Capitolo 55

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Mangiarono con gusto. Misero Michael nel passeggino e le altre ragazze servirono il pranzo: non era molto articolato. Come antipasto dei quadratini di pane con salmone e maionese, poi l'orata con limone e patate. Percy se li gustò con piacere.

La sua Piper gli toccò il braccio. - Amore, ti piace? - gli domandò sorridendogli. Fece una carezza a Michael che vagiva nel passeggino. Percy le sorrise e le stampò un bacio sulla guancia. - Sì, principessa, é tutto buonissimo - le confermo. - Sei bellissima con questo vestito blu.

Lei rise e arrossì. Percy la trovò carinissima. - Sapevo che ti sarebbe piaciuto - replicò. Gli prese il viso tra le mani e gli stampò un dolce bacio sulla guancia, che gli riempì il cuore di dolcezza. Michael fece suonare la sua campanellina e la mamma gli lanciò un'occhiata. - Ha fame.

Sospirò e si rivolse al loro bambino. Percy non poté fare a meno di sorridere vedendo l'amore negli occhi della sua piccola. - Su, tesoro, ora la mamma finisce di mangiare e ti allatta, okay? - sorrise e si chinò per stampargli un bacio sulla testa. La ragazza continuò a mangiare, poi Michael cominciò a piangere.

Ormai tutti avevano finito di mangiare, così per lasciare un po' di privacy a Piper e il bambino decise di andare a suonare in salotto. Tirò fuori il portachiavi-tastiera regalo di Piper e cominciò a suonare senza badare ai ragazzi che giocavano alla play. Era sempre così rilassante suonare e perdersi nelle note che neanche notò che Piper e Michael lo avevano raggiunto.

Finì una canzone e li notò. La sua Piper gli sorrise tenendo in braccio il loro piccolo, che batteva le mani. Si sedette su di lui e sorrise al loro bambino. - A Michael piace tanto quando suoni - constatò accarezzando con amore il viso del loro bambino. - Suoni qualcosa per noi?

Percy non se lo fece ripetere. Suonò la loro canzone, quella che aveva scritto per lei. Era sempre bellissimo quando lei gli sorrideva con quei suoi occhioni castani, quelle guance rosse e quel suo bellissimo sorriso. Fu la sua Piper a cantare e Michael apprezzò, perché se ne stette fermo e la guardò con i suoi occhioni verdi e vispi.

In quel momento, esistevano solo loro tre. Non c'era niente che contasse più. La voce di Piper era così melodiosa e dolce, che Percy si perse tra le note. Cantata da lei, la sua canzone era molto bella. - Bella canzone - disse Harry. La loro bolla di ruppe. Si rese conto che si erano fermati tutti ad ascoltarli e si sentì le guance a fuoco.

Anche la sua principessa arrossì e abbassò lo sguardo su Michael un po' imbarazzata. - Grazie, l'ho scritta per lei - lo ringraziò sorridendo. Michael gli prese un mignolo nella sua piccola mano, cosa che gli scaldo il cuore. Alzò per un secondo lo sguardo incrociando quello pieno d'amore della sua Piper, che accarezzò il visetto del loro bambino.

- L'hai scritta tu? - domandò sbalordito Harry con gli occhi sgranati. Percy si sentì gli sguardi di tutti addosso, ma stavolta non abbassò lo sguardo. - Sì, la musica é sempre stata la mia passione - spiegò stringendosi nelle spalle. Passò leggermente le dita sui tasti, suonando qualche nota. - E le pene d'amore danno sempre molta ispirazione.

Non lo disse per riportare a galla l'argomento. Ormai per lui era una pagina chiusa, solo un doloroso ricordo. Eppure vide Piper abbassare lo sguardo, la luce nei suoi occhi che si affievoliva un po'. Doveva sentirsi un po' in colpa e la cosa gli provocò una fitta al cuore. Non voleva che Piper soffrisse ancora per questo.

Michael parve sentire l'incupirsi della madre, perché cominciò a dimenarsi. Non voleva che cominciasse a piangere, così Percy se lo fece passare e lo accolse tra le braccia sorridendo. Sì, aveva sofferto per quel tradimento. Sì, vedersi abbandonato e tradito lo aveva distrutto. Ma adesso stava bene e Piper aveva rimediato al suo errore.

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