23 Un ricordo speciale

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Appena uscirono dal palazzo Cian fu pervaso da un forte odore di incenso al sandalo bianco che per poco non svenne. Si ricordò all'improvviso che Declan gli aveva detto che era Silas ad occuparsi del suo vestiario, ed era lui che accendeva incenso nel palazzo, così gli domandò cauto:

"Silas, perché proprio l'incenso al sandalo bianco hai scelto?"

Silas si fermò un attimo preso contropiede da quella domanda ma subito dopo si ridestò con un'espressione vitrea, rispose "Non le sembra che questo aroma sia inebriante?"

Cian lo guardò e annuì piano "Si..."

Silas così con un sorriso continuò "Le voglio raccontare una cosa. Quando eravamo piccoli, un giorno io e il signorino ci eravamo persi per il bosco mentre eravamo in campeggio. Mi ricordo che quella volta il signor Aleric era rimasto calmo e impassibile anche se era solo un bambino e non si era minimamente spaventato. Mentre io, mi ero fatto prendere dal panico. Però vedendo che il signorino era così calmo e impassibile, in un certo senso mi sono tranquillizzato pure io, e ho iniziato così a pensare ad un modo per ritornare dagli altri facendo del mio meglio.

"Quella volta ci eravamo imbattuti lungo il sentiero in una piccola distesa di fiori esotici, ma non era l'unica cosa che era presente, c'erano pure canne da bambù ed erbe aromatiche..

Così, quel giorno, presi dalla curiosità, decidemmo di inoltrarci più a fondo nella radura. Eravamo meravigliati e pure il signorino lo era per la prima volta. Di solito era sempre stato impassibile e vitreo ogni qual volta che vedeva qualcosa che per gli altri era stupefacente....perciò vedere gli occhi brillanti e luminosi del signorino mi aveva reso molto felice che la sua felicità contagiò anche me.

In quel momento avevo sentito la voce del signorino, e così mi ero girato a guardarlo, "Silas, non lo senti anche tu questo odore molto fresco e limpido? Non è molto dolce? Mi piace!"

Silas affettivamente sentiva un odore molto piacevole e buono, e così, annuendo aveva risposto di sì. Quando si era voltato di nuovo aveva visto che Declan era andato avanti e si era fermato davanti a una pianta e una canna da bambù. Silas lo stava per raggiungere quando all'improvviso si era fermato per lo shock e si era paralizzato con il cuore che batteva a mille.

Silas aveva visto tantissime cose belle e meravigliose, ma quello che gli stavano facendo vedere i suoi occhi in quel momento era ancor più stupendo.

Il Dio del cielo,
sceso sulla terra,
calpestando con i piedi nudi l'erba che stava crescendo,
emanando un odore molto dolce e inebriante, con le vesti candide come il loto più puro che svolazzavano nella gelida aria del vento, davano all'immortale l'aria di tutti e i nove cieli...

Silas ancora oggi ricordava come se fosse stato ieri, lo spettacolo a cui aveva assistito, e da allora si era ricordato del dolce profumo dell'erba e del bambù a cui era davanti Declan e l'immagine che ne aveva ricavato facendolo sospirare dalla meraviglia.

"Dal quel giorno ho sempre pensato che al signorino andasse bene l'incenso al sandalo bianco, ed è per questo che tutto di lui emana questo profumo." Finì Silas con un piccolo sorriso.

Cian si morse le labbra e disse "Non pensavo che avesse un significato così profondo questo odore."

Silas proruppe con voce calma "È così. È un ricordo che non penso che il signorino si ricordi, ma per me è stata come un illuminazione.."

Cian annuì e sorrise. "Sei davvero molto fedele a Declan."

Silas fece un ampio sorriso "Hmm, diciamo che devo molto al signor Aleric. E gli sono grato per tutto quello che ha fatto per me."

Cian lo guardò con fare curioso ma annuì e basta, senza chiedergli altre spiegazioni a riguardo. Inoltre, queste erano cose personali che non dovevano avere ad a che fare con me...

Cian dopo un po' di camminata chiese "Come mai Declan ha deciso proprio questo palazzo per abitare? C'è qualche significato?"

Silas si sorprese ancora una volta nel sentire una domanda che non si aspettava e ci pensò su un po' prima di rispondere. "Sa cosa significa il nome del signorino?"

Cian lo fissò con un sopracciglio aggrottato e scosse la testa.
In effetti, non glielo aveva mai chiesto...

Silas così affermò, "Declan è un nome molto speciale che solamente chi ne ha il diritto lo può donare ai propri figli, significa 'Uomo di preghiera', mentre Aleric significa 'nobile, sovrano' . I genitori del signorino non erano persone normali, erano molto importanti e come loro, pure il figlio lo sarebbe diventato, per questo hanno deciso di dargli questo tipo di nome che calzava a pennello con il signorino."

Cian lo guardò sorpreso "Nobile? Preghiera?"

Silas annuì e disse "Il signor Aleric ha l'aura di chi può governare su un mondo intero, il potere di un sovrano e la forza dei cieli. Ovviamente non gli manca anche il dono della bellezza e dell'intelligenza, e come dice il nome, è un uomo alla quale senza che lui te lo dica tu obbedirai e ne sarai al cospetto, questo significa Nobile."

Cian non seppe che dire e restò in silenzio sovrappensiero.
Cosa significava nobile? Chi era in realtà Declan Aleric?
E quale era la sua storia?

Park Cian non credeva che Declan Aleric fosse una persona comune dopo la spiegazione avuta da Silas. Non lo aveva creduto nemmeno prima, quando lo aveva incontrato nella sesta isola, e benché meno ora.

Dopo aver finito di parlare pure Silas si zittì e non disse più nulla, ma di sottecchi, osservò molto curiosamente le espressioni che stava facendo Cian in faccia.
Per l'appunto il volto di Cian era sempre stato impassibile, senza la minima traccia di sentimento anche in una situazione di pericolo, ma da quando aveva incontrato Reid e da quando era iniziata la pandemia, era cambiato.
Perciò ora, i sentimenti che esprimeva, venivano mostrati sul suo volto, non apertamente, ma chi aveva un buon occhio e una buona capacità di osservazione e deduzione, poteva capirlo.

Silas quindi si sorprese nel vedere il suo volto, e divertito si girò senza dire nulla.

I due arrivarono alla fine fino all'uscita del palazzo, dove Silas qua, si fermò e disse a Cian che erano arrivati.

Cian non vide nulla, ma percepì impercettibilmente una strana fonte di calore ed energia. A primo sguardo non si poteva sentire, ma se si focalizzava la mente su un punto, allora la si poteva percepire. Cian ne rimase sorpreso e d'istinto alzò una mano come per toccarlo, ma a un passo dalla barriera, la mano di Silas si strinse sul suo polso in una presa ferrea e decisa.

"Non lo tocchi. A meno che lei non voglia che i suoi organi interni si carbonizzino, allora non lo faccia. Serve il consenso del signor Aleric per uscire."

La voce e lo sguardo di Silas erano fermi e concisi quando lo disse, non c'era traccia di scherno nella sua voce, solo un'estremo avvertimento al pericolo.

Al che Cian rimase sbigottito e si irrigidì.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora