Breaking Promises

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Garrett.
Entro nella stanza di Julie e lei è lì, stesa su un lettino con dei tubi sulle braccia. È sveglia e guarda il vuoto come se fosse la cosa più interessante di sempre. Mi siedo accanto a lei, per fortuna c'è una sedia vicino al letto. Lei non si gira verso di me o non mi ha sentito entrare o semplicemente non mi vuole parlare perché è stata colpa mia se lei se ne è andata sola, quella sera. Dovevo accompagnarla a casa ma ero troppo ubriaco e troppo arrabbiato per farlo. Sono un coglione.
-Mi dispiace.- sussurro e lei si gira verso di me lanciandomi un'occhiataccia di fuoco.
-Ti dispiace? Mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciata sola! Mai e guarda cosa è successo. Sono stata violentata, Garrett!- urla Julie tirandosi i capelli in segno di frustrazione. Dio, perché fa sempre un dramma per tutto?
-Mi dispiace. Non dovevo farlo, ok? Ma ero arrabbiato con te.
-Io dovrei essere arrabbiata con te perché tu hai baciato Gemma e me lo hai detto dopo due giorni. Ok, tutto apposto. Ora vattene.- dice indicandomi la porta. Io non mi muovo dalla sedia.
-No, non me ne vado.
-Non sai mantenere le promesse, Garrett. Tra di noi è finita .Non posso stare con qualcuno che mi ha tradito come ha fatto il mio ex. Tieni.- dice girandosi, finalmente, verso di me e lanciandomi l'anello di fidanzamento. Ha ragione, ho rotto la promessa che gli avevo fatto la prima notte che abbiamo passato insieme.

Julie si copre il corpo con le coperte mentre si stende accanto a me. Io la stringo forte perché ho paura di perderla. Rachel ha fatto bene il suo lavoro ed è solo grazie a lei se noi stiamo insieme.
-Sai, non pensavo che avrei superato la delusione con Lucas. Insomma, pensavo che tutti i ragazzi fossero stronzi come lui. Lo credevo veramente, finché non ho incontrato te.- dice dandomi baci sul petto. La stringo più forte.
Lei è una ragazza forte e non la tipica ragazza che fa di tutto per farsi notare da un ragazzo e al primo sguardo che lui le rivolge lei si è già concessa a lui. Io ho dovuto sopportare ben 5 appuntamenti per essere qui dove sono. Julie si mette a sedere con la coperta che le copre il corpo color latte e mi sorride maliziosa.
-Ti ho cambiato la vita, Juls. Non tutti gli uomini sono uguali. Prendi Harry, per esempio, ama veramente Rachel eppure ha commesso i suoi errori ma ha saputo andare avanti. Dovresti farlo anche tu.- dico avvicinandomi a lei per poi stringerla in un abbraccio. Lei si lascia andare.
-Garrett, ti sembrerà di correre troppo ma voglio che tu mi prometta qualcosa.
-Certo, dimmi, tutto quello che vuoi.- dico guardandola serio. Spero che non mi faccia dire chissà cosa.
-Promettimi che mi starai accanto sempre, che non mi lascerai sola.- dice intrecciando la sua mano con la mia.
-Te lo prometto.

Raccolgo l'anello di fidanzamento da terra per poi uscire da lì prima di averle lanciato un'occhiata. Sento dei singhiozzi e la porta si chiude. Rachel si alza di scatto e mi viene incontro.
-Allora? Era felice di vederti?- chiede battendo le mani .È veramente bassa e lo sto notando solo ora che Harry è al suo fianco.
Le faccio vedere l'anello e lei si porta le mani alla bocca. Mi guarda per qualche secondo e dopo mi abbraccia. Lei si che è una vera amica. La mia unica migliore amica femmina. Perché sì, io ho solo lei come migliore amica femmina.
-Mi...dispiace, Ga.- dice con tono triste mentre mi guarda. Le sorrido per poi abbracciarla di nuovo. Ho bisogno di un'abbraccio da parte di una persona che mi capisce e che mi vuole bene.
-E meglio se vado a casa.- dico staccandola da me. Lei annuisce e poi mi saluta. Esco e salgo in macchina.
Guardo l'anello di fidanzamento per poi metterlo dentro la tasca. Accendo il motore e parto.

Rachel.
-Ha rotto una promessa, Rachel. Pensavo che fossero importanti le promesse per lui.- dice Julie spostandosi i capelli da davanti agli occhi mentre io la guardo senza riuscire a parlare .È veramente una ragazza forte. È stata violentata ma il suo unico pensiero è quello di Garrett che ha rotto una stupida promessa.
-Sai, Harry ne ha rotte molte. Praticamente tutte quelle che mi aveva promesso ma...ne abbiamo ricreato altre. Le promesse sono fatte per essere infrante e se ne posso fare altre e altre ancora. Julie, non casca il mondo se Garrett non ha mantenuto una promessa. So che per te era importante, è potrei sembrarti insensibile, ma...voglio bene a te tanto quanto a Garrett ma...credo che voi abbiate corso un po' troppo. Insomma, vi siete conosciuti da quanto? 3 mesi?
-5 mesi, in realtà.
-Vedi! Siete troppo giovani per il matrimonio. No, era meglio se questo non lo dicevo. Io mi sono sposata quando avevo 20 anni. Comunque, avete corso troppo. Ecco, ora sì.- dico inciampando nelle mie stesse parole. Dio, ma che ho nella testa?
-Grazie per le tue parole di conforto, Rachel.- dice Julie con ironia mentre incrocia le braccia al petto. Io sbuffo.
-Cosa c'è che non va, Julie? Sei...diversa!- dico alzandomi dalla sedia per poi lisciarmi la gonna che ha delle pieghe.
-Sono diversa.- commenta con sarcasmo mentre guarda lo schermo della tv che, però, è spenta. La guardo per poi prendere il cellulare dalla tasca della gonna. Scrivo un messaggio a mia madre.

Da: Rachel.
A: Mamma.
Ho bisogno d'aiuto. Vieni all'ospedale. Ho bisogno di una psicologa.

La risposta non tarda ad arrivare.

Da: Mamma.
A: Rachel.
Sarò lì tra cinque minuti.

Esco dalla stanza. Mi cerco in giro ma poi mi ricordo che Harry è a lavoro.
Aspetto fuori finché non vedo mia madre. Entra nella stanza obbligandomi a restare fuori. Così ritorno a casa per riposarmi un po'.

Harry.
Poso la penna quando Megan entra nel mio ufficio con in mano una tazza di caffè.
-Ecco a lei, signore. Ah, suo padre è qui.- dice per poi andarsene. Mio padre varca la soglia del mio ufficio e si viene a sedere davanti a me.
-Papà.- dico sorridendo e posando la tazza sulla scrivania. Mio padre sorride per poi appoggiare le mani sulla scrivania.
Non ho detto a Rachel perché mio padre sta da noi ma glielo dirò stasera o domani o dopodomani. Non lo so, non so se sono abbastanza forte da affrontare questa realtà.
-Figlio mio.- mi saluta papà accavalcando la gamba .Mi sorge un dubbio.
-Se tu sei qui chi sta con i bambini?- chiedo visto che lui si era offerto di tenerli mentre Rachel era all'ospedale da Julie e io ero a lavoro.
-La tua dolce mogliettina.- risponde papà facendo spallucce.
-Ok.- dico abbassando lo sguardo per poi continuare a scrivere.
-Lei non lo sa, vero?- chiede all'improvviso e io alzo subito lo sguardo. Papà mi guarda senza nessuna espressione in viso, lo guardo anche io con sguardo preoccupato.
-Non ancora...non so come dirglielo, ok? Sì, lo so, sei mio padre e a lei non dovrebbe minimamente interessare ma...lei ti vuole bene, papà. Ed è difficile dirglielo. Glielo dirò oggi, ok?- chiedo alzandomi e mettendo le mani sulla scrivania. Papà mi guarda e sospira.
-Non è colpa mia, lo sai vero?
-Certo. E ti starò accanto finché posso, te lo prometto.- dico guardandolo. Lui annuisce e accenna un sorriso.

Julie.
Carly mi guarda e scrive qualcosa sul suo taccuino. Sospiro per poi continuare a guardare lo schermo della TV spenta. Non so perché sia qui. È solo una perdita di tempo e io non voglio parlare con nessuno. Con nessuno e Rachel e Carly non lo hanno capito.
-Julie, devi parlare. Parla con me.- dice Carly con voce esasperata mentre sbuffa. Io la guardo.
-Non ho niente da dire, Carly.
Carly se ne va lasciandomi sola. Il dottore entra per farmi gli esami e mi guarda.
-Non lo hai ancora detto a nessuno, Julie?- chiede versandomi un bicchiere d'acqua che poi mi passa.
-No! E pensavo di prendere la pillola per liberarmi dal peso.- dico bevendo l'acqua.È troppo fredda.
-Allora farai tutto in segreto, senza dire niente a nessuno?- chiede scrivendo qualcosa sulla mia cartellina medica.
-Certo, perché no? Non dispiacerà a nessuno.- rispondo facendo spallucce. Credo che l'unico con il cui parlo senza problemi è il dottore che conosce il mio "segreto".
-Perché no? Tutte le tue amiche hanno figli, Julie! Come credi che la prenderanno?
-Non voglio un bambino che è nato solo perché sono la madre è stata violentata da un tizio fuori di testa. Non lo voglio, ok?
-Non puoi darlo in adozione?
-Potrei ma non voglio dire a tutti che sono incinta. Potrei tornare in Texas per portare a termine la gravidanza. Trovi una coppia che voglia adottare questo bambino.
Il dottore esce e io sorrido.
Forse potrei darlo in adozione. Non voglio che nessuno venga a sapere che sono incinta dell'uomo che mi ha rapita e violentata. Non voglio che lo sappiano Rachel e Garrett.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora