70 Earthland degli Dei parte 3

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Il palazzo della Brina Gelida era come se lo ricordava Cian; splendido e sublime.
Nemmeno un granello di polvere era visibile ad occhio umano e con la luce del sole che filtrava attraverso le vetrate color azzurro cielo, sembrava come se stesse camminando dentro a un maestoso dipinto magico.

Sembrava come se l'acqua e la brezza del vento si fossero mischiate insieme, dando l'impressione che un vortice di energia pura e radiosa si fosse ridestata dentro il palazzo.

Mentre camminava, i piedi di Cian sembravano volare nell'aria. Come se il vento lo stesse sollevando e cullando tra i suoi passi; era come se una goccia di cristallo si fosse mischiata nei meandri del suo cuore, assieme ai raggi lunari, dandogli l'impressione che luna e stelle stessero vorticando attorno a lui.

Il palazzo della Brina Gelida aveva preso il nome per la sua sublime e maestosa bellezza; per i colori celestiali e magnifici della perfezione. Inoltre, le pareti e i corridoi erano freddi e distanti come il ghiaccio; come se un filo di Brina Gelida si fosse ghiacciato su di esso. Tuttavia, anche se il palazzo era avvolto nel freddo dei cristalli, le stanze erano cullate dal tenue tepore del sole, facendo danzare i raggi solari tra gli spazi effimeri delle vetrate.

Quando viveva al palazzo della Brina Gelida, Declan aveva dato una stanza a Cian apposta per lui. Era una stanza grande quanto un salone e luminoso quanto il sole. Aveva ampie vetrate in argento e i mobili erano fatti della giada più pura e splendente. Il letto era maestoso e grande quanto la stanza che aveva a casa sua, ma per quanto Cian avesse detto che voleva cambiare stanza a Declan, lui aveva espressionalmente ribadito che quella era l'unica che andava bene per lui.

Fino ad oggi Cian non aveva dato peso a quelle parole, e pensava che le avesse dette solo perché non voleva dargli una stanza più piccola; ma aprendo le porte delle altre stanze, Cian si accorse che Declan lo aveva fatto pensando a lui.

Le altre stanze del palazzo della Brina Gelida erano fredde come il nord e gelide quanto il ghiaccio polare. Sembrava che aprendo le porte di quelle stanze, una persona sarebbe morta congelata sul posto.

Le persone normali non potevano entrare dentro quelle stanze, ma gli zombie che non avevano bisogno del caldo e del freddo, non avevano queste limitazioni. Perciò solo le stanze da letto del Palazzo erano fredde e lugubri quanto una cella frigorifera.

Ora capisco perché non ha voluto che cambiassi stanza. Si consolò nel cuore Cian entrando nella sua stanza.
Questa era l'unica stanza che non aveva il ghiaccio all'interno ed era piena di calore.

Cian sospirò appoggiando lo zaino su una sedia e si mise sdraiato sul letto con una mano a coprirgli il volto.

Se lo avessi capito prima..... come mai sono stato così stupido?

Perché non sono riuscito a comprendere i gesti che ha fatto per me?

....

La notte calò sulla terra come acqua, mentre le ore davano spazio al buio.

Anche i distanti suoni sparirono. Cielo e terra si immersero in un sonno profondo; tranquillità e quiete permasero dentro e fuori.
La persona nel letto, invece, non riuscì a dormire pacificamente. Occasionalmente si mise a muoversi, come se stesse lottando nel sonno.

Sembrava un caotico sonno indomabile —

La mattina, ai primi raggi del sole, il volto di Cian si contrasse per il mal di testa. Con una mano posata sulla fronte e l'altra a coprisi gli occhi sospirò forte mugolando.

Una voce divertita gli venne all'udito all'improvviso, "Perché sospiri? Dormito male?"

"....."

Cian aprì le palpebre e le lunghe ciglia nere sbatterono sul volto cireneo e perfetto. Si alzò lentamente e si mise seduto sul letto massaggiandosi la fronte delicatamente.
Ignorò la domanda di Jun e gli chiese invece, "Perché sei nella mia stanza?"

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora