16 Il calore di una persona importante

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"Cian, adesso?"

Reid urlò a Cian mentre stavano correndo. Dietro di loro c'erano due zombie di livello 4 che li stavano raggiungendo e perciò Cian diede in mano a Reid i sassi dell'ultima volta visto che li sapeva lanciare bene, per creare un diversivo in modo tale che lui potesse attaccarli senza dare nell'occhio .

Cian sentendolo annuì subito e Reid prese i petardi in mano e qualche secondo dopo girandosi con il busto, li lanciò con tutta la sua forza.

I petardi atterrarono proprio dove erano gli zombie e appena toccarono terra scoppiarono facendo un gran rumore e sollevando una densa e profonda coltre di fumo, come se fosse appena scoppiata una bomba. Cian prese quel momento di distrazione per girarsi e con in mano la scimitarra, andare verso i due zombie che erano in piedi fermi incapaci di reagire dentro la nube.

Quell'attimo gli bastò, grazie alle sue capacità riflessive e i suoi occhi attenti, per infilzarli nel petto e scansarsi da lì quando i due toccarono terra contraendosi violentemente.

Reid appena la nebbia cominciò a disperdersi vide che i due zombie erano a terra e Cian che stava venendo verso di lui.

Reid aveva già visto la scimitarra di Cian in azione e sapeva che era molto efficiente e potente,  e che non era come le altre scimitarre. La sua era speciale e poteva uccidere uno zombie che era morto facendolo  addirittura diventare polvere. Era un'arma che tutti avrebbero invidiato e ammirato. E che tutti avrebbero voluto.

Reid non era da meno, ma sapeva che non era semplice maneggiare un'arma simile, e lo sapeva perché durante l'invasione che avevano avuto lungo il canale della sesta isola, quando Cian era ferito, aveva preso in mano la scimitarra e si era subito reso conto che pesava più di quindici chili. Non sapeva come faceva Cian a portarsela appresso ogni volta, ma sapeva che doveva aver fatto molta pratica per poterla padroneggiare al meglio e usarla come se fosse leggera come una piuma.

Sono sicuro che Cian sia molto più forte di quanto lo dia a vedere.
Reid fissò lo sguardo su Cian e sorrise "Sei stato molto bravo."

Cian sospirò e lanciò un'occhiata agli zombie "Non erano granché, per adesso questi di livello 4 li potevo affrontare ma ho difficoltà con quelli di livello 6 e in avanti visto che non sono semplici. Però grazie a te sono riuscito a essere più veloce e preciso. Ah! Visto che sai usare i petardi, te ne dò la metà in caso qualcosa vada storto... e poi, dato che sei senza un'arma e in questo caso vuol dire che sei indifeso, ti do questa. È un piccolo coltello molto affilato, è anche facile da impugnare e nascondere. Tieni. Almeno così so che ti potrai difendere."

Cian porse il coltello e i sassi a Reid e li mise sulla sua mano. Reid lo ringraziò e sorrise dal profondo del cuore. Non aveva mai avuto nessuno che si preoccupasse per lui come faceva Cian, e per questo una sensazione nuova si stava facendo largo nel suo cuore. Era una sensazione molto calda e affettuosa, era piacevole e sincera. Come quando sei in un mare di ghiaccio senza coperte e una persona gentile di cuore te ne porge una facendoti riscaldare e cambiare la vita. Era la stessa sensazione che stava provando ora Reid.

Così, una volta messe via le armi, sia Cian che Reid continuarono a camminare.

Cian dopo circa mezz'ora sospirò. "Pensi che Declan stia bene?"

Reid gli lanciò un'occhiata e fece una smorfia. Sapeva che quel ragazzo sarebbe uscito vivo da qualunque situazione e lo aveva potuto vedere anche in azione, quindi sapeva che era molto bravo, per non parlare di quella spada azzurra che aveva, se riusciva a uccidere zombie di livello 5 con solo una mano allora quelli di livello 6 per lui erano niente. E poi Reid aveva la sensazione che fosse molto più forte di quel che faceva vedere.

"Non ti preoccupare per lui, se ha detto che riusciva a sconfiggerli allora lo può fare. Troppa fiducia potrebbe uccidere una persona ma ho la sensazione che lui abbia quella fiducia perché sa di potercela fare. E se ha detto a noi di incontrarci tra una settimana, allora verrà."

Cian lo guardò un attimo e sorrise piano annuendo, "Hai ragione, mi preoccupo per nulla, però è sempre meglio essere prudenti."

Reid non disse nulla e così continuarono la loro lunga camminata. Passarono circa due ore, tra cui si fermarono solo dieci minuti per riposare e prendere fiato, poi continuarono il loro percorso. Passarono davanti a tante abitazioni e con il calare della sera trovarono un rifugio a non più di due giorni di cammino verso la capitale. Il posto era molto deserto, con fabbriche e pochissime case per vivere, tutte ammuffite e sporche. Così, ne scelsero una a caso ed entrarono.

Questa piccola fabbrica era un tantino diversa dalle altre che avevano visto lungo il tragitto, sia per il fatto della grandezza, sia per il fatto che aveva molte finestre e con ciò, l'aria filtrava al massimo e con essa la luce fioca della luna e dei lampioni stradali.

Si guardarono intono e notarono che c'erano molti scatoloni davanti a loro, ma Cian subito si allarmò.
Reid lo notò e gli chiese: "Che succede?"

Cian non gli disse nulla e gli fece segno di fare silenzio. Reid capì e si fece quatto quatto insieme a Cian quando entrarono dentro.

Davanti a loro, gli scatoloni, potevano contenere come massimo del cibo, non una persona, perciò Cian non li guardò e passò invece oltre. Nella fioca luce che si poteva vedere, c'è n'era un'altra, più luminosa e incandescente. Era la luce di un fuoco artificiale di un vecchio fornello.

Cian appena lo vide, girò gli occhi in perlustrazione ma non trovò nessuno e questo lo fece diventare ancora più sospettoso.
Chi è che lascerebbe acceso un fuoco e se ne andrebbe via?

Appena finì di fare quel pensiero sentirono alle loro spalle un suono molto leggero, come di un leggero colpo di vento, ma grazie all abilità straordinaria di Cian, riuscì a percepirlo subito quel cambiamento. Si spostò di lato e schivò all'istante una piccola siringa. Reid che era rimasto di fianco si fece subito da parte e si mise in allerta, pronto all'attacco.

"Chi diamine c'è lì dietro?" Disse Reid tra i denti.
Attaccare alle spalle era sempre scorretto!

Cian guardò la siringa e notò che era avvelenata, ma di un veleno paralizzante. Subito alzò gli occhi e ne schivò un'altra.
Prese la scimitarra in mano e se la mise davanti.

"Chiunque sia è molto abile. Attento, queste siringhe sono avvelenate. Ti possono paralizzare all'istante se colpito." Affermò Cian stringendo l'elsa.

Reid si sorprese, "Gli zombie attaccano con siringhe? No, è impossibile, a meno che siano di livello 9, ma anche quello è strano!"

"Esatto, quelli di livello 9 non si nasconderebbero nell'ombra." Rispose Cian con occhi vigili. Guardò Reid che ricambiò il suo sguardo annuendo. Prese dalla tasca un sasso e se lo strinse in mano.

Prese la mira e quando Cian si spostò di lato la lanciò verso il punto da cui provenivano gli attacchi. Il suono causò il crollo di alcune scatole e polvere, e detriti si alzarono in un polverone. All'improvviso si sentirono delle voci tossire pesantemente e Cian prese quell'attimo per attraversare la nuvola di fumo.

Insieme a Reid si avvicinarono di soppiatto alle voci ed entrambi brandirono le armi contro le loro gole. Quando la nebbia si dissolse, poterono chiaramente vedere che davanti a loro c'erano due persone, due uomini adulti.

I due tizi si irrigidirono subito quando sentirono una lama fredda contro le loro gole e Cian sentì da dietro di lui provenire un piccolo singhiozzo.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora