Domenica.
Oggi era giorno di riposo e Natale era quasi vicino, Giulia sentiva la mancanza di casa sua e della sua famiglia. Era sempre e comunque la piccoletta di turno. Nonostante avesse diciotto anni.
Si prepara e va in cucina, prepara una tisana e inserisce le sue cuffiette isolandosi dal mondo.
La produzione si collega con lei e Maria la chiama. "Hey" risponde Giulia mentre Maria le chiede come sta, le fa qualche domanda e le parla dei suoi amori impossibili."Maria, posso dirti una cosa?" Si intromette Martina. "Io vedo delle cose che lei non vede, statemi a sentire, non e un amore impossibile quello"
"Ma non è neanche un amore, è fidanzato" Giulia ride.
"Ma stai zitta, dai!" Reclama Martina. "Che ne sai"
In effetti è vero, l'unica a non saoer nulla di nulla era Giulia. Come se le notizie che riguardavano lui non dovevano arrivare a lei.
"Meglio Sebastian" Giulia fa spallucce e torna in camera sua, si stende nel letto e passa quasi l'intera giornata li, saltando anche il pranzo.
Lei a volte si malediva per le esperienze che non ha avuto o per la maturità che forse non ha acquistato.
Ma bastava guardarla con occhi che non fossero suoi e tutto cambiava, non era come si descriveva.Lei voleva andare a parlare con Giovanni, voleva spiegargli e capire. "Non fare la sottona" Dice Martina ridendo.
"Voglio solo spiegare" Fa lei andando in camera di lui, lo trova nel letto, rannicchiato. Ha sempre pensato che quando dormiva tornasse bambino.
Giulia si avvicina sedendosi al bordo del letto. "Hey"
"Cosa ci fai qui?" Chiede lui alzandosi con la schiena.
"Volevo vedere come mai stavi cosi" fa spallucce. "Ti ho fatto qualcosa?"
"Sono solo pensieroso, al di fuori di qua abbiamo una vita e possiamo anche essere pensierosi per quello" Aveva alzato un po la voce e Giulia non lo meritava questo, lei voleva solo chiedere, non essere attaccata.
Cosi, si alza e piano piano si incammina verso la porta sperando che lui dicesse qualcosa, ma nulla.Si ritrova a parlare con Leo. "Forse vedendo i daytime ha scoperto un nuovo modo di essere quando sta con te. Io sono più grande di voi, molte cose le capisco"
"Ma dai, Checco" Sbuffa e va a sedersi sui divanetti dove trova Samuele che come sempre improvvisa dei passi.
"Ho sentito delle cose"Sussurra lui. "Sembra che Sangio sta così, giu di morale perché prima ha chiamato la fidanzata e ha rotto con lei"
"Ha rotto?" Ride "Che termini usi"
"Come lo dici tu?"
"Boh, non le capisco queste cose" Alza le spalle.
"Da come ho capito era una storiella, nulla di serio. Però ha deciso di stroncare tutto"
"Non ti facevo così pettegolo"
"Me l'ha detto Aka" Alza le mani in segno di difesa.
Giulia corre in cucina e prepara una tisana, ne fa una in più. Prende un bigliettino scrivendo: "Scusa se disturbo, questa è per te"
Entra nella sua camera e l'appoggia sul comodino, poi va via.
Sangio apre mezzo occhio e la vede, gli scappa un sorrisino vedendo la sua premura e il suo essere così bambina e goffa mentre chiude la porta.Se solo lei sapesse che porta sorrisi e non disturbi.
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La bellezza dell'essere.
Fiksi PenggemarHo sempre pensato di non essere mai abbastanza per nessuno, neanche per me stessa. •Giulia e Giovanni•