39 Un legame omai corroso

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"Sono legati anche loro al sangue di vite umane innocenti, eppure sei dalla loro parte?"

La voce di Park Cedrick era intrisa di scherno. Con le braccia lungo i fianchi e gli occhi che splendevano in modo sinistro, stava guardando la figura di suo figlio farsi fredda e distante.

Cian sbatté le palpebre e con voce chiara e cristallina disse: "Ti sbagli."

Park Cedrick lo guardò curioso, "Oh? E in cosa sbaglierei?"

Cian non si mosse, "Sbagli a dire che loro hanno tra le loro mani le vite innocenti di molte persone."

Reid si girò verso Cian e lo fissò smarrito. Silas lo guardò con un leggero sorriso in volto e Declan gli lanciò un'occhiata fugace, senza mai perdere la sua compostezza.

Il ragazzo con il mantello si mise le mani in tasca e si appoggiò contro una capsula ascoltando le loro conversazioni, come se stesse guardando un film comico.

"E tu come fai a esserne certo figlio? Ricordati che Rugiada Cremisi e il suo braccio destro, sono zombie che hanno mandato terrore alle persone. Sono capaci di fare di tutto. Darti un fiore con un sorriso e per poi ritrovare quel fiore avvelenato. Fatta eccezione per Reid che è rimasto sconvolto dopo aver scoperto il suo passato e aver evitato come mosche le persone, gli altri due dovrebbero essere tuoi nemici."

Cian lo ascoltò con calma e quando finì di parlare scosse la testa. Disse: "Ti sbagli. Su Reid non mi esprimo perché non hai torto, ma su Declan e Silas non hai affatto ragione."

La risposta di Cian era così decisiva che gli occhi neri di Declan si voltarono curiosi verso la sua direzione.

Park Cedrick assottigliò gli occhi e domandò: "Dimmi allora dove questo padre stia sbagliando."

Cian rispose con un tono molto semplice, "È vero che tutti i sopravvissuti pensano che Rugiada Cremisi, essendo uno zombie di livello nove, uccida le persone vive. E all'inizio lo pensavo pure io, anche se ero rimasto sorpreso nel sapere che la stessa persona che aveva passato un mese con me era allo stesso tempo un feroce zombie, mi sono dovuto ricredere della mia idea. Ho sempre pensato che tutti gli zombie fossero cattivi e che dovrebbero venire uccisi, questo perché quelli dal livello 1 al 7 non hanno una coscienza molto buona e quando uccidono lo fanno senza rimpianti e senza pensieri.....non sanno se uccidono un familiare, un amico o un compagno...." 

Cian si girò verso Silas, Reid, e infine i suoi occhi si inchiodarono sulla figura candida come la giada di Declan. Come se fosse stato punto da un ago molto malizioso, spostò lo sguardo con il cuore che batteva per il nervosismo dicendo,

"Ma gli zombie che hanno la coscienza, l'hanno perché hanno subito una grossa perdita e non riescono a lasciare questo mondo. Hanno un attaccamento molto solido e anche il loro cuore lo è. Sono capaci di pensare, agire e anche provare gli stessi sentimenti che avevano provato prima di morire.....quindi, tra gli zombie di livello 8 e 9 e gli esseri umani, alla fine non c'è così tanta differenza—

"—-Fatto sta che ovviamente non tutti sono così. Non tutti sono uguali, ma per quelli che ho incontrato fino ad ora, ho capito che hanno preservato il loro cuore e le loro emozioni ancora intatte."

Alzò lo sguardo e Park Cedrick vide gli occhi di suo figlio illuminarsi, "Per questo motivo posso dirti che quello che hai detto è sbagliato. Declan e Silas non sono come gli altri. Non hanno sulle loro mani, il sangue di vite tolte bruscamente e benché meno portano sulle loro spalle i lamenti ripetitivi delle anime strappate via."

La voce di Cian non ammetteva repliche. Era decisa e forte, come se nemmeno una lama affilata potesse scalfirla.

Era come se fosse deciso di questa idea, come se sapesse un segreto che gli altri non sapevano.

Senza lasciare intendere nulla, ma affermare con pienezza la ragione dei propri pensieri, era da Cian.

Declan guardandolo non sapeva se ridere o piangere. Come un lento calore che si propagava nel cuore riscaldandolo, fece un leggero sorriso e si mise a ridere.

La risata di Declan era proprio inopportuna in quel momento, intrisa di scherno e sprezzante. Sembrava come se ti stesse prendendo in giro con la sua arroganza.

Ma allo stesso tempo sembrava come la limpida giada del mare, una brezza leggera e soave che soffiava tra le foglie degli alberi in modo sublime e maestoso.

Cinque paia di occhi si girarono verso di lui, ognuna con espressione diversa. Silas con calma, Reid confuso, Cian impassibile anche se le sue orecchie erano diventate di un tenue color rosa, Park Cedrick con aria interrogativa e il ragazzo dal mantello nero curioso e divertito allo stesso tempo.

Con le mani dietro la schiena e l'aria da supremo, Declan fece due passi in avanti. Quando parlò, la sua voce era intrisa di divertimento, ma allo stesso tempo piena di arroganza, disse:
"Bene! Ora che sai quello che pensa Cian, non ti dispiacerebbe distruggere con le tue stesse mani quelle pillole no? Oppure vuoi che lo faccia io al tuo posto?"

Park Cedrick assottigliò gli occhi e con voce carica di disprezzo disse: "Rugiada Cremisi, solo perché hai sul palmo della tua mano quest'isola non significa che io non abbia potere. Ricordati che sei uno zombie pure tu, per quanto cerchi di fare l'eroe. E poi......distruggere le pillole? Hmp! Provaci se ne hai il coraggio!"

Appena quest'ultima frase lasciò le sue labbra, come se un vento si fosse propagato nel laboratorio le finestre si spezzarono. Le capsule contenenti i corpi delle persone decedute si rimpicciolirono in un istante.

Senza un minimo di esitazione, Silas andò verso Park Cedrick, ma in quel momento un suono assordante si propagò per il laboratorio.

La faccia di Reid divenne bianca come un fazzoletto e si portò subito due mani sulla tempia. Silas assottigliò gli occhi e mordendosi le labbra non si fermò. Nel mentre il ragazzo con il mantello guardò Cian e poi Declan con una strana espressione enigmatica e si mise a ridacchiare.

Con un balzo felino, si aggrappò ad un'asse sul soffitto e agilmente fece ruotare tra i suoi palmi una pillola di colore azzurro ciano.

Cian brandì la scimitarra ma lo scoppio di una capsula lo fece ridestare subito. Coprendosi la faccia con una manica, tossì lievemente.
Con la coda dell'occhio vide Reid pallido e inginocchiato sul pavimento e andò subito da lui preoccupato.

Le pareti tremavano in modo incontrollabile lasciando grumi di polvere e detriti sul pavimento pulito.

"Reid! Come stai?"

Cian notò che si stava coprendo le tempie con le braccia e subito aggrottò le sopracciglia.

".......I-Il.......s-su.....ono......" cercò di dire a denti stretti Reid. Un rivolo di sangue scese dagli angoli della sua bocca e Cian si guardò intorno.

Il suono? Quale suono? Di che stava parlando?

In quel momento notò un'anomalia anche nel comportamento di Silas. Nonostante fosse calmo e risoluto a combattere contro Park Cedrick, le sue sopracciglia erano leggermente aggrottate e la sua fronte era madida di sudore.

Che ci sia un suono che solo io non riesca a sentire?

Cian si girò e con orrore si rese conto di non avere più a fianco ne Declan né il ragazzo con il mantello. Ma i suoi pensieri furono catturati nuovamente da Reid per via di una luce rossa persistente che si illuminava a scatti.

Era il marchio che aveva sul polso, e in quel momento stava brillando facendo digrignare i denti per il dolore a Reid.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora