54 Veglierò su di te

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Quando Cian si svegliò, la prima cosa che vide fu un soffitto bianco. Sbatté le palpebre per un po' di tempo e aspettò che la sua vista si abituasse alla luce.

"Ti sei svegliato."

Cian girò il volto e incontrò gli occhi neri di Declan che lo stavano guardando inespressivi e calmi.

Declan lo fissò e domandò "Ti senti bene? Hai male da qualche parte?"

Cian lo guardò e scosse la testa, "No.....sto bene. Cos'è successo? Perché siamo al palazzo della Brina Gelida? E dov'è il Maestro Fintan? E Jun? E Reid??—"

Declan gli mise una mano sulla spalla e lo calmò, "Park Cian, sei stato incosciente e hai subito una rottura nella coscienza. Ora dovresti preoccuparti per te stesso, non per gli altri."

Cian sbatté le ciglia e ribatté con tono casuale, "È normale che mi preoccupi no? Cosa c'è—"

Declan fece un leggero sospiro e avvicinò il volto a quello di Cian prendendolo alla sprovvista. Le parole di Cian gli morirono sulle labbra.

"Loro stanno bene perciò non ci devi pensare. Ora voglio sapere il tuo stato della mente e se c'è qualcosa che posso fare per aiutarti."

Cian lo guardò "Cosa intendi? Io sto bene?!?"

Declan sorrise senza calore e disse, "Sicuro? Perché quando eri uscito da quei ricordi eri pallido come un cadavere. Anche un cieco se ne sarebbe accorto. Quindi, me lo dici tu oppure vuoi che te lo faccia dire io?"

La gola di Cian ebbe un leggero fremito e deglutì. "Declan, sei troppo vicino."

Declan lo guardò con un sopracciglio aggrottato e dopo un attimo di silenzio si spostò. Si mise seduto composto sulla sedia e incrociò le braccia in attesa.

Cian si schiarì la gola e le sue orecchie si arrossarono. Restò in silenzio per un po' e dopo chiese, "Cosa vorresti sapere esattamente?"

Declan sospirò e vagò con lo sguardo sul volto di Cian.

"Non voglio chiederti nulla del tuo passato e di quello che hai visto. Voglio solo sapere se il tuo corpo sta bene."

"Solo quello? Beh io sto bene."

Declan ribatté freddo "Menti."

"Come fai a sapere che sto mentendo?" Domandò Cian.

"Lo so." Ribatté Declan sicuro. "So quando menti e quando dici la verità. Perciò è inutile che tu me lo tenga nascosto, non me ne andrò finché non mi dirai cosa hai che non va."

Cian lo guardò un attimo colto alla sprovvista.

Sa quando mento e dico la verità?
Pensavo di essere diventato bravo ormai a deviare le conversazioni, ma con lui le mie parole perdono efficacia. Sembra che tutto quello che ho fatto fino ad ora, non sia servito a nulla......

Ma cosa vuole che gli dica? Che sento che il mio corpo stia combattendo dall'interno? Che sento il mio sangue bruciare e tirarmi gli organi?

Non posso dirgli di questo. Non voglio che si preoccupi inutilmente per me, quando c'è ancora molto lavoro da fare.

Quindi cosa gli dico?

"Hai finito quindi di pensare a una scusa? Posso aspettare tutto il tempo che vuoi lo sai. Perciò non ti do fretta."

In quel momento Cian capì. Declan sapeva bene cosa aveva che non andava, ma glielo chiedeva perché voleva che fosse lui stesso a dirlo.

Astuto.

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora