Interviste ai nostri scrittori || cami

Intervista 34: @MaryFygi

Intervistiamo oggi MaryFygi

"Parlaci un po' di te, presentati!"

"Ciao amici! Mi faccio chiamare 'Mary Fygi' perché se vi svelassi la mia identità probabilmente quelli che mi conoscono mi lincerebbero. Oltre al fatto che potrebbe capitare che parli (male o bene) di loro, è probabile che non riuscirei ad esprimermi bene sapendo di essere sotto i riflettori."

"Come hai scoperto wattpad?"

"Non ricordo molto, sicuro è che una mia compagna, alle scuole medie (sei/sette anni fa or sono), mi disse che ci stava scrivendo una storia."

"Come hai capito che scrivere è una tua passione?"

"Diciamo che ho sempre scritto, e ne ho sempre sentito il bisogno, da quando mio papà mi ha comprò uno di quei diari col lucchetto. L'introspezione penso che sia una delle funzioni principali della scrittura.
Se parliamo di romanzi invece, quelli sono arrivati più tardi, e con più fatica.
Sono sempre stata insoddisfatta, sempre delusa, sempre alla ricerca di stimoli che non sapevo fabbricarmi e che nessuno sapeva darmi. Allora ho cominciato a sognare, e sognavo con tanta lucidità che mi sembrò che mettere su carta le mie fantasticherie non sarebbe stato male.
Da lì ho capito che la scrittura mi piaceva, mi rilassava, mi soddisfaceva, ma soprattutto mi concentrava e quindi mi faceva evadere da un mondo e da una me stessa che non mi erano mai piaciuti. Poi è successo che, unendo l'esperienza diaristica con quella narrativa, ho cominciato a guardare il mondo con occhi diversi. Ho cominciato a sentire, a captare, a riformulare e a registrare man mano tutto quello che mi sembrava degno di nota, soprattutto le cose più insignificanti ma complesse. La semplicità, o la banalità, è sempre stata uno dei miei argomenti preferiti."

"Parlaci dell'opera che ti sta dando tantissima soddisfazione"

"La trovate sul mio profilo, si chiama "Quello che non accade". In realtà a livello di numeri non è proprio quello che avrei desiderato per lei, siccome si tratta una storia che va capita, ma soprattutto SEGUITA dall'inizio alla fine. Ricordate il mio feticismo per il banale? Ecco. Ma se mi dilungo, penso proprio che non la finiremmo più. Vi dico solo che è un lunghissimo film mentale, solo un po' più lucido. Una semplicissima storia d'amore, con intrighi e risvolti comici, raccontata però da un narratore disilluso che s'intrufola nella narrazione disincantando le vicende. Profondamente insoddisfatta della sua vita, la narratrice racconta la vita di Stella, il suo prototipo di ragazza perfetta, ma se all'inizio si accontenta di farle vivere la vita che lei stessa vorrebbe vivere, poi si spinge più in là, riesumando vecchi amori corrosivi, patologie, violenze, abusi... Tutto semplicemente per soddisfare i suoi desideri voyeuristici.
La storia è completa, ma sento ancora di dovermici soffermare, nonostante ci abbia dedicato almeno cinque anni. È arduo mettere in risalto la complessità del banale, ma in fondo non mi dispiace tenerla con me ancora un po'. È pur sempre il mio sogno, e da un sogno è sempre un dispiacere svegliarsi."

"Hai già pubblicato qualche cartaceo? Se si, dove possiamo trovarlo?"

"No, anche se mi piacerebbe molto. Sto cercando pian piano di addentrami nel mondo editoriale ma purtroppo si sa che è un campo minato, oltre che una competizione senza fine, oltre che scarseggiante di pubblico... Ma io non mollo."

"Se dovessi dare un messaggio ad aspiranti scrittori e scrittrici, quale sarebbe?"

"Il mondo là fuori è difficile per noi, lo so, ma meno male che l'arte è prima di ogni altra cosa  un balsamo per l'anima. Fate tesoro delle critiche, ma non vi piegate mai al volere dei molti per essere resi pubblici. Credete nelle vostre idee, allestite i vostri mondi, godeteveli prima di tutto, poi penserete al resto."

"Il tuo motto?"

Cogito ergo sum. Penso dunque sono.

#Spazio dell'autore#
Quest'intervista è terminata e abbiamo conosciuto meglio un'autrice ( MaryFygi )
Passate a leggere le sue storie!

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