Mezz'ora dopo, erano davanti ad un piccolo bungalow mezzo affondato tra le dune, i muri dipinti di un celeste pastello. Era carino, sebbene Piper non capiva perché ce l'avesse portata. Lo guardò bene: la sua espressione era un po' malinconica e le stringeva forte la mano.
- Amore - lo chiamò. Lui si riscosse dai suoi pensieri e cercò di sorriderle, ma non gli riuscì molto bene. Lei gli accarezzò una guancia e si alzò sulle punte per dargli un bacio. - Mi hai detto che questo é un posto speciale per te. Vuoi spiegarmi perché?
Il ragazzo esito e abbassò lo sguardo, poi lo portò sul bungalow. - É meglio che entriamo. - convenne. Le stampò un bacio e le sorrise. - Abbiamo delle cose da sistemare. - e detto questo la condusse alla porta. Tirò fuori la bacchetta e sussurrò: "Alohomora".
All'interno il posto era impolverato e con qualche ragnatela sui muri ed era abbastanza piccolo. A sinistra della ragazza, c'erano dei fornelli e un lavandino con un mobile da cucina. Alla sua destra, una porta aperta dava sulla camera da letto. Il bagno doveva essere fuori dalla sua visuale.
Percy la fece entrare e si chiuse la porta alle spalle, poi sussurrò una formula magica e la stanza tornò pulita e senza ragnatele. In quello stato, era anche carina. Le tendine bianche si muovevano un po', mosse dalla brezza marina. Sentì la mano di Percy sulla schiena e si spostò un po' per lasciarlo andare nella camera da letto.
Era composta da un letto a due piazze, un comodino, un cassettone e un armadio. C'era finestra che dava sul mare. Accanto al letto c'era una porta, che doveva portare al bagno. Con un colpo di bacchetta, Percy sostituì le lenzuola sporche con quelle pulite.
Il ragazzo si sedette sul letto, con un sospiro. Sembrava malinconico, ma aveva ancora un piccolo sorriso sulle labbra. - Qui é dove io e mia madre passavano qualche giorno d'estate - le raccontò, circondandole le spalle con un braccio quando si sedette accanto a lui. - Dove scappavamo da Gabe.
Piper annuì e gli stampò un bacio sul collo. Vedeva i suoi occhi lucidi, ma non bagnati. Sapeva che per lui pensare alla madre era doloroso perché si sentiva ancora in colpa per non aver perdonato sua madre prima che morisse.
- Amore - gli disse, accarezzandogli una guancia. Lui alzò lo sguardo e la guardò con i suoi occhioni verdi. Col suo cambiamento d'umore, i suoi occhi verdi diventarono più scuri. - Perché mi hai portato qui?
Lui si strinse nelle spalle. - Volevo stare qui con te - rispose facendola sedere sulle sue gambe. Le prese il mento tra i pollice e l'indice e le sorrise, accarezzandole le labbra con un dito. - Tu mi fai stare così bene.
La ragazza sorrise e sentì il cuore scaldarsi. Si perse negli occhioni verdi del suo Percy, che la stava guardando a sua volta. - Oh, amore - esclamò intenerita, poi prendergli la testa tra le mani e baciarlo con passione. Lo sentì sorridere sulle sue labbra e ricambiare con piacere.
Si fece cadere all'indietro, portandolo sopra di lei. Percy le leccò il labbro inferiore e le fece schiudere le labbra, intrufolando la lingua tra di esse. Lei seguì la sua, ma il bacio non andò mai oltre. Rimase invece dolce com'era iniziato.
Quando si staccarono per riprendere fiato, Percy si sdraiò accanto a lei e la guardò con sorriso. Lo guardava con i suoi occhioni castani, le labbra piegate in un sorriso. - Che ne dici di andare in spiaggia? - propose alla sua principessa, che si girò su un fianco. - Ho proprio voglia di farmi un bagno.
La ragazza fece finta di pensarci, mordendosi il labbro inferiore, poi sorrise di nuovo e annuì. Percy fece per alzarsi, ma lei lo trattenne e gli allacciò le braccia al collo. - No, no - lo ammonì, avvicinando le labbra a quelle del ragazzo. - Ancora un altro bacio.
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Connected 2: Back Home
FanficSequel di "Connected" Dopo la fine dell'anno scolastico, Percy e Piper partono per gli Stati Uniti. Percy imparerà a usare i suoi poteri e molto eventi stravolgeranno le loro vite nel corso della storia. La guerra contro Voldemort continua ed é semp...