As We Call Them?

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Garrett.
Guardo la piccola Faith dormire tranquilla dentro la sua culla. So di aver presso la decisione giusta nel volermi prendere cura di lei.
Qualcuno si avvicina visto che sento le sue mani sulle mie spalle. So benissimo chi è.
-Come si chiama?- chiede guardando Faith che adesso si è svegliata e guarda Gemma con i suoi enormi occhi blu.
-Faith.- rispondo guardandola anche io. Lei è il mio piccolo miracolo. Sono innamorato di lei e so che il mio amore verso questa bambina durerà fino all'eternità.
-Mi dispiace per Maya ma almeno la piccola sta bene.- dice. Mi giro a guardarla e noto che mi sta guardando.
-Gemma?- chiedo mettendo una mano sul suo viso.
-Sì?- chiede guardandomi con i suoi occhi per poi sorridermi.
-Vattene.- dico allontanandomi da lei. La guardo sgranare gli occhi.
-Che cosa?- chiede incredula e guardandomi con occhi misti tra la paura e la tristezza.
-Per colpa tua ho perso Julie che adesso è in Texas. Non voglio che per colpa tua mia figlia venga trascurata. Vattene.- dico senza guardarla. Gemma esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Prendo Faith in braccio.
-Ma ciao, piccolina mia.

Rachel.
-Che ne dici di...?
-No.- dico interrompendolo prima che dica qualsiasi cosa. Harry mi guarda mettendo il broncio.
-Allora, che ne dici di scegliere tu il nome del maschietto e io il nome della femminuccia?- chiede Harry mettendosi seduto e prendendo il pc.
-Ci sto.- dico sorridendo e prendendo il mio cellulare aprendo immediatamente Google.

Luke.
Miles.
Klaus.
Jefferson.
Ethan.
Michael.
Jimmy.
Jonny.

Un'attimo, ho trovato il nome per il mio bambino.
-Harry?- chiedo sorridendo come un'ebete e girandomi verso di lui. Lui smette di fare quello che stava facendo e mi guarda.
-Sì?- chiede con un pizzico di curiosità nella voce.
-Ho trovato il nome per il bambino.- dico sorridendo e restando zitta per un po' per creare suspense.
-Allora, Rachel?- chiede Harry esasperato e lanciandomi un'occhiataccia.
-Ethan Jefferson Styles.- rispondo sorridendo compiaciuta. Harry mi guarda.
-Lo adoro, piccoletta.- dice avvicinandosi a me per poi stamparmi un bacio in fronte.
-Tu hai già scelto?- chiedo curiosa e posando il mio cellulare.
-No.

Harry.
Megan possa il mio caffè sulla scrivania mentre io cerco un nome per mia figlia.

Annebelle.
Isabella.
Haley.
Samantha.
Samara.
Summer.
Jennifer.
Nina.

Ho trovato. Sono un fottuto genio. Ho trovato il nome per la mia bambina. Prendo il cellulare e cerco il contatto di Rachel.
-Pronto?- chiede e sento tanti rumori dall'altra parte.
-Rache, sei impegnata?
-No, guarda, sto prendendo il tè con la regina Elisabetta. Ovviamente sì, sono impegnata.- risponde Rachel sarcastica e sicuramente starà lanciando occhiatacce al telefono.
-Ok, non mi interessa. Ho scelto il nome per la piccola.
-Ah sì?
-Sì. Che ne dici di Haley Isabella Styles?
-Adoro. Ora devo andare, però. Ciao, stronzetto.
-Ciao, stronzetta.- dico per poi riattaccare e appoggiare il cellulare sulla scrivania.
Sullo schermo del mio computer appare un'e-mail perciò la apro.

A: harrystyles1994@gmail.it
Da: samanthaS93@gmail.it
Oggetto: Matrimonio.
Hey, Harry, so che non ci sentiamo da anni. Ma tu sei sempre stato mio amico e adesso che sto per compiere un grande passo vorrei che tu fossi presente. So che non hai voluto fare da padrino a Serena per molte ragioni, però spero che tu sia presente.
Mi sposo tra 10 mesi e vorrei che tu, tua moglie e i tuoi figli siate presenti. Ci terrei tanto perché tu eri il mio migliore amico.

Rachel.
Prendo le targhe con i nomi di Ethan ed Haley ed esco dal negozio tutta felice. Così le potrò appendere sulla porta della loro cameretta. Cammino per le strade di Londra guardandomi intorno.
Non avrei mai creduto, e dico mai, di avere una vita in questa città. Pensavo di rimanere per sempre la Rachel depressa che ero. E invece no, ho uno splendido marito e due meravigliosi figli. Ho mio fratello, mia madre e mio padre. Anche se mia madre e mio padre non stanno più insieme danno tutto il loro amore ai nipoti e a me e Niall. Siamo una famiglia molto unita, adesso, anche se abbiamo ancora i nostri alti e bassi ma m'immagino che ogni famiglia è così.
Butto le buste sui sedili posteriori per poi chiudere la portiera e mettere in moto la macchina.
Parcheggio davanti a casa e mi ritrovo Lexi e Dylan seduto sulle scale. Li guardo con sospetto per poi scendere. Prendo le buste per poi mettere l'allarme alla macchina.
-Come mai state qua fuori?- chiedo dando le buste a Dylan visto che lui si è offerto di prenderle. Ultimamente si sta comportando da bravo bambino, forse perché è in punizione e deve rimanere a casa a giocare con Lex.
-Nonna e papà stanno litigando.- risponde la bambina aprendo la porta di casa. Ci entro e appoggio le altre buste per terra e Dylan fa come me.
-Ma sei idiota?- urla Anne dal salotto. Alzo una sopracciglia.
-Ragazzi, andate di sopra.- dico sorridendo e dopo aver visto salire i ragazzi mi dirigo verso il salotto.
-Rachel.- dice Harry con sollievo nella voce mentre mi guarda. Anne si gira verso di me lanciandomi un'occhiataccia. Ok, che cosa ho fatto?
-Harry.- dico guardandolo per poi avvicinarmi a lui e abbracciarlo.
-Ok, mamma, sei arrabbiata con me ma non prendetela con Rachel.- dice dandomi un bacio sulla testa per poi guardare sua madre.
-Io e voi due dobbiamo parlare.- dichiara sedendosi sul divano e aspettandosi che anche noi facciamo lo stesso.

Garrett.
Mi dispiace per Gemma ma non so perché lei deva venire da me ogni volta che qualcosa sta andando bene nella mia vita. Lei è sempre venuta da me per rovinare le cose più belle che mi capitano.
Faith sta bevendo il suo latte quando il mio cellulare squilla. Poso la piccola nella culla, appoggio il biberon sul tavolino e quindi mi avvicino al cellulare.
-Pronto?- chiedo aggrottando una sopracciglia visto che sul display non c'era nome.
-Ciao, Garrett.- dice una voce che riconoscerei ovunque.
-Julie.- dico sorridendo come un'idiota mentre Faith comincia a piangere.
-Rachel ha già partorito?- chiede curiosa dall'altra parte del cellulare. Scoppio a ridere e mi avvicino a Faith per poi muovere il seggiolino.
-Non ancora. È mia figlia.- rispondo sorridendo alla piccola che sta chiudendo gli occhi.
-Figlia?
-Sì, è una lunga storia. Come stai?
-Benissimo, grazie. Sai ho incontrato mio figlio o beh... il bambino che ho dato in adozione.
-Davvero?- chiedo sedendomi sul divano visto che Faith si è addormentata.
-Sì, sua madre è venuta in negozio. Lui mi assomiglia, Garrett. Ha i miei stessi capelli e... non è figlio di quel uomo. Ho fatto una cazzata, Ga.
-Stai dicendo quello che penso io?
-Sì, è tuo figlio e io non lo sapevo. Quei uomini non hanno fatto male solo a me ma anche a lui.
Il mondo mi crolla addosso. Non posso credere a quello che sta dicendo Julie. È incredibile. Non posso crederci o non ci voglio credere. So solo una cosa, voglio scoprire di più su questa storia.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora