Passato il momento di tensione, Cian si riprese e con un leggero colpo di tosse ritrasse la sua mano da quella di Declan.Quest'ultimo fece finta di nulla e gli lanciò un'occhiata strana.
Silas disse da davanti: "Per aprire questa porta serve un codice."
Cian si avvicinò e si accigliò. "Serve l'impronta della mano.."
Declan fece un passo avanti e annuì "Esatto."
"Quindi come facciamo?" Domandò Cian rivolto verso di lui.
Declan gli fece un piccolo sorriso "Cian, tu forse non te ne sarai accorto, ma sulla lapide c'erano delle scritte."
Cian si sorprese "Com'è possibile? Non ho visto nulla io.."
Declan: "Le scritte sono apparse dopo che la pillola gialla si fosse spalmata del tutto, ma normalmente non potevano essere visibili perché le scritte dovevano essere illuminate per vederle."
"Illuminate?" Chiese Cian con le sopracciglia inarcate.
Declan annuì e con le mani dietro la schiena si chinò per terra e mormorò delle parole lentamente.
"Quindi la luce del sole non fa vedere nulla mentre una luce artificiale si?" Domandò Reid dall'altro capo.
Silas annuì e gli sorrise compiaciuto "Esatto. Le scritte sulla lapide sarebbero apparse solo se sottoposte alla luce di una torcia."
Cian si girò verso Declan che era in ginocchio e gli fissò la schiena.
Reid si avvicinò a Cian e lo guardò "A cosa pensi?"
Gli occhi chiari di Cian fissarono il volto di Reid e diventarono più limpidi "A nulla in particolare..."
Reid gli fece un leggero sorriso "Ma mi sembri preoccupato per qualcosa."
Cian sospirò "Si vede così tanto?"
Reid annuì e con voce pacata e divertita disse "Si, sembri uno specchio d'acqua Cian. Anche se cerchi di nascondere le tue emozioni, se non fai attenzione e ti distrai, quelle si materializzano all'esterno."
"Sono così...?" Domandò Cian sorpreso.
Non si aspettava che le sue emozioni fossero così evidenti.Reid lo rassicurò "Cian, io ho passato ormai sei mesi insieme a te e al contrario di altre persone, sei stata quella che più mi é stata vicina con motivi benevoli e senza doppi fini. Mi hai aiutato mettendo a rischio la tua stessa vita e mi hai salvato molte volte, e questa è una cosa che nessuno aveva mai fatto per me." Gli sorrise "Per questo motivo ho imparato a osservati e cercare un modo per aiutarti, volevo farti vedere che non ero debole e che non avevo bisogno di metterti in pericolo per la mia incolumità...anche se alla fine sei sempre stato tu ad aiutarmi...ehm...insomma...non sono molto bravo a parole però ormai ti conosco molto bene, e so dalle tue espressioni quando qualcosa non va, perciò non hai bisogno di nasconderli. In fondo, qua siamo tutti amici, io sono tuo amico e ti voglio molto bene, e-"
Reid non riuscì a finire la sua frase che venne stretto in un abbraccio. Sentì le mani di Cian stringerli le spalle e il suo calore propagarsi attraverso i vestiti. Reid si irrigidì per qualche secondo e quando sentì la voce di Cian da sopra la sua testa si sciolse e le sue mani ricambiarono il suo abbraccio.
"Grazie mille Reid..."
Reid strinse più forte Cian e cercò di scuotere la testa "Perché? Sono io quello che deve ringraziare te.."
Cian sorrise piano "Non c'è un perché. Volevo dirlo e basta."
Reid allora disse "Se è così allora ti ringrazio pure io. Grazie Cian..."
Cian mormorò un semplice e leggero: "En.."
e rilasciò un leggero sospiro.Sapeva che Reid non era bravo a parole ed era a conoscenza della sua situazione. Aver passato anni infernali del genere da quando era piccolo, provocava una morsa al cuore di Cian.
Era un dolore che non augurava a nessuno. Nemmeno al suo peggior nemico.
Morire in un incidente da giovane e venir rianimato grazie a delle macchine e trasformato in uno zombie con delle pillole, era la cosa più folle che potesse mai esistere.
Sapere che neanche dopo la morte, la sua anima sarebbe stata in pace era capace di far alterare dalla rabbia anche la persona più buona del mondo.
Reid era stato cresciuto senza genitori, e dopo la sua morte quella che pensava fosse stata la sua famiglia, si era rivelata interessata a lui solo per il suo corpo e il suo potere.
Un bambino del genere, che aveva dovuto affrontare esperienze terribili, era sintomo di trauma.
L'aver nascosto per tutto questo tempo i suoi sentimenti in una corazza di freddezza era stato causa della sua indifferenza verso il prossimo.
Ora, cercare di provare pian piano ad aprirsi agli altri, era un passo molto avanti.
Se solo avessi incontrato Cian molto prima... pensò Reid con un tumulto di emozioni dentro il corpo, Sarebbe stato tutto molto più semplice...molte cose sarebbero state risolte diversamente...
Ma la parola "E se" non esisteva.
Il "se" era un'illusione, un'idea creata dalla tua mente per ingannarti.
Non esisteva un tempo in cui potevi prevedere quello che ti sarebbe successo e modificare a tuo piacimento l'andatura del corso temporale.Se fosse esistito sarebbe stato tutto più semplice...
Declan in quel momento stava guardando Reid e Cian che si stavano abbracciando e un'espressione complicata si poteva notare nel suo sguardo. Lasciando ai due ragazzi il tempo di riprendersi si voltò e restò con le spalle verso di loro e le mani dietro la schiena, mentre la sua mente stava vorticando in una marea di pensieri.
Quando riuscirono finalmente ad aprire la porta di metallo grazie a Declan, si incamminarono all'interno della caverna.
Era tutto buio se non per la luce emessa dai polsi di Declan, Silas e Reid.Stavano camminando in fila uno dietro l'altro, ma qualche secondo dopo, poterono passare spalle contro spalle.
La strada si allargava man mano che passavano e ai loro fianchi non c'era ancora nulla di particolare. Solo la pietra della caverna.Qualche minuto dopo si poté intravedere una porta molto diversa da quella in acciaio che c'era prima. Era fatta in pietra e anche qua serviva un codice per farla aprire.
Con lo stesso metodo di prima, Declan richiamò dal sottosuolo in un sussurro qualcosa, e dalla terra una mano scheletrica si alzò lentamente. Declan con la leggerezza di una piuma la prese e con un ginocchio per terra ne baciò l'estremità mormorando qualcosa.
La mano di allungò e con un piccolo cenno come se avesse ricevuto una dose di sangue dopo averne perso un sacco, puntellò un codice sulla porta e quella con un lieve tic si aprì.
Cian osservò la scena ammaliato e uno sguardo complicato.
L'eleganza di Declan era qualcosa che Cian non poteva spiegare a parole, era sublime e pura e basta.
Ti faceva subito colpire come una spada affilata.
Era come una spada messa dentro una bara, la cui luce era potente e luminosa anche attraverso il coperchio.
Quando la porta si aprì, un leggero venticello di aria fredda li investì da capo a piedi e Cian rabbrividì.
"State attenti. Non sappiamo cosa ci sia qua dentro." Affermò Declan guardandoli uno ad uno.
Silas con una mano sulla porta la spinse con un dito e questa si spostò. L'interno era buio come il corridoio che avevano appena percorso, ma Cian sgranò subito gli occhi notando un particolare molto strano.
All'interno cera una luce soffusa di colore verde, come quella che c'era all'interno del laboratorio nel palazzo della Brina Gelida.
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Illusory dream "BL"
Science FictionAttenzione! Contenuto per adulti! BOYS LOVE " BL" Park Cian non credeva che il mondo sarebbe arrivato alla sua fine e ancora non voleva crederci, camminando, correndo, nascondendosi e uccidendo zombie per sopravvivere, riusciva a pensare che tutto...