48 I ricordi del Passato parte 2

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"Io mi chiamo Fintan e tu?"

Il ragazzino guardò attraverso gli occhi del ragazzo e con uno strano sguardo girò il volto.
Aprì la bocca e la sua voce risuonò leggera e timida: "Eden."

Gli occhi di Fintan si illuminarono, "Eden? Come il giardino del paradiso?"

Eden lo guardò in modo strano e annuì semplicemente.

Fintan sorrise e riprese la scodella di zuppa. "Tieni. Dovresti mangiare. Ti fidi di me vero?"

Il volto di Eden si contrasse e come se avesse fatto una smorfia disse, "Hm. Mi hai curato tu, non avresti motivo di avvelenarmi."

Così Eden si mise a mangiare la zuppa che aveva preparato Fintan. Anche se il colore era strano, avendo vissuto per le strade, mangiando insetti qua e là e pezzi di pane duri come la roccia, la zuppa che gli aveva preparato sembrava deliziosa. In men che non si dica se la scolò tutta, e Fintan gliene dovette portare un'altra scodella.

"Mangia piano. Sennò rischi di soffocare."

Eden lo guardò un attimo e poi abbassò lo sguardo dicendo, "Tu non mangi?"

Fintan sorrise e scosse la testa, "Non posso, sto facendo un voto."

Eden alzò lo sguardo e chiese lentamente "Cos'è un voto?"

Fintan rispose "È un giuramento solenne che non può essere consacrato. Lo si fa ai Cieli in cambio di qualcosa."

Eden lo scrutò curioso, "E tu perché lo fai? Cos'hai giurato?"

Fintan: "Ho promesso di non mangiare per un mese, in cambio avrei aiutato i Cieli in battaglia quando sarebbe giunta l'ora."

Eden non seppe cosa dire. "E cosa ci hai guadagnato?"

Fintan non rispose ma sorrise e basta. "Questo......è complicato, però ti assicuro che non sempre bisogna guadagnare qualcosa per aiutare."

Eden fissò l'altro come se fosse pazzo e sospirò. Riprese a mangiare la sua zuppa e vide con la coda dell'occhio Fintan intento a manovrare con arco e freccia. Posò la scodella e si pulì la bocca con la manica. I vestiti di Eden erano stati cambiati quando lui era incosciente da Fintan. Prima i suoi non si potevano considerare vestiti visto che erano solo pezzi di stoffa strappata. Ora invece indossava una veste lunga, con le maniche ampie e di colore rosso. La stoffa era molto pregiata, e anche una persona povera come Eden poté capire che era di ottima qualità.

Guardò Fintan e lo scrutò per un po'. Questo ragazzo indossava una tunica azzurra stretta nella vita. Le maniche erano strette e agli orli c'erano ricamanti dei fiori d'argento. Il vestito aveva il collo leggermente alto e anch'esso con ricami come le maniche. La particolarità di questo ragazzo erano i suoi capelli lungi e bianchi, come se fossero argentati. Gli occhi erano neri e splendenti, come se non avesse mai avuto delle preoccupazioni nella sua vita. I tratti del volto erano molto aggraziati e luminosi, come la sua aura.

Era un ragazzo affascinate e bello. Sembrava uno di quei principi dei libri delle favole.
Sembrava un personaggio limpido come la giada e puro come il ghiaccio!

Sotto gli occhi di Eden, Fintan si voltò verso di lui con un sorriso. Il primo deviò lo sguardo subito.

Fintan si sistemò la corda e l'arco e chiese, "Eden, quanti anni hai?"

Eden lo guardò e ci pensò su "Dieci."

La faccia di Fintan si sorprese e disse: "Davvero? Sembri molto più piccolo....ti avrei dato circa otto anni......."

Mormorò a voce bassa, ma fu abbastanza alta perché Eden la sentisse.

"Tu invece?" Domandò quest'ultimo con la fronte corrucciata.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora