45 Non mi aspettavo di incontrarti qua

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La grotta era particolarmente grande e ampia. Se non fosse per la luce che la scimitarra di Cian emetteva sarebbe stato completamente al buio. Ma man mano che si addentrava dentro, la luce che all'inizio doveva essere visibile, era all'interno della grotta.

Cian alzò lo sguardo e vide che c'erano dei buchi nel soffitto della grotta. Questi erano in grado di far piovere la luce del sole dall'esterno, in modo tale che si riflettesse dentro la grotta.

Cian si fermò quando arrivò al cospetto di una grande stanza. Tutt'intorno non c'era nulla, ma la cosa singolare era che in mezzo alla grotta, proprio al centro di essa, sopra una pietra calcarea giaceva una bara.

La bara era di colore nero ed era stirata a lucido. Non sembrava avere nemmeno un granello di polvere. Forse per il fatto di trovarsi dentro una grotta vuota, con al centro una bara di qualcuno, oppure per il fatto di sapere che ci fosse qualcuno in agguato che lo stava guardando, ma le spalle di Cian ebbero un tremito e la sua nuca divenne fredda.

Deglutì e restò fermo all'inizio della caverna incerto sul da farsi. Proprio quando i suoi occhi si erano fissati sulla bara, alla sua destra colse un lampo velocissimo.

Brandendo la scimitarra con una mano fece un salto indietro facendo una capriola.

Dove prima stava si sentì un boato e da lì uscì del fumo.
Il volto di Cian si oscurò e divenne più vigile.

"Bravo! Non mi aspettavo così tanta prodezza! Sei davvero veloce Park Cian. Devo dire che hai i riflessi pronti."

Quando il fumo si propagò, al suo posto Cian scorse una sfigura sfocata. Quando i suoi occhi misero a fuoco la figura, Cian ebbe una leggera pressione sulla spina dorsale. La sua nuca formicolò di terrore ma il suo viso rimase controllato e impassibile.

Sempre con in mano la scimitarra lo guardò. Aveva gli stessi vestiti neri che indossava l'ultima volta, i capelli raccolti in una coda alta e il viso infantile ma definito.

Quando sorrise al lato delle sue labbra spuntò un piccolo canino. Cian lo guardò incerto, "Sei stato tu a portarmi qua e a farmi separare da Reid?"

Il ragazzo dal mantello nero lo fissò e sorrise. "Si e no." Si girò e andò verso la bara che si trovava al centro della stanza con passo incurante "Io ti ho solo mostrato la via per venire qua. Quello che ti ha voluto qua è lui."

Bussò al coperchio della bara e quella emise un leggero lamento.

Cian guardò prima la bara poi il ragazzo. "C'è qualcuno lì dentro?"

Il ragazzo annuì "Si c'è. Però sta dormendo ora, mi ha detto di prendermi cura di te nel frattempo che si sveglia. Allora......Park Cian giusto? Ho sentito molto parlare di te, è un piacere conoscerti."

Cian lo guardò sbattendo le ciglia e il suo tono divenne duro. "Non posso dire lo stesso di te."

Il ragazzo lo guardò e sorrise mormorando leggermente "Questa frase credo di averla già sentita.........Comunque! Non vuoi sapere il perché sei stato convocato qua oggi?"

Cian: "Se me lo vuoi dire me lo dirai no? Tanto so che ti prenderai tutto il tuo tempo."

Il ragazzo annuì compiaciuto "Magnifico! Sei anche molto intelligente! Degno del tuo nome."

Cian non disse nulla e deviò lo sguardo sulla bara.

"Non ti devi preoccupare. Non voglio farti nulla, anzi, siamo qua per aiutarti."

Cian allora lo guardò stranito "Cosa intendi con aiutare? Mi hai separato da Reid e attirato qua, solo per aiutarmi?"

Il ragazzo disse annuendo "Esatto! Vedi che ci capiamo?"

Illusory dream "BL"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora