Subito dopo cena, andarono a dormire. Gli effetti del jet-leg si stavano facendo sentire. Percy si sdraio sul letto e aspettò Piper, poi si accoccolò sul suo seno morbido. Lei rise stancamente, assonnata. - Oh, amore, che dolce che sei. - gli stampò un bacio e gli passò una mano tra i capelli. - Buonanotte, amore mio.
Lui struscio un po' il viso sul suo seno. - Buonanotte - mormorò assonnato. La testa gli faceva un po' male, ma il calore della sua ragazza e il battito del suo cuore lo rilasso abbastanza da permettergli di addormentarsi dopo neanche trenta secondi.
La mattina dopo, Percy si svegliò da solo. Si stropicchiò gli occhi e sbadiglio, poi si guardò intorno. Piper non c'era, ma Percy non si allarmò: probabilmente era scesa a fare colazione. Avrebbe voluto rimanere a letto un altro po', ma il suo stomaco brontolò e fu costretto ad alzarsi controvoglia.
Scese le scale attento a non cadere e si diresse in cucina. Lì avvertì una bella sensazione nel vedere Piper che preparava la colazione. Era bello vederla lì a fare ciò che le piaceva tanto: cucinare. Si accorse di lui quando si voltò per posare due piatti di uova strapazzate e bacon sul tavolo.
- Amore! - esclamò precipitandosi ad accoglierlo con un sorriso. Gli allacciò le braccia al collo e si alzò sulle punte per baciarlo con dolcezza. Lui ricambiò con un sorriso, sebbene fosse ancora un po' assonnato. - Ti sei svegliato, finalmente! Ti ho preparato la colazione.
Percy le sorrise e l'abbracciò nascondendo il viso nei suoi capelli. Si sentiva così bene tra le sue braccia. - Grazie, principessa - la ringraziò senza lasciarla andare. Lei rise e lo strinse forte a sua volta. Era talmente alto che quasi la staccava da terra. - Sei la migliore.
- Oh, tesoro, che dolce che sei! - esclamò intenerita da quelle dimostrazioni d'affetto. Percy si sentì le guance a fuoco quando lo chiamò "tesoro". Era così piacevole. Purtroppo lei si staccò presto. Percy avrebbe voluto rimanere tra le sue braccia per sempre. - Ora però é meglio mangiare. Avrai fame.
Percy non poté che darle ragione. Il suo stomaco brontolava insistentemente. Cominciò a mangiare in silenzio, pensando a quello che sua padre gli aveva detto prima di partire. "Questa non sarà una vacanza" gli aveva detto, il volto serio. "Dovrai imparare a usare i tuoi poteri e diventare forte e micidiale come un lupo, se vuoi difendere te e Piper."
Gli doleva ammetterlo, ma aveva ragione. Avrebbe dovuto imparare a difendersi e attaccare, se voleva affrontare Voldemort e i mangiamorte. E in quanto Auror, suo padre era la persona giusta per addestrarlo. Non aveva idea di quando avrebbero cominciato, ma decise di godersi quelle giornate di ozio.
- Quando ti sei svegliata? - chiese a Piper, che si stava versando un po' di aranciata nel bicchiere. Non ci aveva fatto caso prima, ma indossava dei pantaloncini di jeans e una t-shirt bianca. I suoi capelli erano sistemati in una coda di cavallo.
Si strinse nelle spalle. Appoggiò la bottiglia di succo d'arancia e alzò lo sguardo su di lui. Un raggio di sole le illuminò gli occhi, che cambiarono colore in un marrone più chiaro e acceso. - Forse un paio d'ore fa. Non ho voluto svegliarti, eri così carino! Sono andata a farmi una passeggiata in giardino e poi sono tornata qui per prepararti la colazione.
- Non dovevi disturbarti - le disse Percy. Era contento che facesse così tanto per lui, ma non voleva che pensasse di essere in dovere di preparargli la colazione o altro. - Avrei potuto farmela da solo. Dopotutto, ho imparato a cucinare a quattordici anni.
Piper gli sorrise e si alzò per stampargli un bacio. - Sta tranquillo, lo faccio con piacere - lo tranquillizzò, per poi togliergli il piatto ormai vuoto. Prese anche il suo e si diresse al lavandino, dove con un colpo di bacchetta i piatti si pulirono da soli.
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Connected 2: Back Home
Fiksi PenggemarSequel di "Connected" Dopo la fine dell'anno scolastico, Percy e Piper partono per gli Stati Uniti. Percy imparerà a usare i suoi poteri e molto eventi stravolgeranno le loro vite nel corso della storia. La guerra contro Voldemort continua ed é semp...