Capitolo 4

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Qualche giorno dopo, Percy fu svegliato da un raggio di sole che filtrava attraverso le tende. Aprì gli occhi e si trovò davanti ad uno spettacolo. La sua Piper, nuda, che dormiva rivolta verso di lui, rannicchiata come una bambina. Il ragazzo non poté fare a meno di sorridere.

- Che bella che sei, piccola mia - le sussurrò, accarezzandole i capelli. Avevano fatto di nuovo l'amore la notte prima ed era stato così bello. Adorava quando lei, dopo aver fatto l'amore, chiudeva gli occhi e gli si accoccolava sul petto.

Aveva i capelli tutti scompigliati, la bocca schiusa e il viso seminascosto nel cuscino. Il suo petto si alzava e si abbassava con ritmo regolare. Il lenzuolo e copriva a malapena i seni liberi e nudi ed era rannicchiata contro Percy, che la stringeva a sé con delicatezza.

Fece una smorfia e si rannicchiò di più contro di lui, strusciando un po' il viso contro il suo petto. Lui sorrise e la strinse a sé, accarezzandole i capelli. Le stampò un bacio sulla testa e chiuse di nuovo gli occhi. Il profumo di anguria dei capelli della sua principessa gli riempì le narici.

Si riaddormentò in poco tempo. Quando si svegliò la volta dopo, Piper non c'era. Pensò che fosse andata a fare colazione, ma pochi secondi dopo la vide rientrare dalla porta finestra. Indossava una canotta rossa e dei jeans beige. Aveva i capelli legati in una treccia sulla schiena.

- Ehi, buongiorno! - lo salutò andando a sdraiarsi accanto a lui. Gli stampò un bacio sulle labbra e lo fece accoccolare a lei. Percy fu più che felice di posare la testa sul suo seno morbido. Era anche meglio di un cuscino. - Come hai dormito?

- Bene - rispose lui, mentre lei gli accarezzava i capelli. Era appoggiata alla parete e guardava un punto imprecisato fuori dalla finestra, come se fosse persa nei suoi pensieri. - Perché? Mi sembri pensierosa.

Lei si strinse nelle spalle. - Niente, amore, stavo solo pensando a cosa fare oggi - lo tranquillizzò, anche se Percy non le credette. Ma pensò anche che se non le andava di parlare non avrebbe dovuto forzarla. - Che ne dici di fare i biscotti insieme? Non l'abbiamo mai fatto.

Percy si disse d'accordo. Era un modo per stare insieme divertendosi, e amava i biscotti. Soprattutto quelli fatti da lei. Forse avrebbe anche potuto insegnarle a fare i biscotti blu di sua madre. - Dovremmo vedere se abbiamo tutti gli ingredienti.

Piper si mosse un po' sotto di lui. - Amore, mi fai alzare? - gli chiese, ma lui si accoccolò di più a lei, nascondendo il viso nel suo seno morbido. - No, non ti alzare - la pregò, stringendosi a lei. La sentì ridere e passargli le dita tra i capelli.

- Oh, amore, mi hai preso per un cuscino? - rise intenerita. Gli accarezzò la testa e lo strinse a forte a sé, stampandogli un bacio sui capelli. Amava quando il ragazzo faceva così. Lui rise e la strinse forte. - Che amore che sei! Ma ora alzati, ho la sensazione che dovremo uscire, oggi.

                                  ***

Un'oretta dopo, erano in macchina. Avevano controllato e non avevano tutti gli ingredienti. Percy sentì una scarica di adrenalina quando si mise al volante. Da quanto non guidava? Un secolo, probabilmente. Piper si accomodo accanto a lui sul sedile del passeggero.

Si mise la cinta e si voltò verso di lui. Aveva in mano un pezzo di foglio. Lo sollevò per mostrarlo a Percy. - Ho parlato con tuo padre e ho fatto una lista della spesa, così lui non deve andarci per qualche giorno. - lo informò con un sospiro.

Percy mise un CD nel lettore e le lanciò un'occhiata. - Va bene - mormorò sospirando. Si sistemò meglio sul sedile e fece partire la musica. - Ci metteremo una mezz'oretta. Si parte.

La musica partì e lui pigiò sull'acceleratore. Piper prese a cantare e Percy non poté non sorridere ascoltandola. Aveva una voce bellissima, limpida e ammaliante. Non importava cosa cantasse, lei era capace di incantare chiunque.

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