spalla.
-Io ci sarò sempre per te, Garrett. Come tu lo hai promesso me, io ora lo prometto a te. Sei il mio migliore amico e ritroveremo Julie.
-Come lo puoi promettere?
-Temo proprio di no.
-Grazie.- dice stendendosi e mettendo la sua testa sulle mie gambe. Gli accarezzo i capelli finché non si addormenta.
Lo copro con una coperta per poi prendere il cellulare. Mi chiudo in cucina per poi guardare fuori dalla finestra.
-Questa è la segreteria telefonica di Julie. Dopo il bip lasciate un messaggio, vi richiamerò presto.- dice la voce di Julie in segreteria. Sospiro per poi appoggiarmi contro la parete.
-Julie, per favore, ritorna sana e salva è molto probabilmente viva. Ti prego, non voglio perdere anche te. Nemmeno Garrett lo vuole e tu sai quanto sei importante per lui. Julie...- mi fermo di colpo visto che un bip mi avvisa che il messaggio è troppo lungo.
Colpisco il tavolo facendomi male la mano. Prendo del ghiaccio e me lo metto sulla mano.
La porta si apre ed entra mia madre con in braccio Lexi.
-Cosa hai fatto alla mano, Rache?- chiede indicando il pezzo di ghiaccio sulla mia mano. Faccio spallucce.
-Ciao, amore della mamma.- dico posando la busta col ghiaccio per poi prendere mia figlia in braccio. Mamma mi guarda per poi andarsene.
Prima la morte di Ashton, poi il rapimento di Harry e adesso Julie. Avremo mai una vita noiosa, noi?
-Ho paura per voi.- dico tenendo in braccio Lexi che prende in mano una mia ciocca di capelli. La mia piccola guerriera che già fin da pochi mesi di vita mi ha dimostrato di essere una piccola guerriera.
-E io ho paura per te.- dice una voce dietro le mie spalle facendomi sobbalzare. Mi giro e ritrovo Harry appoggiato allo stipide della porta. Deglutisco.
-Non devi avere paura per me. Ti ricordo che grazie a mio marito so come difendermi. Harry, sul serio, non c'è bisogno che tu ti preoccupi per me. Io sto bene.- dico avvicinandomi a lui. Harry mi lascia un bacio sulla fronte per poi uscire.
-Dove vai?- chiedo uscendo dalla cucina con ancora Lexi in braccio che adesso mangia un biscotto.
-Devo fare una cosa.- dice prendendo la sua giacca e le chiavi della macchina.
-Harry!
Lui sospira mentre mi da ancora le spalle.
-Sto andando a prendere mio padre all'aeroporto.- risponde ritornando su i suoi passi. Si ferma davanti a me per poi baciarmi. Da un bacio a Lexi e poi se ne va.
***
La porta di casa si apre e sia Lexi che Dylan si girano verso la porta. Harry entra con un valigia in mano e accanto a lui Des che sorride. Dylan gli corre incontro. Prende Lexi in braccio dopo avermi salutata.
-I miei due nipotini. Sai, Rachel, ti assomigliano.- dice Des guardando gli occhi di Lexi.
-Non è quello che dicono tutti. Dyl, metti apposto! La gente dice che assomigliano di più a tuo figlio, Des.- dico alzandomi da terra per poi avvicinarmi a Harry che è in silenzio. So che lui e Des non hanno mai avuto buoni rapporti ma so anche che gli vuole bene, perché è suo padre ma non capisco perché sta in silenzio.
-Papà starà qui per un po'. Ti spiego dopo il motivo.- dice dandomi un bacio su i capelli mentre io annuisco.
-Allora, sei il benvenuto qui Des.- dico sorridente e incrociando le braccia al petto. Harry mi sorride per poi dirigersi con il padre verso la camera degli ospiti.
So che c'è qualcosa che non va, me lo sento. Spero solo che non sia grave. Lo spero con tutta l'anima.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora