"I'm Rachel, his wife".

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Entro nel mio ufficio e trovo una bionda seduta sulla mia scrivania. Mi fermo di scatto e il cellulare mi cade di mano.
-Megan?- chiedo senza girarmi verso la porta ma so che la mia assistente è lì sempre in ascolto.
-Sì?
-C'è una bionda seduta sulla mia scrivania.- dico e Megan compare al mio fianco sorridendomi colpevole. Alzo una sopracciglia.
-Signor Styles, le presento il suo nuovo socio d'affari.- dice Megan indicando con una mano la bionda che accavalca le gambe. Oh Cristo Santo!
-Harry Styles, giusto? Sono Ellie Martinez.- dice scendendo dalla scrivania e porgendomi la mano. Gliela stringo mentre Megan se ne va.
Quattro ore dopo io ed Ellie stiamo vedendo i pro e i contro di un contratto quando la porta si apre ed entra un uragano. L'Uragano Rachel, per essere precisi.
-Ciao amo...Ops, ho interrotto qualcosa? Non era mia intenzione.- dice sorridendo beffarda ed ecco che comincia a comportasi come una stronza. Metto la testa sul legno scuro della scrivania e sento la sedia di Ellie strisciare sul pavimento.
-Piacere, Ellie Martinez.- dice porgendo la mano all'Uragano Rachel. Appoggio la testa sul palmo della mano mentre guardo le due ragazze, una mora e l'altra bionda, che si guardano dritto negli occhi.
-Sono Rachel, sua moglie.- dice marcando la parola "sua" e "moglie" e sorridendo a Ellie. La bionda sorride di rimando per poi ritornare a sedersi sulla sedia.
-Cosa ci fai qui, Rachel?- chiedo guardando la mia adorata mogliettina che se ne sta accanto alla porta come una persona timida in mezzo a degli sconosciuti.
-Uh, ehm, sì...volevo dirti che dobbiamo andare a cena con Dani e Lee.- dice mordendosi un labbro e guardandomi per poi lanciare un'occhiataccia ad Ellie che, però, è impegnata a firmare dei documenti.
-Non mi potevi mandare un messaggio? I bambini?
-Lexi è con mia madre. Dylan è all'asilo.- risponde facendo spallucce e torturandosi le mani.

Perrie.
Guardo la piccola Lana giocare con il mio cellulare mentre io guardo fuori dalla finestra. Da quando Lana è nata tra me e Zayn sembra che si sia rotto qualcosa. Lui passa quasi tutto il tempo all'Università per correggere qualche compito o per dare una mano a un qualche alunno. La sua famiglia non conta niente, non più. Perciò ho deciso di prendere Lana e di raggiungere Eleanor a Leeds, starò da lei finché non capirò cosa fare.
Zayn ormai non importa più, adesso la cosa più importante è la felicità di mia figlia.
Guardo lo schermo del mio cellulare che continua a illuminarsi per poi cominciare a vibrare, il nome di Danielle appare sul display. Rispondo.
-Non mi farai cambiare idea, Danielle. È finita! Porterò Lana con me.- dico mettendo il telefono tra la spalla e l'orecchio per poi continuare a mettere i vestiti dentro la valigia.
-Posso venire con te?- chiede Dani con voce supplichevole, perciò smetto di fare quello che stavo facendo.
-Cosa?- chiedo prendendo il telefono in mano.
-Sì, hai sentito. Posso venire con te? Ti spiegherò tutto, promesso.
-Ok, ci vediamo a casa mia tra due ore.

Rachel.
-Ah sì? Credi che ti darà una seconda chance? Sai, mi sembra strana.- dico mettendo le mani dentro la terra visto che Dylan ha sotterrato un libro di Harry e tocca a me recuperarlo prima che lui se ne accorga e si metta a dare di matto come se avesse il ciclo.
-Credo, insomma, anche a me è sembrata strana.- risponde Garrett dall'altro lato del cellulare. Smetto di scavare per terra per poi guardare lo schermo del cellulare, grazie a FaceTime riesco a vedere Garrett che si morde un labbro.
-Cosa credi che le sia successo mentre era con quei tizi, intendo prima che la trovassimo?
-Intendi prima che la violentassero?
-Hai capito!- continuo a cercare per terra. Perché ho voluto una casa con giardino?
-Non lo so, ad essere sinceri. Lei non mi parla di questo. Anzi, quando gliene voglio parlare lei evita l'argomento.
-Fa lo stesso con me.
-Tu che cosa pensi?
-Senti, devo fare una cosa ti chiamo dopo. Ciao.
Dopo essermi pulita le mani cerco tra i vari contatti il numero della mamma di Julie. Juls's Mom mi appare perciò ci clicco sopra senza pensarci.
-Uhm, salve signora Bay...uhm, sono Rachel.
-Oh, cara, ciao.
-Salve. Volevo chiederle una cosa a proposito di sua figlia. Se non le dispiace, ovviamente.
-Ma no, dimmi pure.
-Cosa le è successo? Lei è strana!
-Speravo di non essere io a doverlo a dire ma qualcuno lo devo pur fare.
-Perciò?...- chiedo dondolandomi suoi talloni mentre aspetto che la signora Bay parli.
-È rimasta incinta e ha dato il bambino in adozione.
Resto ferma spalancando gli occhi. Non è possibile, lei me lo avrebbe detto. Sua madre si sbaglia sicuramente... ma come può una madre sbagliarsi sulla propria figlia?
-Io, uhm, dovrei andare. In realtà devo portare mio figlio a scuola. Arrivederci.
-Arrivederci, cara.
***
Julie continua ad ignorarmi nonostante io le abbia detto che so il suo segreto.
-Smettila di comportarti da bambina!- urlo esasperata e facendola girare verso di me.
-Non tutti sono fortunati come te, Rachel. Non tutti hanno un marito miliardario che scenderebbe la luna sulla terra solo per veder sorridere la moglie. Non tutti voglio tenere i bambini che portano in grembo perché si dia il caso che quel qualcuno sia stato violentato e che il padre del bambino è il suo stupratore. Sono stanca di questa vita, Rachel.- dice Julie per poi andarsene chiudendosi la porta alle spalle.
Per una volta in vita, in presenza di Julie, resto senza parole. Quella non è la Julie che ho conosciuto, che ho assunto, che ha fatto da babysitter a mio figlio e che è diventata la mia migliore amica.
Quella è un'altra persona nel corpo di Julie.

Julie.
Prendo i vestiti e li poso dentro la valigia alla rinfusa.
Ho deciso di ritornare in Texas.
Tiro fuori la valigia dal taxi e mi dirigo verso l'interno dell'aeroporto.
So che molto probabilmente mi pentirò di questa scelta ma è per il mio bene.
Sto facendo la cosa giusta? Ma sì, non voglio vedere Londra mai più.
Una nuova vita ha inizio per me in Texas, dove sono nata e cresciuta.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora