Capitolo 49

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Percy stava perdendo la pazienza. Erano ore che stava lavorando su quella maledetta cassettiera. Sembrava semplice montarla, ma in verità era un'impresa. Avevano appena finito di dipingere la camera del bambino.

Piper aveva deciso di dipingere le pareti di celeste pastello e avevano già sistemato la libreria e il fasciatoio. Mancavano il cassettone e la culla. Lanciò un'occhiata all'orologio. Era ormai mezzanotte ed era esausto, così decise di andare a letto.

Sospirò e spostò tavole dove non avrebbero dato fastidio, poi uscì dalla stanza e chiuse la porta. Raggiunse la sua camera e trovò la sua principessa ancora sveglia. Leggeva alla luce della lampada sul comodino. Teneva una mano sul pancione, che era cresciuto. Ora era nettamente evidente.

Percy sorrise nonostante la stanchezza. Ogni volta che la vedeva il suo cuore si scaldava. Portava in grembo il suo bambino. Presto sarebbe diventato padre. Ancora quasi non riusciva a crederci. - Ancora sveglia?

Lei distolse lo sguardo dal libro che stava leggendo e gli rivolse un sorriso. Con la gravidanza, le sue guance si erano un po' riempite. Appena tornata a casa dopo il rapimento, l'aveva trovata dimagrita. Ora invece aveva ripreso le sue solite guance morbide. - Ehi, amore - sorrise mentre Percy si sedeva accanto a lei e le stampava un bacio sulla guancia. - Sei stato fino ad adesso a montare la cassettiera?

Percy sospirò. - Sì, ma é un'impresa - confermò. La sua Piper gli sorrise e mise a posto il libro sul comodino. - Devi essere esausto - commentò sospirando. Gli stampò un bacio sul collo. - Su, andiamo a dormire - convenne con la voce stanca. - É stata una lunga giornata.

Percy concordò con lei. Si fece dare le spalle e l'abbracciò da dietro. Le stampò un bacio sul collo. - Buonanotte, principessa. - le sussurrò mettendole le mani sul pancione. La sentì rilassarsi. - Sogni d'oro - passò una mano sul pancione. - A tutti e due.

La mattina dopo, Percy si svegliò da solo. Non si preoccupò: Piper doveva essersi svegliata a causa della nausea. Fu Blackjack a dargli il buongiorno. Gli salì sul petto e cominciò a leccargli la faccia, facendolo ridere. - Ehi, Blackjack - rise, accarezzandogli la faccia nera. - Mi porti da Piper?

Così si alzò e seguì Blackjack, che lo portò in camera del bambino, che era proprio accanto alla loro. Infatti la trovò lì, che guardava la foto dell'ultima ecografia accarezzandosi il pancione. Percy rimase a guardarla per un secondo. Il suo cuore si scaldò vedendo l'amore che trasudava dal suo sguardo.

Percy si rendeva conto ogni giorno quanto la sua Piper amasse il loro piccolino. Era meraviglioso vedere i suoi occhi brillare mentre si accarezzava il pancione o mentre guardava le foto dell'ecografia. Durante ogni ecografia, si emozionava sempre quando sentiva il battito del loro piccolo.

Anche Percy provava un forte senso di dolcezza e calore quando pensava che stava per diventare padre. Anche lui si emozionava molto quando sentiva il battito del loro bambino o quando lo sentiva scalciare dal pancione della sua principessa.

- Pip - la chiamò, facendola voltare verso di lui. Gli sorrise e si lasciò abbracciare da dietro. Percy le portò le mani sul pancione. - Buongiorno, amore - lo salutò ridendo mentre le stampava un bacio sul collo. - Hai dormito molto, sai? Sono già le dieci e mezza.

- Già? - esclamò Percy. Piper rise. Si voltò verso di lui e gli allacciò le braccia al collo per baciarlo. Percy ricambiò con piacere, circondandole la vita con le braccia. - Sì, amore, dovevi essere molto stanco. Comunque avete fatto un buon lavoro, qui. Sono contenta di come sta venendo fuori.

Percy sorrise soddisfatto. Ci aveva messo molto impegno nel sistemare la cameretta di suo figlio e voleva che avesse solo il meglio. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per Piper e il loro piccolo. Le stampò un bacio sulla guancia e guardò la foto dell'ecografia: si vedeva sempre meglio. Il suo cuore si scaldo.

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