3 Il marchio rosso fuoco

27 2 0
                                    



Quando il sole stava salendo Park Cian era già in viaggio nella sua moto diretto per Greenwhales.
Era partito prima dell'alba e ora gli mancava solo mezz'ora per raggiungere la capitale.

Quel lasso di tempo passò subito e Park Cian vide già i primi edifici in lontananza.

Greenwhales era la capitale e come tale le case erano diverse da quelle nelle aree più piccole, ma l'unica cosa che tutte avevano in comune erano gli zombie.

A Greenwhales era molto possibile incontrarne decine in gruppi ma non era da escludere gli zombie singoli. Essendo poi una città grande era molto più probabile trovare quelli di livello 7 o anche 8.

Park Cian lasciò la moto in un angolo e scese di soppiatto.

Ogni dieci passi cercò un albero o un grosso sasso per nascondersi dietro. La scimitarra era nel suo fodero attaccata in vita pronta ad essere usata.

Ogni volta che sentiva un suono strano si fermava, i muscoli tesi e i sensi in ascolto.
Aspettava dieci minuti prima di proseguire e quando lo faceva era più vigile di prima.

Quando si trovò in una piccola stradina rallentò il passo e camminò piano guardandosi attorno. Girò l'angolo e si pietrificò subito.

Davanti a lui c'erano due zombie di livello 6 che stavano di spalle. Park Cian non si mosse ma quegli zombie si voltarono e lo videro.

Park Cian brandì la scimitarra e scappò all'indietro.

Non ci voleva. Pensò.
Non ero ancora in grado di ucciderne due di livello 6.

Cercò di alleggerire i passi e usare tutta la sua velocità correndo come se stesse scappando per la sua vita.

Ed era così....

Girò tantissimi angoli e per due volte rischiò di ritrovarsi con le spalle al muro, ma quei due zombie non volevano andarsene. Erano a meno di dieci metri di distanza e più correva più la distanza tra di loro si accorciava.

Park Cian vide una scala e non ci pensò due volte prima di usarla per arrampicarsi. Park Cian era agile e veloce ma quei due zombie non lo erano tanto, perciò appena videro che si era arrampicato si fermarono sotto di lui con sguardi profondi e oscuri.

La scala che stava usando era vecchia e arrugginita e quando mise una mano su un pezzo di ferro quello si ruppe e perse l'equilibrio.
Non ci voleva...

La sua gamba destra scivolò e uno zombie si approfittò di quel momento per afferrargliela con le unghie.

Park Cian imprecò e si morse le labbra con i denti per il dolore. Contò fino a tre e si diede la spinta con le braccia recuperando l'equilibrio. Un rivolo di sudore cadde dalla sua fronte per lo sforzo che stava facendo e il sangue della gamba stava colando, inzuppando il pantalone e rendendolo appiccicoso alla pelle.

Non ci pensò due volte e prese la scimitarra troncando il braccio dello zombie che era aggrappato al suo piede con un Woosh. Lo calciò con l'altra gamba e tralasciando il dolore si arrampicò più in fretta che poteva su per la scala.

Lo zombie cadde sull'altro che era sotto di lui con un tonfo e fece dei versi strani, come i latrati di un cane morente.

Park Cian si fece forza nelle braccia e cadde sul tetto della casa quando arrivò alla fine. Si guardò la gamba e vide quattro strisce di sangue.
Il pantalone era strappato e la ferita lasciata dalle unghie era molto profonda, come se fosse stata incisa dentro la carne.

Park Cian strappò il pantalone e se lo legò sulla gamba, prese poi un liquido da dentro lo zaino e lo spalmò sulla ferita. Digrignò i denti per il dolore e per poco non gli salirono le lacrime agli occhi.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora