7 In agguato

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Come tutte le altre mattine i due ragazzi si prepararono ad uscire dopo aver studiato la strada per andare verso il confine di Greenwhales, e una volta in strada proseguirono verso la loro meta.

Cian aveva avuto una sensazione strana la sera scorsa, sembrava che tanti occhi li stessero osservando dal buio, e così quando si era svegliato e non aveva trovato nulla di allarmante aveva avuto i brividi.

Quella sensazione l'aveva provata pure Reid la sera. Ma al contrario di Cian aveva sentito un campanello d'allarme nella sua testa che gli diceva di non uscire. Non sapeva come mai, ma sapeva che non era nulla di buono.

Per tutto il tragitto quando vedevano degli zombie si nascondevano e quando ne avevano l'occasione ne uccidevano alcuni senza dare nell'occhio. Camminarono e corsero per le vie della città come dei ratti, nascondendosi in vicoli bui e aspettando che non ci fosse nessuno in giro per uscire.

Entrambi sapevano che mancava poco per arrivare al confine, con il loro passo, riuscirono ad arrivare fino a metà del tragitto. Mancavano solamente due giorni ed erano riusciti ad arrivare prima del previsto. Entrambi al calare della sera trovarono un rifugio e la mattina presto uscivano.

Così, quando finalmente videro il confine di Greenwhales poterono tirare un sospiro di sollievo. Cian si guardò attorno e vide che le case qua erano tutte state sostituite da fabbriche, alcune erano malandate ma molte erano in buono stato. Non era nulla di sorprendente ma era decisamente da tenerne conto. Da quando le persone si erano trasformate in zombie, avevano saccheggiato tutte le case e i palazzi, distruggendo tutto quello che trovavano, però le catastrofi più evidenti erano quelle lasciate dai tornadi che si formavano per mancata acqua.

"Quello quindi è il canale!" Indicò Reid.

Cian annuì ma subito i suoi occhi si restrinsero.
"C'è qualcosa che non va lì."

Reid tese i muscoli e osservò attentamente. Entrambi capirono subito cosa fosse che non andasse in quel canale.

Si guardarono per qualche secondo e Cian sospirò.

"Cosa dovremmo fare?" Domandò Reid guardandolo.

Cian lo guardò come se la risposta fosse ovvia, "Andiamo no? Siamo venuti fino a qua e non possiamo tornarcene indietro. Se i nostri calcoli sono esatti e quella è una trappola allora dobbiamo stare pronti a combattere, mentre se per davvero non c'è nessuno allora..."

"...allora?"

"Allora sarà la nostra fortuna!" Finì con un piccolo sorriso.
Però Cian sapeva che la fortuna in questo mondo non esisteva. Sentiva che in quel canale sarebbe successo qualcosa.

"Stammi vicino e se vedi che la situazione è grave allora pensa a te stesso e scappa, d'accordo?" Disse Cian fissando i suoi occhi su Reid.

L'altro lo guardò con un'espressione complicata ma riluttante annuì. Reid nelle settimane in cui era stato con Cian aveva provato una sensazione nuova per lui, Cian gli guardava sempre le spalle e quando era con lui sentiva di essere protetto, sembrava la figura famigliare e fraterna che non aveva mai avuto e mai pensava di poter avere. Perciò non voleva scappare se erano nei guai, anzi, voleva che entrambi riuscissero ad uscire e andare nell'ottava isola insieme.

Si nascosero per qualche minuto dietro a un cassonetto e aspettarono per un po'.
Per attraversare il canale dovevano per forza correre e fare piano, perciò per non attirare l'attenzione non potevano usare delle macchine. La distanza per la fine era di un chilometro. Quindi ci avrebbero messo mezz'ora ad attraversarlo del tutto se tutto sarebbe andato bene.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora