28 Una sorpresa caduta dal cielo

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Cian fece per prendere subito la scimitarra quando Declan, con una mano sulla sua spalla lo fermò.

"Non ti preoccupare." Disse rassicurandolo.

Cian così si calmò, ma rimase comunque vigile.
È da quando aveva incontrato Declan che aveva sentito così tanti 'non ti preoccupare'. Pensò.

"Che posto è? Perché emana un così forte odore di sangue?" Chiese Cian socchiudendo gli occhi.

Declan fece un leggero sospiro e qualche secondo dopo una luce rossa, rischiarò tutta la casa. Quando Cian si voltò, i suoi occhi grigi videro che era il marchio rosso che avevano gli zombie di livello 9 nel polso e per qualche strana ragione provò un senso di disagio a notarlo in quel momento.

Nel mentre il marchio si era illuminato così tanto che sembrava che un fuoco si fosse propagato dentro l'abitazione. Emanava anche un leggero calore.
All'improvviso una voce molto seccata proruppe infastidita, "Spegni quella cazzo di luce!"

Cian si sorprese subito e puntò gli occhi in quella direzione. I suoi occhi cercarono di mettere a fuoco e vide che una persona era sdraiata in un piccolo letto di paglia.
Declan fece una risata secca e quella persona scattò in avanti alzandosi.

Cian fece inconsciamente un passo indietro.
La persona in questione era un uomo abbastanza grande, ma per via della scarsa luce, Cian non poté vedere chiaramente le sue fattezze.
Però dalla corporatura sembrava più o meno avere l'età dei suoi genitori.

Declan con voce fredda disse: "È davvero un piacere rivederti. Non pensavo che ti potessi rimettere in sesto così velocemente."

L'uomo con voce brusca rise "Velocemente un paio di palle! Mi sono servite venti pillole per rimettermi come prima per colpa tua! Che cazzo ci fai qua? Sei in cerca di guai?"

Cian alzò un sopracciglio per via del suo linguaggio troppo rude e Declan fece un piccola risata.

Svogliato disse, "Guai? Io stesso sono i guai, chi potrebbe mai darli a me? E comunque oggi non sono qua per ucciderti, voglio farti conoscere una persona invece."

L'uomo si fermò di colpo e disse dopo un po', "Tu? Farmi conoscere qualcuno? Sicuro di non essere stato posseduto?"

Declan sbuffò e alzò gli occhi al cielo "Smettila di scherzare e accendi le luci e le finestre che questo odore rancido non fa bene a Cian!"

Cian si irrigidì e lo guardò. L'uomo alzò un sopracciglio e borbottò qualcosa prima di aprire due finestre e accendere una luce che si propagò per metà casa. Cian assottigliò gli occhi e si fermò di colpo.

L'uomo che aveva davanti era diverso da come se lo aspettava. Era molto giovane e dai lineamenti aggraziati, vestito con abiti neri e grigi sembrava avere un accenno di giovinezza. I suoi occhi erano chiari ma non mostravano alcun segno di calore.

Anche l'uomo squadrò Cian con un'espressione meravigliata ma subito si ricompose e fece finta di nulla sistemandosi, alterando il suo sguardo curioso a uno indifferente e freddo.

Declan restò fermo per qualche minuto nello stesso posto fino a che l'uomo non gli porse due sedie per sedersi.

"Vecchio, non sono qua per scherzare. Butta via quelle carcasse da sotto il letto, l'odore di sangue c'è ancora."

L'uomo sbuffò e fece come stato detto, "Sempre pignolo..."

Declan alzò un sopracciglio. Prese la sedia e apostrofò Cian a sedersi. Quest'ultimo lanciò uno sguardo in direzione dell'uomo che stava prendendo da sotto il letto tre carcasse sbudellate di umani che emanavano un forte odore rancido e le sue labbra abbero uno spasmo. Si rivolse a Declan con lo sguardo ma tutto quello che vide erano due occhi neri che lo stavano guardando in attesa che prendesse posto sulla sedia, e così, con le gambe rigide si mise seduto.

Declan si accorse del suo sguardo e per qualche ragione non espresse nulla, anzi, lo intimò con lo sguardo a seguire le gesta dell'uomo.

Una volta messo in ordine la stanza da sangue, pezzi di animali morti, liquidi strani e ripugnati che emanavano odore di tanfo, anche l'uomo prendendo uno sgabello si sedette accendendo la stufa con la legna.

Quando tutti e tre erano seduti l'uomo disse: "Allora? È questo ragazzo che mi vuoi far conoscere?"

Declan si sistemò le manica con noncuranza e rispose "Esatto. Lui è Park Cian."

L'uomo alzò un sopracciglio mugugnando qualcosa, "Park..? Hmm, non so perché ma questo nome mi sembra familiare...Albero significa? Albero di Cipresso?"

Declan annuì "Già. È il figlio di Cedrick. Park Cedrick."

L'uomo si fermò paralizzato per qualche secondo e dopo proruppe in una grossa risata secca. "AHAHAHAHAHAAH! Park Cedrick! Ahahahaha, non mi aspettavo che quel buono a nulla potesse dare alla luce un figlio così splendente...!!! Ahahaha...!"

Cian si accigliò e guardò in direzione di Declan come a chiedergli spiegazioni. Quest'ultimo si rivolse all'uomo con voce calma ma fredda, "Smettila di scherzare. Cosa intendi poi con splendente? Se dici un'altra parola del genere su Cian ti stacco il cranio e lo lascio appeso a sanguinare fino a che tu non diventi disabile!"

L'uomo ebbe la pelle d'oca all'improvviso e tutti i suoi capelli si rizzarono sulla nuca.

Sapeva che Declan Aleric quando diceva una cosa la intendeva. Lo aveva constatato sulla sua stessa pelle.

Nonostante avesse molti più anni in meno di lui, e fosse molto più potente.... Questo piccolo marmocchio...!
Non poté che pensare borbottando.

Si schiarì la gola leggermente e annuì "Ho capito, ho capito. Non c'è bisogno di essere così stronzi. Quindi...cos'è che vuoi esattamente da me? Non penso che tu sia venuto qua per una bella chiacchierata con me Aleric."

Declan fece un sorriso gelido e si sistemò sulla sedia con lo schienale, la voce svogliata mentre diceva, "Capisci al volo quando bisogna parlare, ecco perché andiamo d'accordo."

A quel "andiamo d'accordo", la faccia dell'uomo si contrasse.

Declan continuò "Sono qua perché voglio che gli dici chi sei."

L'uomo lo guardò con aria smarrita "Vuoi che dica al figlio di Cedrick chi sono io? Sul serio?"

Declan rispose tranquillo "Ti sembro uno che scherza?"

L'uomo restò in silenzio per un po' e si girò in direzione di Cian che era rimasto in silenzio per tutto il tempo rigido.

Declan si rivolse a Cian " A che stai pensando?"

Cian si riscosse dai suoi pensieri e lo fissò con una strana espressione sul volto, "Non è umano."

Declan sorrise "Degno di te. Complimenti. Esatto, lui non è più un umano come te, non lo è più da circa 2000 anni."

".........."

Cian fissò Declan come se non fosse sicuro di ciò che avesse appena detto ma l'uomo nel mentre sbuffò sonoramente.
"..sembra che tu sia stato davvero posseduto..comunque," si rivolse a Cian "..io mi chiamo Meuric, e come ti ha appena detto Aleric sono in 'vita' da circa 2000 anni. Sigh, gli hai già detto..?"

Declan annuì e così Meuric con una strana espressione nel volto continuò "Quello che sto per dirti è molto lungo, ma .."

Declan lo interruppe annoiato "Sintesi."

Meuric annuì "..si, in poche parole, hai presente che Aleric ti aveva letto della storia del principe che aveva creato la pillola?"

Cian annuì piano.

"Ecco, il Monaco che il principe aveva preso come prima cavia umana ero io."

Cian non disse nulla per qualche secondo e cercò di mantenere la sua faccia impassibile.

Guardò l'uomo e poi Declan e alla fine disse, "Ciò significa...che siete uno zombie..?"

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora