We Seem Happy?

984 52 8
                                    

Niall.
Aiuto Ryan a salire le scale mentre Hannah parla al telefono con il suo nuovo fidanzato. Dio, ha più tempo per il suo nuovo ragazzo che per il figlio di 6 anni.
-Papà, quando andiamo dalla zia Rachel?- chiede il piccolo attirando la mia attenzione.
-Presto, piccoletto.- dico sorridendo e lui annuisce per poi andarsene di sopra in camera sua.
Hannah si avvicina a me tenendo il cellulare in una mano. Questa donna talmente bella quanto stronza mi ha complicato la vita per molti anni ma non lascerò che faccia lo stesso con mio figlio. Sto pensando di chiedere l'affidamento congiunto e di portarlo lontano da lei. Intanto sono io che pago tutto per Ryan, lei non ha mai spesso un centesimo da quando abbiamo divorziato.
-Sto andando.- dice prendendo la borsa per poi andarsene dopo avermi fatto un cenno.
Sospiro appoggiandomi contro la parete dietro di me. Non posso credere che la mia vita sia così complicata per colpa di Hannah. Non potevamo essere felici? No, lei doveva rovinare tutto, come sempre.
-Ryan, fai le valigie. Andiamo da zia Rachel.- urlo per farmi sentire da Ryan che è al piano di sopra, in camera sua.

Rachel.
-Hazza, ti sembriamo felici?- chiedo girandomi verso di lui che sta facendo le valigie. Non posso credere che la nostra seconda luna di miele è finita.
-Certo, perché tu non lo sei?- chiede girandosi verso di me così come io mi sono girata verso di lui prima. Faccio spallucce perché non so nemmeno io come mi sento, al momento.
-Rachel, tu non sei felice con me?- chiede avvicinandosi e mettendo le sue mani sulle mie spalle.
-Non so nemmeno come mi sento, come posso dire di essere felice?- chiedo senza guardarlo negli occhi.
Harry si sposta sospirando mentre io sento gli occhi inumidirsi mentre abbasso lo sguardo.
-Tu torna a Londra, io resto un'altra settimana.- dice uscendo dalla stanza. Scoppio a piangere rendendomi conto di essere una grande idiota.
Harry mi ama, fa di tutto purché io sia felice e io lo ringrazio così? Con i miei stupidi dubbi su me stessa?
Mi asciugo le guance per poi mettermi gli occhiali da sole e trascinare fuori la mia valigia.

Harry.
La vedo uscire dal hotel per poi dare la sua valigia al tassista e salire sul taxi.
Come può non essere felice con me?

-Credo che mi sto per addormentare.- dice Rachel tra le mie braccia e guardando il cielo. Stiamo guardando le stelle stesi sul giardino di casa mia.
-Mmm.- dico continuando ad accarezzarle la spalla.
-Haz?- chiede alzando il viso verso di me. Sorrido posando le mie labbra sulle sue.
-Ti amo, piccoletta.
-Ti amo ma... tu sei felice con me?- chiede abbassando lo sguardo. Sospiro passandomi la mano libera suoi capelli.
-Ti stai pentendo del matrimonio due settimane prima?
-Cosa? No, assolutamente no. Volevo solo sapere se te ne stai pentendo tu.- dice abbassando lo sguardo verso il basso e giocando con il mio orologio.
-Come potrei mai pentirmene? L'amore della mia vita è tra le mie braccia.- rispondo dandole un bacio sulla testa e continuando ad accarezzarle la spalla.
-Bene, perché non ho intenzione di lasciarti andare molto presto. Probabilmente solo la morte ci separerà. Anzi, credo che nemmeno quella ci riuscirà perché io ti amerò per sempre.- dice Rachel allontanandosi da me per mettersi a sedere guardandomi e dando le spalle alla porta di casa.
-Non mi succederà niente, nemmeno a te. Ci sposeremo, avremo figli e vivremo felici per sempre.- dico lamentandomi e tirandola sopra di me. Tira un urletto mentre io le sposto una ciocca di capelli dalla faccia. La guardo negli occhi per poi baciarla.
Si mette seduta su di me togliendosi la giacca. La guardo sotto la luce della luna.
-Vuoi veramente farlo sul giardino di casa mia?- chiedo mentre la vedo togliersi la maglietta mostrandomi un reggiseno nero in pizzo.
-Perché no? Non c'è nessuno in casa! Siamo solo io e te e la luna.- risponde facendomi alzare per togliermi la maglietta e dopo posa le sue labbra sulle mie dando vita a un bacio pieno di passione e desiderio.
Capovolgo la situazione mettendola sotto di me. Comincio a baciare il suo mento e poi passo al collo. Le tolgo il jeans continuando a baciarla.
-C'è la hai?- chiede con voce strozzata mentre geme sotto il mio tocco.
-Ne porto uno sempre con me.- rispondo prendendo il preservativo dalla tasca del jeans per poi togliermeli.
-Come siamo impazienti.- dice lei ridendo visto che io le ho spalancato le gambe con impazienza. Indosso il preservativo per poi entrare dentro di lei dopo averle tolto le mutandine e di essermi tolto i boxer.
-Ok, respira.- dico quando lei continua a gemere graffiandomi la schiena. Appoggio le mani sulla coperta per non pensare su Rachel.
-Dio mio!- urla quando io mi stendo vicino a lei. La avvicino per poi coprirla con la mia maglietta.
-Ti amo.- dico con il fiatone e dandole un bacio sulla testa.
-Io di più.- risponde con il fiatone pure lei e dandomi un bacio sul petto.

Non so nemmeno perché Rachel sia così cambiata, negli ultimi anni. Continuo a ricordare a me stesso che ha perso molte persone importanti a lei ma poi mi sono ricordato che il dolore con il tempo passa, certo, c'è ancora ma non si sente più e lei non dovrebbe più sentirlo.
Non c'è una spiegazione logica per il comportamento strano di Rachel, non riesco a riconoscerla. Prendo il mio cellulare per vedere l'ora e sullo schermo vedo una foto mia e di Rachel di quando avevamo 18 anni, quando cominciavamo ad uscire insieme.

Rachel entra facendo chiasso, come sempre dall'altronde. Si avvicina a me che sto pulendo i quadri visto che mio padre mi ha messo in punizione. Poso lo strofinaccio accanto a un quadro per poi girarmi verso Rachel.
-Mi piace questa versione casalinga di Harry Styles.- scherza avvicinandosi a me per abbracciarmi.
-Beh, ammirala bene perché sarà l'ultima volta che la vedrai.- dico spostandole i capelli dalla faccia e cullandola.
-Sembrano così felici.- commenta Rachel dopo qualche secondo passato in silenzio. Si stacca da me e prende una foto dove ci sono mia madre e mio padre con un bambino in braccio, credo sia Gemma ma non ne sono sicuro. Hanno due sorrisi suoi loro visi che farebbero invidia a chiunque.
-Beh, non sono durati.- dico passandomi una mano suoi capelli. Non mi va di parlare con Rachel di queste cose, adesso voglio solo stare con lei e baciarla, senza parlare dei miei genitori.
-Questo non vuol dire che non ci sia coppie che durano.- dice Rachel e io aggrotto una sopracciglia perché non ho capito quello che vuole dire, come sempre dall'altronde.
-Cioè?- chiedo appoggiandomi al mobile dove ci sono molte foto passando dal matrimonio dei miei a quando io e Gemma eravamo piccoli.
-Alcune coppie durano, Haz. Come i miei nonni, per esempio, stanno insieme da... uh, da anni.- dice Rachel posando la foto al suo posto per poi continuare a guardare anche le altre.
-Pensi che noi dureremo? Perché sei la cosa più bella che sia mai stata mia.
-Sì, penso che dureremo.

E aveva ragione, siamo durati per un bel po' di anni. Quattro figli, una casa e molte responsabilità su tutto. Lei crede che io vada a giocare ma anche io mi do da fare. È vero, la metà del tempo sto seduto a giocare con il computer o a chattare con Louis ma questo non vuol dire che io non firmi o legga i documenti che quei idioti dei miei indipendenti mi passano.
Dio mio, mi sta venendo il mal di testa dal tanto pensare. In 31 anni di vita non era mai successo che io mi mettessi a pensare così tanto e per scelta non perché mi stanno obbligando.

Louis.
Scoppio a ridere per la squallida buttata di Rosie, che ha copiato a Harry, alzandomi per andare ad aprire la porta.
Smetto di ridere quando davanti a me mi trovo la persona che non avrei mai sperato di vedere di nuovo.
-Eleanor.- dico con il fiato che comincia a mancare. Non la avevo bandita da Londra più di cinque anni fa? Ero un ragazzino, all'epoca.
-Sono venuta per Rose.- dice indicandomi qualcuno dietro alle mie spalle. Mi giro e trovo Rosie con in braccio Harry che guarda sua madre dritto negli occhi.
-Che ci fai qui?- chiede con voce distaccata e avvicinandosi a me per darmi Harry.
-Sono venuta per te, tesoro mio.- dice El abbassandosi per stare all'altezza di Rosie ma lei si allontana.
-Io voglio restare con papà. Cosa ti fa pensare che io voglia venire a vivere con te a Liverpool? Lasciando mio padre, mio fratello, i miei cugini e i miei amici?
-Cosa?- chiedo visto che mi sono perso. Eleanor vuole che la mia bambina vada a vivere con lei? Allora è più matta di quanto ricordassi.
-Rosie, non puoi restare qui! Tuo padre ti ha nascosto tutta la verità, devi venire con me.
-Puoi obbligarla a venire con te ma ti odierà e tu non vuoi che tua figlia ti odi, vero?- chiedo facendo allontanare Rosie insieme a Harry. Se devo mandare a 'fanculo Eleanor perché non faccia soffrire mia figlia non ci penserò due volte e lo farò!
-Va bene! Allora ci vediamo in tribunale.- dice allontanandosi e avvicinandosi a una macchina blu.
-Chi credi che vincerà? Tu, la donna che la ha abbandonata, o io che la ho cresciuta per 13 anni badando a lei e pagando tutto senza chiederti mai un soldo?
Lei mi fa vedere il medio senza girarsi. Immatura e non sono per niente sicuro che vincerò io.

***
Ma ciao fiorellini.
Comincio con il dire che questo capitolo è stato un parto. Sto avendo lo stupido blocco dello scrittore e per questo non trovo idee su come continuare ABD 2.
Se non se continuare o se prendermi un momento di pausa per me e per riordinare le mie idee. Se non mi viene qualche idee per il capitolo 62 mi fermerò e riprenderò quando mi passerà il blocco dello scrittore. Vi farò sapere.
Mi raccomando lasciate qualche stellina e qualche commento 😊.
Un bacio e a giovedì (forse).
1994Styles_.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora