My New Gay Friend.

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Rachel.
-Bene, ritorniamo a Londra piccola Rachel.- commenta Finn guardando fuori dal finestrino dell'aereo.

Qualche ora prima.
-Cazzo, cazzo, cazzo!- borbotto parlando tra me e me visto che ho perso il fottuto aereo. Non ci posso credere.
Chi può essere più stupida di così? Io, ovviamente. Io sono la persona più stupida del mondo.
Ero così convinta che il mio aereo partisse alle dieci e invece no, quel maledetto è partito alle sei e adesso non hanno un altro posto su un aereo che mi possa portare a casa.
-Hey, tutto bene?- chiede un uomo avvicinandosi a me. Aggrotto una sopracciglia mentre piego la testa di alto. Sta parlando con me?
-Uhm, parla con me?- chiedo passandomi una mano sul viso.
-Sì, con lei. Va tutto bene?
-Sì, tutto bene, ho solo perso il mio aereo.- rispondo e adesso sto maledicendo Harry per non aver presso il Jet privato delle I.S. Adesso non mi troverei qui, starei già a Londra.
-Io ho un biglietto in più. Lo vuole?- chiede facendomi vedere un biglietto aereo. Spalanco gli occhi.
-Io... non posso accettare.- dico respingendolo e abbassando gli occhi. Vorrei tanto accettare ma non posso, non sarebbe giusto per il signore che mi sta offrendo il suo biglietto.
-Ma no, prendilo.
-Va bene. Quanto vuole?- chiedo cercando il portafogli dentro la borsa e alzando lo sguardo verso di lui.
-Niente, bellezza, te lo regalo.
-Io... ok.
***
Così io e Finn ci siamo trovati uno accanto all'altra nei sedili dell'aereo mentre deve ancora decollare.
-Allora, Rachelita, come mai eri a Napoli?- chiede Finn posando la sua rivista dentro la sua borsa e lanciandomi un'occhiata.
-Seconda luna di miele. Mio marito, Harry, mi ha fatto una sorpresa e... poi abbiamo litigato e lui mi ha praticamente cacciata via dicendomi di tornare a Londra mentre lui sarebbe rimasto un'altra settimana.- rispondo spiegandogli tutta la questione.
-Mio marito, Henry, è un vero idiota ma sa sempre come farsi perdonare. Il tuo Henry dovrebbe lavorarci su.
Scoppio a ridere. Sapevo benissimo che è gay, lo ho capito fin da subito ed è un onore per me avere un amico gay.
-Harry, mio marito si chiama Harry. Comunque, siete sposati da tanto tu e il tuo Henry?- chiedo spegnendo il cellulare per concentrare tutta la mia attenzione al mio amico gay.
-Da due anni, ci siamo sposati in Irlanda perché lui è irlandese.
-Ma no! Anche io sono irlandese. Beh, sono figlia di un americano e di una inglese ma i miei genitori adottivi sono tutti e due irlandesi. L'Irlanda è la mia patria.- dico sorridendo e facendo confusione con le parole. Finn mi guarda e sorride di rimando.
-Sei simpatica, Rachelita.
-Anche tu, Finn.
***
-Oh, Marcus, ciao.- sorrido affidando la mia valigia al mio bodyguard che la prendere.
-Signora Styles, la aspettavo qualche ora fa.- dice sorridendomi cordialmente mentre si porta le mani dietro la schiena.
-Sì, lo so, scusami ma ho perso il volo.
-Finn!- urla qualcuno e sia io che Finn ci giriamo verso la voce.
-Mio marito. Ci si vede, Rachelita.- dice baciandomi sulle guance per poi correre verso suo marito.
-Il signor Styles?- chiede Marcus aprendomi la portiera per farmi entrare in macchina. Sospiro.
-Resta una settimana in più a Napoli.- rispondo entrando e chiudendo la portiera.

Liam.
Guardo Louis fare avanti e indietro mentre cerca un modo per contattare Harry, che dovrebbe ancora essere in vacanza.
-Quel maledetto non risponde!- urla Louis lasciando perdere il suo computer.
-Chi sarebbe maledetto?- chiede una voce roca e sia io che Louis ci giriamo verso lo schermo del pc dove c'è la faccia di un Harry sorridente.
-Allora Skype funziona a qualcosa. Alleluia!- urla Louis sedendosi sulle sedia di nuovo e facendomi segno di avvicinarmi a lui. Guardo Harry ma c'è qualcosa di diverso. Per prima cosa, dov'è Rachel?
-Dov'è Rachel?- chiede Louis e sembra che mi avvia letto la mente. Riduco gli occhi a due fessure.
-È qui, vero?- chiedo lanciando un'occhiataccia a Harry. Quando la smetterà di mandare via sua moglie?
Lui annuisce passandosi una mano tra i capelli. Louis sta per dire qualcosa di sicuramente poco gradevole perciò gli metto le mani sulle spalle.
-Allora, perché mi avete chiamato?-chiede Harry giocando con la fede. Abbasso lo sguardo verso la mia mano e trovo lì la fede. Sono felice di avere una famiglia, di avere Danielle e Norah e so che abbiamo passato molti problemi sopratutto dopo l'aborto che ha avuto Dani.
Harry continua a giocare con la fede mentre Louis gli spiega la situazione. Ho visto solo una persona giocare con la fede e quella persona è Rachel, che non perde occasione per giocare sia con l'anello di fidanzamento che con la fede.

Due mesi dopo.
Rachel.
Gioco con l'anello di fidanzamento muovendolo a destra e sinistra mentre l'insegna del mio nuovissimo negozio di moda viene messo su.
Sono nervosa e non so perché. Forse perché domani ci sarà l'inaugurazione del mio nuovo locale, sì, perché dopo aver aperto una negozio con la aiuto del signor Davis io e Louis abbiamo deciso di aprire un locale che sia chiama "Happy Drink". E sono eccitata. O forse sono nervosa perché oggi dovrebbe ritornare Harry dopo due mesi che è stato a Napoli.
-Felice?- chiede Louis comparendo al mio fianco con Rosie e Dylan.
-Sì, ma sono anche nervosa per domani sera!- rispondo lasciando stare l'anello per il momento.
-Beh, se è per questo anche io. Non so che cosa mettermi!- dice Louis con sarcasmo e ridendo mentre entra nel negozio dove stanno ancora facendo dei lavori.
-Ah-ah. Dylan, non di sopra!- urlo quando il ragazzo corre al piano di sopra seguito da Rosie che ride.
-Non so perché sei così nervosa.- dice mettendo le sue mani intorno alle mie spalle. Appoggio la testa sulla sua spalla continuando a guardare i lavoratori lavorare.
***
Non ci posso credere! È ritornato, pensavo che non ritornasse più ad essere sinceri.
Gli corro incontro per poi saltargli addosso. Mi tiene stretta a sé sorridendomi.
-Mi sei mancato!- urlo riempiendolo di baci. Potrei baciarlo finché non si stancherà. Mi è mancato così tanto che nemmeno lui lo sa.
-Ok, piccola, spostati che non respiro.- dice e io scendo guardandolo ancora negli occhi. Gli do un pizzicotto.
-Ouch!- si lamenta togliendo immediatamente il suo braccio e io sorrido colpevole.
-Perché?- chiede massaggiandosi il punto dove gli ho dato il pizzicotto.
-Volevo vedere se sei reale. Scusa.- dico sorridendo e lui mi avvicina a se abbracciandomi.
-Sono vero e sono qui con te, amore.- dice e io chiudo gli occhi lasciandomi cullare da mio marito.
-Papà.- urla Lexi correndo verso di lui. Mi stacco così Harry può abbracciare i suoi bambini.
I gemellini entrano in salotto visto che adesso camminano.
-Ah già, i gemelli hanno imparato a camminare.- dico incrociando le braccia al petto.
-Layley è monella.- dice Ethan e io scoppio a ridere visto che è la stessa cosa che ha detto per la prima volta.
***
-Ma Finn, ti trovo bene. Ciao, Henry.- dico sorridendo. Oggi è il giorno della inaugurazione del Happy Drink.
Trovo Louis dentro mentre da ordini.
-Lou, calmati, andrà tutto bene.- dico sorridendo e dandogli un bacio sulla guancia. Gli altri sono da qualche parte nel locale.
-Non lo so, non sento più niente.- dice appoggiando la testa sul bancone.
-Quanto hai bevuto?- chiedo accarezzandogli la schiena per calmarlo.
-È questo il problema, non ho bevuto niente. Sono semplicemente nervoso.- risponde alzando la testa verso di me. Non pensavo che Louis fosse nervoso per questa apertura, sembrava sempre così rilassato. Sono io quella che si fa prendere dal panico per tutto eppure io non sono nervosa.
-Ok, andrà tutto bene.- dico dandogli una pacca sulla schiena per poi allontanarmi per andare verso Zayn e Liam.
-Rachel!- urlano loro due all'unisono e sorridendo.
-I miei ragazzi!- urlo abbracciandoli. Era da un bel po' di tempo che non stavamo tutti insieme.
-Siamo pronti per l'apertura di questo locale?- chiede Harry da sopra dove si trova il posto del DJ.
Urlo e lo stesso fanno gli altri. Louis fa un segno al buttafuori di aprire le porte ed è così che ha inizio il finimondo.

***
Buondì fiorellini.
Ho deciso di continuare la storia perché mi stanno ritornando le idee.
Allora, volete che io pubblichi un'altra storia? È da un bel po' che sto scrivendo molte storie e vorrei condividerne una con voi.
Vi amo,
1994Styles_.

A Beautiful Disaster 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora