29 Uno strano disagio

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"Però...anche essendo uno zombie, potreste vivere così a lungo?"

La domanda di Cian era molto perspicace. Meuric fece un leggero colpo di tosse e disse: "Vedi, c'è un detto che dice che solo il creatore del proprio lavoro può avere il pieno controllo su di esso."

Cian lo guardò "Ciò quindi significa che il 'Principe', visto che ne è il fondatore, ha la capacità di far vivere più a lungo gli zombie?"

"Si e no. Sua Altezza era molto diverso, per le capacità e per la fortuna. È nato sotto una stella maledetta, ma nonostante questo le sue capacità non ne hanno risentito e si sono evolute. Diciamo che penso che sia riuscito a cambiare il corso del suo destino. Perciò è riuscito a evolversi e a superare qualunque essere vivente. Sua Altezza aveva il 'dono della fortuna', che gli era stato regalato dagli Dei."

"Mi sorprende sapere che esisteva una persona del genere in questo mondo.." Affermò Cian con sguardo pensieroso.

Meuric annuì "Si, la vita ti può riservare un sacco di colpi di scena. Ma, ritornando al filo del discorso, visto che lui era il creatore ed era stato il primo essere vivente ad aver elaborato un concetto tanto pericoloso ed aveva fatto ricorso all'energia negativa del mondo, riusciva ad avere una forza superiore a tutti gli altri delle generazioni a venire. Le pillole per creare gli zombie che aveva inventato Sua Altezza, erano uguali a quelli che stanno creando adesso gli scienziati, ma allo stesso tempo, io, che ho potuto vedere con i miei occhi Sua Altezza che li creava, mi ero reso conto che un particolare era sfuggito agli scienziati. Un particolare molto importante."

Cian rifletté su quello che gli aveva appena detto e dopo qualche secondo domandò: "Che sarebbe il fattore più importante presumo."

"Esattamente!" Rispose Meuric con una scintilla negli occhi. Sentiva che il figlio di Park Cedrick fosse intelligente, ma non pensava che fosse anche così intuitivo e attento.

"Agli scienziati manca questa cosa ed è l'unica che serve per far sì che le pillole che hanno creato, possano in effetti, creare zombie che possano durare attraverso i secoli.."

Cian ribatté subito, "Però, così, il mondo regnerebbe nel caos più assoluto. L'umanità si estinguerebbe e la vita con essa! Non ci sarebbe più nulla da salvare se accadesse davvero una catastrofe del genere!"

Meuric: "In effetti, già di per sé gli zombie sono pericolosi e sapere che possono vivere per molte centinaia di anni, se non migliaia, causerebbe molto scompiglio in tutto il mondo. La creazione dell'universo è nata per far sì che su Earthland ci fosse vita, ma se gli abitanti diventassero tutti zombie, allora regnerebbe solo la morte, perché gli zombie non possono riprodursi."

Cian stava ascoltando in modo attento quello che l'altro stava dicendo, ma all'ultima frase alzò un sopracciglio.
Senza volere si fece scappare un "Ah, davvero?" In un sussurro e Declan che era rimasto zitto di fianco a lui per tutto il tempo scoppiò in una piccola risata divertita.

Con la voce carica di strafottenza disse: "Certo che no, gli zombie sotto al livello 8 non possono nemmeno usarlo, come sarebbe possibile riprodursi?"

Cian lo guardò un attimo e poi deviò lo sguardo da un'altra parte imbarazzato, pensando: Ciò significa che gli zombie di livello 8 e 9 possono riprodursi? Beh...se ci penso bene, loro possono fare le stesse identiche cose che fanno gli umani vivi, quindi perché non possono farlo? No, aspetta! Perché sto pensando a una cosa del genere adesso?

Cian si riscosse dai suoi pensieri e si diede un ceffone in testa. Meuric guardò i due con una strana espressione e le sue labbra si contrassero impercettibilmente.
Si schiarì la gola e disse:
"Ora che sai tutto questo, quali sono i vostri piani?"

Cian aspettò che Declan parlasse, ma quando vide che non lo stava facendo si girò verso di lui confuso. Declan guardò Cian e alzò gli angoli delle labbra in un sorriso, "Sta a te decidere."

Cian lo fissò spaesato. Possibile che Declan sia diventato generoso all'improvviso?
Sa già cosa possa dire a questo punto, quindi perché me lo sta facendo dire?

Cian non si era sentito così confuso riguardo a una persona e gli ci volle qualche secondo per deviare la sua attenzione altrove e rispondere alla domanda del Monaco Meuric.
Con un tono di voce serio e risoluto disse:
"È ovvio che questo ultimo passaggio non deve cadere in mano agli scienziati, altrimenti sarebbe davvero la fine...e inoltre, sapere che lei, Monaco Meuric, sia l'unico a sapere della conoscenza di tale cosa, rende anche il tutto molto semplice. E poi, da quanto ho potuto dedurre dal discorso che ho appena sentito provenire da lei, presumo che nemmeno lei voglia che Earthland pulluli di zombie."

Meuric annuì e sorrise: "Hai dedotto bene. Io voglio che tutto questo ciclo di morte finisca e che la vita ritorni alla normalità come doveva potuto essere già da molto tempo, con l'ordine dell'universo." Guardò Cian "Quindi, hai qualche idea?"

Cian in quell'istante spostò lo sguardo sul ragazzo dalle vesti bianche accanto a lui. Non notando nessun segno di voler parlare, continuò: "Non esattamente. Presumo che la prima cosa da fare è cercare di fermare la creazione di altre pillole come queste e salvare le vite restanti. Per il fatto del passaggio che consente la vita prolungata agli zombie, finché la saprà solo lei, e visto che lei è dalla nostra parte, credo che per adesso non ce ne dobbiamo preoccupare.."

Declan non disse nulla e rimase a pensare con uno strano sguardo in volto. Nessuno dei due se ne accorse ma impercettibilmente, le sue dita si contrassero dentro la manica.

Qualche tempo dopo, quando i tre giovani, si stavano alzando per salutarsi, Cian con un dubbio nella mente che gli persisteva da molto, fece una domanda a Meuric,
"Monaco, siccome lei è in vita da molto tempo, è...come dire...è possibile che anche il principe lo sia?"

Meuric si fermò un attimo e dopo qualche secondo scosse la testa in segno di negazione, con la mano sul mento disse, "No...è piuttosto improbabile, sua maestà il principe è morto molto tempo addietro e nemmeno la sua anima potrebbe più vagare in questo mondo. Stessa cosa per tutti gli abitanti del Regno. Solo io, essendo diventato uno zombie potevo vivere così a lungo."

Cian domandò: "Come avete fatto a diventare uno zombie di livello 9 anziché uno inferiore?"

Meuric sorrise, "Come anche il tuo compagno Rugiada Cremisi, anche io avevo la forza dello spirito che non voleva lasciare le cose di questo mondo in sospeso. Quando il principe mi aveva dato la pillola, mi ricordo vagamente che ho pensato alle Maestà a palazzo, e a tutti gli abitanti del Regno. Volevo salvarli e aiutarli. Così sono riuscito a rivivere la coscienza e a far sì che non andasse persa nell'oscurità."

Cian sapeva che la forza di volontà di ognuno era diversa. C'erano persone che per quanto lottassero, i loro sforzi sarebbero stati vani, mentre altre, la cui forza era ragionevolmente diversa, riuscivano nell'impresa.
Sapere che Meuric volesse salvare il suo Regno dalla distruzione e dalla mente perversa del Principe e che grazie a ciò sia potuto diventare zombie di livello 9 anziché 8, faceva provare una strana sensazione a Cian. Senza volerlo, i suoi occhi andarono a posarsi sulla figura candida di Declan che gli stava dando le spalle sull'uscio della porta e per qualche strana ragione, volle sapere quali erano le forze che lo avevano potuto spingere a diventare zombie di livello 9.

Quando i due ragazzi una volta finito di parlare se ne andarono, Meuric osservò le loro figure allontanarsi fino a che scomparvero dalla sua visuale. Stette davanti alla porta fino a che calò il buio, e la terra divenne tetra e oscura.

Vedere il grande Rugiada Cremisi, Declan Aleric, che sorrideva e parlava in quel modo a una persona viva, oltretutto il figlio dello scienziato che aveva reso la sua vita un inferno, era strano da vedere. Uno accanto all'altro, un bocciolo delicato e candido, con una luce pura e argentata tutta intorno, che camminava al passo di un ragazzo altrettanto candido come la giada più splendente, ma che era oscuro e spietato dall'interno, faceva sentire a disagio Meuric. Ogni volta che aveva visto i loro modi di comportarsi voleva rilasciare un lungo sospiro. Ma quando lo cercava di fare, quello rimaneva incastrato in gola.

Quando si girò e chiuse la porta, spense tutta la luce della stanza e si crogiolò nel buio,
"Sembra che il principe abbia avuto ragione quella volta..."

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora