Capitolo 62

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Si presero per mano e camminarono sotto la neve. Piper strinse forte la mano grande e decisa del suo Percy e ne approfittò per guardarlo. Come al solito era bellissimo. Era vestito come quella mattina: indossava un cappotto blu scuro e una sciarpa rossa per dare un tocco di colore e un cappello per ripararsi dal freddo.

Il suo respiro creava una nuvoletta di vapore acqueo e i suoi occhioni brillavano al buio. Lo prese a braccetto e posò la testa sulla sua spalla. - Amore - lo chiamò. Lui le sorrise e la guardò con i suoi occhioni verdi. - Dove mi porti?

Lui si strinse nelle spalle. Si portò la mano della ragazza alla bocca e le stampò un bacio sul palmo. - Visto che ti sei messa un vestito, é meglio andare ai mercatini di Natale - rispose. Le stampò un bacio sul capelli. - Non vorrei che pattinando tu cada a gambe all'aria e si veda tutto.

Lei gli diede una botta, facendolo ridere. - Percy! - lo rimproverò ridendo. Lui rise a sua volta e l'attirò a sé con un braccio. - Ehi, posso vedere solo io quello che si nasconde sotto questo vestito - si difese lui, guadagnandosi un'altra botta. - Guarda che sei solo mia.

La ragazza alzò un sopracciglio. - É una minaccia? - scherzò con un finto broncio. Lui scosse la testa ridendo e le prese il viso tra le mani per baciarla. La ragazza sentì tutti i pensieri evaporare dalla sua mente, mentre assaporava le labbra del suo amore. Gli allacciò le braccia al collo e si lasciò tirare verso di lui, mille brividi che le correvano lungo la schiena.

- No, piccola - le mormorò Percy staccandosi di qualche millimetro. La ragazza si perse nei suoi occhioni verdi, così belli, profondi e affascinanti. - Non é una minaccia, no - le assicuro. Le stampò un altro bacio sulla guancia e continuarono lungo la strada. Raggiunsero finalmente i mercatini.

I due si divertirono molto. Percy comprò per entrambi una cioccolata calda e vagarono mano nella mano tra le bancarelle. Una vendeva ghirlande natalizie fatte a mano. Piper rimase a guardare affascinata una ragazza che componeva una. Sorseggiò la sua cioccolata calda posando la testa sulla spalla al suo Percy, poi lo seguì alla bancarella di giochi per bambini.

C'erano trenini, macchinine, peluche, bambolotti, bambole e un carrión. Percy lo prese in mano in silenzio, sembrava malinconico. La ragazza gli prese una mano e lo guardò per qualche secondo. Non era niente di speciale, ma si trattava di semplice cofanette con due sportelli che si aprivano e una chiave da girare.

Non aveva idea di che cosa fosse, ma il suo Percy lo guardava in modo strano, perciò decise di chiederglielo. -  Che cos'è? - gli chiese piano. Lui sembrò rendersi conto di essersi estraniato dalla realtà, perciò le sorrise e lo mise a posto. Le lanciò un'occhiata titubante e abbassò lo sguardo, cosa portò la ragazza a un brutto presentimento.

- É un carrion - le spiegò cercando di rivolgerle un sorriso. La ragazza però vide che c'era qualcosa che non andava. - Quando giri la chiave, il cofanetto si apre e ne esce una figura, che può essere una ballerina o qualcosa del genere, e parte una melodia. Si usava qualche anno fa per far dormire i bambini o per calmarli dai brutti sogni.

La ragazza gli prese una mano tra le sue. - Tu ne avevi uno? - gli domandò con dolcezza, senza forzarlo. Lui sospirò e annuì piano, stringendole la mano. - Non so che fine abbia fatto, ma sì - confermò con la voce roca. - Mi aiutava a uscire dagli incubi e a calmarmi quando avevo paura. Forse potremmo regalarne uno a Michael per Natale, così si calmerà da solo dai brutti sogni.

La ragazza annuì e gli sorrise. Si alzò sulle punte per stampargli un dolce bacio. - Credo sia una buona idea - approvò dolcemente. Lui abbassò lo sguardo, ma la ragazza vide comunque il velo di lacrime che gli aveva bagnato gli occhi. - posò una mano sul carrion. - Che ne dici di sentire la melodia?

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