- Amore, mi prendi i cereali lì in alto? - gli chiese Piper, che gli stava preparando la colazione. Lui allungò il braccio e li prese per poi lasciarlo sul ripiano della cucina. Abbracciò da dietro la sua piccola e le stampò un bacio sul collo.
Lei mugugnò e inclinò un po' la testa di lato. - Cosa cucina la mia principessa, oggi? - le sussurrò all'orecchio. Le sollevò un po' la canottiera che indossava e le accarezzò la pancia. - Pancake?
Lei posò una mano su quella di Percy e con un movimento veloce fece girare l'omelette nella padella. - Uova strapazzate e bacon - gli rispose, poi si voltò leggermente verso di lui con un sorriso. - Hai bisogno di calorie da bruciare se vuoi allenarti con la spada. Non vorrei che dimagrissi, sei perfetto così.
Percy rise. - Anche tu - ribatté lasciandole una scia di baci sul collo. La sentì rilassarsi contro di lui, mugugnando dal piacere. - Che non ti venga in mente di metterti a dieta. Adoro il tuo fisico, mi fai uscire di testa.
Piper rise e si lasciò andare contro di lui. - Come ti sto facendo uscire di testa adesso? - replicò, con voce sensuale. Percy le sarebbe saltato addosso in quel momento, ma qualcuno li interruppe. - C'è tanta tensione sessuale qui dentro. Non rendetemi nonno sul tavolo, per favore.
- Papà - sospirò Percy, seccato. Lanciò un bacio sul collo a Piper e la lasciò andare. Lei rideva per l'uscita del futuro suocero. Spense i fornelli e mise le uova strapazzate di Percy in un piatto. Spense anche il becon e con una forchetta lo appoggiò accanto alle uova. - Sei sempre in mezzo.
- Dai, Percy, ci rifaremo dopo - li interruppe, facendogli l'occhiolino. Percy rise e si lasciò baciare sulla guancia. La ragazza posò il piatto di uova strapazzate davanti al suo ragazzo. - Ora mangia e lascia in pace tuo padre. - sorrise all'uomo. - Ne ho fatto anche per te, ne vuoi?
James sorrise soddisfatto e lanciò un'occhiata strafottente al figlio, che gli fece la linguaccia. - Come mi tratta bene la mia futura nuora - disse impressionato, facendo ridere la diretta interessata. - Grazie.
- Non te la ruffianare - lo ammonì Percy, facendola ridere. La ragazza si sedette accanto a lui e si versò i cereali nella ciotola di latte. James gli rivolse un ghigno divertito, in perfetto stile serpeverde. - Tanto diventerà presto mia nuora, devo essere gentile.
Percy arrossì e diede un pugno sulla spalla, ma Piper si limitò e ridere e stampargli un bacio sulle labbra. - Oggi a pranzo faccio la macedonia di fragole, che ne dite? - propose, mangiando un cucchiaio di latte e cereali. - Questo posto é pieno di fragole. Ne ho prese un po'.
James annuì in approvazione. - Certo - disse, lanciando un'occhiata a Percy, che stava mangiando in silenzio. Sembrava pensieroso, ma decise di non chiedergli nulla. - Ma come mai ti piace così tanto cucinare?
Piper si strinse nelle spalle e prese con una mano quella di Percy, che le sorrise e continuò a mangiare. - Come sai, mia madre é morta quando avevo otto anni - spiegò. - Prima che morisse, avevo l'abitudine di aiutarla mentre cucinava. Mi piaceva molto guardarla. E da allora cucinare mi fa sentire vicina a lei.
James le sorrise, così Percy pensò che stesse cercando le somiglianze con la madre. Percy ancora faticava a credere che i loro genitori si conoscessero fin dalla scuola. - Esteticamente somigli a tuo padre - le disse. - Ma caratterialmente sei tutta tua madre. Mi sono sempre stupito di come lei e Sally fossero diventate amiche: avevano caratteri completamente opposti.
Piper sembrò colpita. Lanciò un'occhiata a Percy e gli posò la testa sulla spalla. - Immagino che fosse coraggiosa e forte come Percy - ipotizzò, stampando un bacio sulla guancia al ragazzo. Lui le sorrise ma non disse nulla. - Amore, perché non dici nulla? Ti vedo strano.
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Connected 2: Back Home
FanficSequel di "Connected" Dopo la fine dell'anno scolastico, Percy e Piper partono per gli Stati Uniti. Percy imparerà a usare i suoi poteri e molto eventi stravolgeranno le loro vite nel corso della storia. La guerra contro Voldemort continua ed é semp...