Declan si fece serio e silenzioso. Qualche secondo dopo disse, "Cosa pensi che possa fare?"Cian lo guardò e scosse la testa, rispose sinceramente "Non lo so, tu sei Rugiada Cremisi, sei Declan Aleric, sei la stessa persona che mi ha portato qua e in questo laboratorio e mi ha fatto vedere tutto questo, e sinceramente non so nemmeno io quali possano essere i tuoi piani..."
Declan fece una piccola risata fredda, non disse nulla e si avvicinò alla capsula contenente la figura di Reid.
Mise le mani dietro la schiena e restò per qualche secondo in silenzio.Cian all'improvviso proruppe dicendo, "Vuoi..."
Declan girò lentamente gli occhi di ossidiana verso di lui e Cian cautamente continuò "...vuoi, per caso continuare a mandare avanti tutto questo?"
Il volto di Declan era inespressivo e qualche tempo dopo, rilasciò un piccolo sospiro, "Sai Cian, non so perché ma con te mi viene voglia di essere diverso e dirti la verità..."
Cian si fermò e il suo sguardo si aggrottò "Che intendi dire?"
La figura di Declan si girò verso Cian completamente e i suoi occhi si fissarono in quelli dell'altro. Fece un sorriso cordiale e disse con tono leggero "Che ti voglio portare a incontrare una persona. Silas, vieni qua e ristabilisci il ragazzino."
Cian si accorse solo quando Declan menzionò il nome di Silas che era rimasto tutto il tempo dietro di loro all'ombra.
Scherzi? Per quanto tempo era rimasto lì senza dire una parola?
Sentendo che fosse stato osservato per tutto quel tempo, Cian rabbrividì inorridito.Silas fece come gli era stato detto e andò verso un computer premendo vari pulsanti. Declan raggiunse Cian in pochi passi e lo guardò facendogli il cenno di seguirlo. Così in silenzio entrambi uscirono dal laboratorio.
——
La voce di Cian era carica di sorpresa e incredulità quando disse: "Stai scherzando spero? Era qua che volevi portarmi?"
Declan si girò a guardarlo aggrottando le sopracciglia "Perché? Non ti piace come posto?"
"................."
Le labbra di Cian si contrassero leggermente e disse in tono leggero, "..no-non è questo però il punto. Non mi avevi detto che mi dovevi fare incontrare qualcuno? Come potrebbe una persona.......insomma..."
"Abitare qua?" Finì Declan scrollando le spalle indifferente. "Tutto è possibile Park Cian."
Cian questo non lo dubitava. Sapeva che c'erano cose oltre la sua immaginazione. Però questo non era un po' troppo...come dire? Macabro?
Cian scosse la testa e quando Declan si voltò e lo intimò di seguirlo, lo fece, guardandosi intorno con circospezione.
Erano ancora nell'ottava isola.
L'ottava isola non era come le altre sette che erano collocate a formare un cerchio attorno ad essa. Era dieci volte più grande e prospera. Prima della pandemia appunto, moltissime persone ci si insediavano per il lavoro e la ricchezza da cui ne potevano trarne beneficio.
Era un posto molto affollato e pieno di vita, con edifici brillanti e una tecnologia molto avanzata. Tutto quello che non potevi trovare nelle altre sette isole, la potevi trovare nell'ottava isola.Ma dopo il virus, quasi tutta la popolazione si era nascosta o era morta. Le case che prima erano vivaci e stupende, ora erano secche e lugubri, gli edifici di tecnologia, palestre, supermercati, tutto era rovinato e distrutto. L'unico palazzo che era visibile come splendido e immacolato era Il palazzo della Brina Gelida, che si era tenuto lontano da tutto, e che appariva come una tigre in mezzo a tanti scheletri.
Inoltre, la cosa sorprendente, era che nonostante le case costruite dall'uomo fossero state distrutte da uragani e trombe d'aria, la vegetazione aveva continuato a regnare, impegnando gran parte dell'ottava isola, in netto contrasto con le altre sette, dove la siccità aveva colpito. Era un fatto decisamente strano, ma nessuno dei presenti riusciva a trovarsi una spiegazione plausibile per quello.
Con la crescita delle piante, anche le erbacce crescevano fino a riempiere di rampicanti gli edifici, dove un tempo c'erano sabbia e detriti, ora c'erano foglie e rami.
I piedi di Cian però, non stavano calpestando erbe o foglie, bensì fango e terra malsana.
Quando Declan gli aveva detto che gli voleva far incontrare qualcuno, lo aveva subito portato qua dicendogli che viveva in questo posto. All'inizio, Cian era stato restio nel credergli, ma poi non riuscì più a non pensare a quale tipo di persona si trattasse se viveva in un luogo come quello.
Cian era sempre stato molto agile e veloce, da quando seminava zombie era sempre in forma e attento, ma in quel luogo non poté fare a meno di inciampare due volte, e se non fosse stato per un Declan attento a ogni suo minimo movimento che lo aveva preso sempre al volo, sarebbe caduto a faccia in giù e avrebbe mangiato tantissimo buon fango.
L'andatura di Declan invece era calma e composta, come se sapesse esattamente dove mettere i piedi e dove andare.Ma per Cian era diverso. Quello che lui vedeva nel suo campo visivo era una terra enorme, con tantissimo fango come se fossero in una palude. C'erano altrettante pietre e macigni enormi che si erano formati da chissà dove, alcune lunghe e sottili, altre spezzate e mal ridotte. La metà di queste "pietre", non erano che tombe di cadaveri.
Quel posto era pieno di tombe, una diversa dall'altra, sembrava un cimitero molto sinistro e lugubre, con la nebbia fitta che era caduta a valle e che li inondava, lo spettacolo che vedevano non era molto rassicurante. Cian rabbrividì e non poté fare a meno di avvicinarsi di un passo a Declan. Quest'ultimo se ne accorse e fece un leggero sorriso nascondendo il suo volto.
I due camminarono per un po' e Cian percepì che il vento si era alzato. Si strinse nelle spalle ma rimase impassibile e fece finta di nulla.
Sentì Declan qualche attimo dopo dire, "Siamo arrivati."Davanti a loro emerse una piccola casa. Intorno a quella casa c'era un pezzo di terra che era stato usato per coltivare chissà cosa. La nebbia si stava infittendo e così Cian dovette socchiudere gli occhi per vedere bene. Declan lo guidò fino all'entrata della casa e una volta vicino, Cian poté notare che era molto vecchia ed era fatta di un legno molto solido e duro. Sembrava uguale a una capanna di un'epoca remota.
Declan fece un passo avanti e bussò alla porta. Il rumore echeggiò nella valle ( o cimitero) come un fischio acuto nel cuore della notte. Faceva rabbrividire.
Da dentro non si sentì nessuna risposta ma la porta di legno, come se fosse stata posseduta, si aprì da sola con un leggero cigolio. Un cigolio che fece venire la pelle d'oca a Cian.
Declan la aprì e vi entrò dentro a seguito di Cian.La stanza era immersa nell'oscurità tranne che per il leggero calore che emetteva il piccolo camino. Cian appena entrò, sentì i capelli rizzarsi sulla testa e lo scalpo formicolare.
Immediatamente si mise in allerta perché sentì un odore fortissimo di metallo e ruggine dentro la stanza. Era un odore talmente tanto forte da far accapponare la pelle e stordire fino a fare storcere il naso.Era odore di sangue. Sangue fresco.
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Illusory dream "BL"
Science FictionAttenzione! Contenuto per adulti! BOYS LOVE " BL" Park Cian non credeva che il mondo sarebbe arrivato alla sua fine e ancora non voleva crederci, camminando, correndo, nascondendosi e uccidendo zombie per sopravvivere, riusciva a pensare che tutto...