1 Bluwhales

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Anno 30** del calendario lunare.

L'umanità a causa di un virus si stava estinguendo, il 70% della popolazione era caduta vittima di questo virus e ora stava calando. Il 30% restante stava invece cercando di sopravvivere.

Eravamo nella terra di Eartland, in un piccolo paesino chiamato Bluwhales. Un tempo prima di questo virus, questo posto era molto affollato, turisti che viaggiavano e abitanti che erano spensierati si potevano vedere come granelli di sabbia. Invece adesso, non si poteva più vedere anima viva.

Le strade erano deserte, i negozi che un tempo erano super lussuosi e perfetti ora erano diventati un mucchio di detriti, con vetri rotti e polvere dappertutto.

Il vento era impetuoso e irascibile  da quando gli alberi non crescevano più, forti uragani si stavano formando tra le dune portando con sé qualsiasi cosa si trovasse sotto mano come se stesse ripulendo una città fantasma.

Il sole era accecante come dentro a un forno bollente,  e di rado si vedeva una macchina sfrecciare a tutta velocità come se fosse stata inseguita da un demonio.

Così come adesso.

Quella macchina che stava correndo a tutta velocità,  aveva i finestrini rotti e mancavano due portiere. Si vedevano all'interno due persone, una era sdraiata mentre l'altra guidava con uno sguardo tetro sul volto, come se una nuvola di fumo fosse apparsa sul suo sguardo.

Queste due persone erano due "sopravvissuti".

Persone che ci tenevano alla vita e che facevano di tutto pur di sopravvivere.
Erano stati fortunati dal non essere morti prima, perciò ora erano in fuga per salvarsi.

O Almeno quello che guidava forse lo era. Pensò Park Cian.

Park Cian si sporse per vedere dalla casa in cui stava nascosto e subito dopo si abbassò.

Sotto il sole cocente c'erano quattro persone che stavano camminando a passo lento con le braccia spezzate e posizionate in una posizione innaturale per un umano vivo.

Le loro facce erano putrefatte e di uno strano color grigio- verde. Come se fossero appassiti e logorati, pieni di muffa e sporchi.

Ad alcuni mancavano i bulbi oculari mentre ad altri qualche altra parte del corpo.
Se una persona viva li avrebbe visti avrebbe pensato solo ad una parola: 'Zombie.'

Ed era così.

A causa di questo virus il 70% della popolazione non era viva. Ma non era nemmeno morta.

Erano spiriti che vagavano tra le città in cerca di carne umana, i loro denti quando erano persone, erano normali, ma dopo essere diventati zombie erano diventati appuntiti, come quelli di uno squalo.
Affilati come la lama di una spada e velenosi come un fiore mortale.
Se non volevi essere azzannato allora dovevi scappare.

Ma a piedi non si poteva scappare. Serviva per forza qualcosa.
Qualsiasi cosa andava bene purché non fossero state le gambe se non si possedeva la velocità supersonica di cui solo i supereroi erano dotati.

Per il semplice motivo che loro erano molto più veloci quando adocchiavano una preda umana, e non la lasciavano andare fino a quando uno dei due non moriva e cessava di esistere.
E molto spesso quello che periva era sempre la vittima,  la preda, non il cacciatore.

Park Cian si mise lo zaino in spalla e prese in mano la scimitarra. Quella che aveva in mano non era una normale scimitarra, perché poteva far decomporre pure gli zombie che erano cadaveri.

Era stata progettata con la lama fatta di un veleno speciale e letale che se mirato bene, una volta colpito il bersaglio quello si decomponeva e dopo un'ora diventava polvere.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora