Capitolo 67

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La ragazza si svegliò accanto al suo Percy sul divano. Lui dormiva con la bocca schiusa. Dovevano essersi addormentati sul divano la sera prima davanti al film. Sorrise e gli stampò un bacio sulla guancia. Era così carino il suo amore. Quel giorno era il compleanno della ragazza.

Un paio di settimane prima era stato il terzo compleanno del loro bambino. Piper era stata contentissima perché il suo bambino si era divertito un mondo con Harry e i ragazzi. La ragazza aveva sentito il cuore stringersi quando lo aveva visto felice, ridere e giocare col suo amico.

Decise di alzarsi e andare a controllare Michael. Doveva star dormendo a quell'ora, ma la ragazza voleva che uscissero loro tre per il suo compleanno. Non voleva una festa, una torta, solo una giornata con la sua amata famiglia. Li amava così tanto e ora che stava per avere un altro bambino voleva che il suo piccolino si sentisse super amato.

Lo raggiunse in camera sua e non poté fare a meno di sorridere: il suo piccolo era adorabile. Stava dormendo rannicchiato come spesso faceva il padre e stringeva il suo pinguino di peluche. I capelli lisci erano scompigliati e gli ricadevano davanti agli occhi. - Oh, amore mio, che carino che sei - sussurrò.

Si inginocchiò accanto a lui e gli accarezzò la guanciotta adorabile. - Sei il cuore di mamma, lo sai? - il cuore della ragazza batté forte e caldo. Ogni volta che guardava il suo piccolino era così. Lo amava con tutto il cuore. - Sei così bello, piccolo mio. Oggi la mamma vuole stare tutto il giorno insieme a te e papà.

Le dispiaceva svegliarlo, ma voleva uscire abbastanza presto così da avere tutto il tempo di divertirsi al parco. - Michael, amore? - lo sgrullò leggermente. Lui mugugno infastidito, ma non si svegliò, così la ragazza lo scosse un po' più forte e finalmente aprì gli occhi. Gli sorrise. - Amore, buongiorno. Su, alzati e va a svegliare papà di sotto.

Il piccolo scese dal letto e dopo un bacio sulla guancia della mamma scese di sotto. La ragazza sorrise e gli rifece il letto, poi scese al piano di sotto. Non poté che ridere, perché Percy si era girato a pancia in su e Michael gli stava saltando addosso per farlo alzare. - Papà, sveglia!

La ragazza rise. Si gustò per un po' la scena e poi decise che il suo ragazzo aveva sofferto abbastanza. - Micky, basta, su, che gli fai male - lo fermò. Il piccolo, che si stava divertendo le fece un broncio adorabile ma scese da lui e corse da lei, facendosi prendere in braccio. - Percy, alzati. Voglio andare a fare un picnic al parco ed é già tardi.

Percy sbuffò ma si tirò a sedere. Gli stropicciò gli occhi mentre Michael scendeva e gli saltava addosso facendolo ridere. - Piccola peste, non ne vuoi proprio sapere di lasciarmi in pace, eh? - gli disse scherzando. - Ora ti prendo e ti faccio così tanto solletico che implorerai pietà!

Il piccolo scese scese dal divano e cominciò a scappare, ma il padre si alzò anche lui e cominciò a rincorrerlo gridando: - Non mi scappi! - e cercando di cadere. Il bambino rideva divertito e gridava di rimando. - Non mi prendi, non mi prendi!

La ragazza sorrise contenta che si divertissero a giocare insieme e andò a preparare la colazione. Ridendo e scherzando si erano già fatte le nove e mezza di mattina. Stava mettendo lo sciroppo d'acero sugli waffle di Percy e Michael quando squillò il cellulare di casa. Visto che lo tenevano in cucina, non fu difficile recuperarlo.

La voce di Allison la raggiunse dall'altro capo. - Piper! Buon compleanno! - le auguro subito, facendola ridere. A volte non se ne rendeva conto, ma aveva solo vent'anni. Chissà che avrebbero pensato le altre mamme vedendola portare Michael all'asilo. - Avevi in mente di fare una festa? Io proporrei una serata in discoteca!

La ragazza scosse la testa e si sedette. Sentì padre e figlio ridere in salone e non poté che sorridere. - In verità ultimamente sono molto stanca - ammise preparandosi le fragole con lo zucchero. Ne andava pazza in quel periodo. Al bambino piacevano molto. - Voglio una giornata in famiglia per il mio compleanno. Stavo pensando ad un picnic a Central Parl solo noi tre. Con tutti gli impegni per il matrimonio e il suo lavoro abbiamo passato poco tempo insieme.

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