Capitolo 59

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Piper si svegliò di buon umore quella mattina. Nonostante il fastidioso rumore della sveglia del suo Percy, la cosa non la irritò molto. Lo scosse un po', così lui allungo la mano e a tastoni la spense. - Buongiorno - gli disse la ragazza togliendo la coperta che lui aveva portato fin sopra la testa. Gli stampò un bacio sulle labbra. - Su, svegliati, oggi é un giorno speciale.

Lui grugnì e la abbracciò seppellendo il viso nel suo seno ancora abbondante. Aveva quasi finito l'allattamento. - Ah, sì? - mormorò. La strinse a sé e sospirò. - Sarà anche un giorno speciale ma gli incubi non mi hanno risparmiato stavolta. - la guardò con i suoi occhioni verdi e supplicanti. - Puoi darmi il buongiorno come si deve?

La ragazza sospirò e gli prese il viso tra le mani per baciarlo. Lui ricambiò con piacere ma senza sfociare nel sesso. Piper amava con tutto il cuore Percy e avrebbe voluto fare l'amore con lui, ma sapeva che dopo un incubo non era il momento giusto. - Meglio che ci alziamo, Michael si sveglierà a momenti.

Percy sbuffò la lasciò e si abbandonò con la testa sul cuscino, stropicciandosi gli occhi. - Che giorno é oggi? - le domandò tirandosi a sedere. La ragazza gli diede una botta. - Ehi, cosa ho fatto adesso?

- Non ti ricordi il primo compleanno di tuo figlio? - non era arrabbiata, ovviamente. Con tutti i pensieri che aveva Percy, sicuramente gli era passato di mente. Lei invece preparava tutto da giorni. Voleva che il primo compleanno del suo piccolino fosse perfetto.

Percy fece un lamento portandosi una mano alla testa. - Oh, sì, hai ragione! - esclamò. La guardò un po' dispiaciuto, e alla ragazza pianse il cuore. - Scusa, Pip, ma quell'incubo mi ha proprio sfinito. Non ho ripreso sonno fino alle quattro di stamattina. Oddei sono un disastro! Come posso dimenticarmi il primo compleanno di mio figlio?

- Ma no, amore, non sei un disastro - si affrettò a consolarlo lei. Gli accarezzò una guancia e gli sorrise con amore. - Sei un padre fantastico, amore mio, ma avrai tanti pensieri. Sono sicura che sei contentissimo che Michael oggi compia un anno! - lo baciò con dolcezza riuscendo a strappargli un piccolo sorriso. - Il nostro piccolino ha già un anno!

Lui prese la foto che aveva sul comodino, che ritraeva Piper e Michael appena nato tra le braccia della mamma. - Sembra ieri che é nato. - mormorò con un sorriso. Accarezzò il fianco della sua piccola e le stampò un bacio. - Eri così radiosa quando eri incinta. Brillavi di luce propria.

La ragazza arrossì e si fece passare la foto. - Oh, il mio piccolo Michael - non poté non esclamare. Il cuore le batteva forte dall'emozione. Ricordava molto bene l'emozione fortissima che aveva provato la prima volta che l'aveva tenuto in braccio. - É cresciuto tanto. Ricordi che avevi quasi paura di tenerlo per non fargli male?

Percy sorrise con dolce malinconia. - Sì, era una cosa piccolissima - rise e stampò un bacio sulla pancia di Piper. Da quando aveva finito la gravidanza, con grande piacere della ragazza, Percy non aveva smesso di accarezzarle la pancia. - Credevo quasi di romperlo. - sospirò. - Meglio che ci alziamo. Tra un po' si sveglierà.

Piper si trovò d'accordo. Gli lasciò un bacio e si diresse in camera di Michael. Il piccolo si stava già svegliando. - Ma, ba, ba - disse scuotendo mettendosi a sedere. - Amore mio, sei sveglio! - esclamò con gioia. Il piccolo rise e si fece prendere in braccio.

La mamma gli baciò la testa. - Buongiorno, tesoro - lo salutò con dolcezza sistemandoselo meglio tra le braccia. - Andiamo a cambiarci? - lo portò in bagno e lo cambiò, mettendogli uma tutina leggera. Il maggio newyorkese era abbastanza freddo. - Andiamo a vedere che fa papà?

Il piccolo fece un verso entusiasta e si lasciò portare al piano di sotto. Percy stava cucinando. Quando il bambino lo vide esclamò: - Papà! Papà! - facendo girare il papà. - Ciao, Micky, ben svegliato! - Piper lo portò vicino a lui, che stampò un bacio sulla guancia del figlio.

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