Garrett And You Have To Be Separated.

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Guardo mia madre mentre mi mordo un labbro. Garrett, al mio fianco, sta con la testa abbassata e non fa altro che torturarsi le mani. Sembra che siamo ritornati ragazzini e che mia madre ci stia sgridando dopo che abbiamo fatto una delle nostre cavolate.
-Tu e Garrett dovete stare separati.- dice mia madre seria mentre mi lancia un'occhiataccia. Dopo quello che abbiamo combinato io e Garrett, lei e Bill sono stati costretti a ritornare immediatamente a Londra. Io e Garrett siamo nei guai.

Qualche ora prima.
-Garrett?- chiedo posando il bicchiere di Whisky sul tavolino. Il mio amichetto biondo si gira verso di me sorridendo come un'ebete.
-Dimmi?- chiede inciampando per terra. Scoppio a ridere e mi verso altro Whisky. La metà va a finire sul tappeto accanto a Garrett mentre l'altra metà va a finire dentro il bicchiere. Scoppio a ridere.
-Siamo ubriachi, non credi?- chiedo mordendomi un labbro. Garrett si alza e mi fa alzare per poi trascinarmi fuori.
Si ferma davanti alla sua macchina e lascia andare la mia mano solo per cercare le chiavi dentro le tasche del jeans.
-Non credo che dovremo salire su,in macchina, in queste condizioni.- dico cercando di restare in equilibrio visto che adesso i tacchi mi sembrano troppo alti.
-Salta su, idiota.- dice Garrett quando si è posizionato al posto guida.Faccio spallucce e ci salgo.
-Garrett, attento!- urlo quando sfondiamo il muro di una casa. Veniamo spinti in avanti ma grazie alle cinture di sicurezza le nostre teste non vanno a sbattere contro il vetro. Scendo dalla macchina barcollando e a stento riesco a riconoscere il salotto. È casa di mia madre e noi abbiamo sfondato il muro.
-Santo cielo, Garrett!- urlo portandomi le mani alla bocca. La sbornia mi è anche passata per colpa della paura che mi sono presa. Garrett esce dalla macchina e inciampa cadendo per terra.
-Dio mio! Non volevo Rachel, sono ancora ubriaco. Dio santo.- dice Garrett per terra mentre guarda il salotto in pessime condizioni.
***
Mia madre mi guarda con uno sguardo che sé potesse uccidere io sarei già sotto terra. Bill se ne sta seduto in disparte mentre io e Garrett ci dobbiamo subire le sgrida di mia madre come se fossimo ancora bambini. Mi mordo un labbro.
-Sei irresponsabile Rachel. Hai due bambini, non puoi comportati come se avessi ancora 18 anni. Non hai 18 anni, maledizione! Quando eri un'adolescente ho accettato i tuoi guai, eri una ragazzina, ma adesso sei una donna e non vedo perché io dovrei accettare i tuoi guai.E tu Garrett, sei un uomo ora e ti metti alla pari con questa irresponsabile di mia figlia? Ti credevo più maturo...
-Maturo? Certo, come no!- commento sarcastica e mia madre mi lancia un'occhiataccia come per dirmi di chiudere il becco.
-Chi me lo ripaga il salotto, eh?- chiede lei incrociando le braccia al petto. Alzo lo testa.
-Io. Te lo ripago io il salotto. Insomma, è stata colpa mia.
-Non dire stronzate, RM. Glielo ripago io. Ero io quello alla guida.- dice Garrett girando la testa verso di me e lanciandomi un'occhiataccia.
-Forse questo era un avvertimento per cambiare casa.- dice una voce dietro le nostre spalle. So già chi è prima di vedere i suoi capelli e i suoi occhi scuri.
-El!- urlo correndo verso la mia amica per abbracciarla, mi sa che sono ancora ubriaca.
-Ciao, Rachel.- dice stringendomi a sé. Non vedevo El da anni, ormai.
-Eleanor!- la salutano mia madre, Garrett e Bill. A loro non è andato ancora giù che El abbia abbandonato Rose e Louis.
-Ma che cazzo?- chiede una voce che riconoscerei ovunque. Mi sporgo un po' oltre la spalla di El ed Harry è lì, con Dylan in una mano mentre con l'altra cerca di spingere il passeggino di Lexi.
-Oh cazzo!- dico a bassa voce e nel frattempo mi vado a nascondere dietro la spalla di Garrett. Mi vorrei rimpicciolire al momento, non potrei sopportare altre sgrida.
-Ti ho vista, Rachel. Cosa cavolo è successo?- chiede riferendosi sia al salotto e a El che si trova in mezzo al disastro.
-Ciao, amore!- sussurro alzando una mano per salutarlo. Lui non ricambia il mio saluto. Mi avvicino a loro per poi prendere Lexi in braccio.
-Ciao piccolo mio.- dico abbassandomi all'altezza di Dylan che mi saluta con un bacio sulla guancia. Harry mi lancia un'occhiataccia per poi dirigersi verso mia madre.
-Non c'è bisogno che chieda chi è stato il colpevole visto che dovunque vada so per bene che se c'è mia moglie è lei la colpevole. Quanto credi che siano i danni, Carly?- chiede Harry lanciandomi un'occhiataccia per poi prendere il libretto degli assegni. Mia madre alza una mano.
-Non c'è bisogno che mi paghi i danni, Harry.- dice sospirando e girandosi verso Bill. Lui e mia madre se ne vanno lasciando soli me, Garrett, Eleanor ed Harry.
-Andiamo a casa, Rachel.- dice Garrett alzandosi dal divano. Annuisco.
-La macchina dov'è, Haz?- chiedo girandomi verso mia marito che sta uccidendo con gli occhi El. Lei abbassa la testa imbarazzata.
-Là. Voi andate, vi raggiungo.- dice e io annuisco visto che non mi voglio trovare in mezzo al casino che farà Harry.
Garrett spinge il passeggino e io prendo per mano Dylan mentre tengo in braccio Lexi.

Harry.
Guardo Eleanor mentre lei guarda tutto tranne me. Sospiro frustato.
-Cosa cazzo ci fai qui?- chiedo posando il libretto degli assegni nella tasca della giacca. Lei mi guarda per qualche secondo e poi guarda altrove.
-Era tua figlia?- chiede cambiando discorso. Non voglio fare una scenata in mezzo a quel che resta del salotto di Carly ma se non mi risponde potrei non trattenermi.
-Sì. Allora?
-Ehm...volevo vedere Rachel. Ho sentito che eri stato rapito e volevo vedere come stava ma a quanto vedo sono arrivata tardi. Non sono qui per Louis o altro. Sono venuta solo per Rachel. E adesso che so che sta bene sono intenzionata a tornare indietro.- dice mordendosi un labbro. Sospiro.
-El...Eleanor, non saresti dovuta venire nemmeno per Rachel. Ha avuto intorno tutti quelli che le vogliono bene. Puoi anche andartene.- dico allontanandomi da lei.
-Pensi che sia una cattiva persona se ho abbandonato mia figlia, vero?- chiede e io mi fermo in mezzo al salotto distrutto. Mi mordo un labbro e mi tolgo i capelli dalla faccia.
-Sì, lo penso.- rispondo per poi lasciarla lì sola. Raggiungo la macchina e Rachel è lì seduta mentre gioca con Dylan. Garrett se ne è andato.
-Cosa è successo, lì dentro?- chiede curiosa come sempre e girandosi verso di me che sto salendo al posto del guidatore.
-Vorrei non parlarne, amore.- dico intrecciando la mia mano con la sua. Lei annuisce per poi guardare fuori dal finestrino. Riceve un messaggio.
-Oh porca di quella troia.- dice con voce irritata mentre lascia la mia mano.
-Cosa c'è?
-Vorrei non parlarne, amore.- dice sorridendo beffarda e riposando il cellulare dentro la borsa. Mi regala un piccolo sorriso per poi continuare a guardare fuori dal finestrino.
Continuo a guidare. Quando sarà pronta a parlarne me ne parlerà.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora