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Per una volta si sentiva importante per qualcuno, però si chiedeva nella sua mente se lei dava la stessa importanza a lui. E forse non era così. Forse lei tante volte era impegnata con i suoi problemi e le sue cose e lui non ha mai smesso di starle accanto e eppure metteva i suoi incubi da parte.

Sente un rumore ed essendo l'unica rimasta salta dalla sedia, però poi piano piano va a vedere. Poteva essere qualche bambina che aveva dimenticato qualcosa. "Sono il fantasma Giovannino" Urla lui e lei sobbalza.

"Stronzo" ride "Cosa ci fai qui?"

"Non rispondevi a telefono e sapevo fossi qui"

"Ah" prende il telefono e vede le tante chiamate perse. "Stavo vedendo la tua intervista. Davvero bella. E hai speso belle parole per me. Anche i pezzi sono una bomba, sono piaciuti no?" Fa lei tornando alla realtà, si era un po persa tra i pensieri.

"Si, sono piaciuti. Iniziano i firmacopie,  si venderanno i CD"

"Wow, notiziona!" Esclama lei. "Alla grande no?"

"Gli inizi sono sempre belli" fa lui. "Menomale, almeno sono usciti due miei cd"

"Dai, amore. Sono contenta" Ride abbracciandolo.

"Amore mio" lui labbraccia.

Poi, insieme entrano in sala e ballano qualcosa insieme. Lei insegna i passi a lui. "Cosa ti ricorda?"

"Quando stavamo nel programma che hai ballato per me" dice con tono di vergogna lui. "Siamo ancora qui"

"Per adesso" scherza lei.

"Hey" si arrabbia e la solleva baciandola.  La voglia di lei ogni giorno aumentava, ma lui non aveva nessuna intenzione e lei neanche.

Non bisognava progettare le cose tanto sarebbero accadute da sole.

Tornano a casa mano nella mano tra mille baci e sorrisi. "Ti aspettavo per cucinare" fa il padre sorridente. "Giuly prestagli qualche cosa di comodo e vecchio se lo hai, altiemenri vedo nei miei panni"

Giulia gli prende una vecchia tshirt larga e il padre gli passa un grembiule con sopra l'intimità maschile. "Questi grembiuli a Roma vanno una meraviglia"

"Che cretino" ride sua madre e poi gli scatta una foto.

Mentre loro cucinano, Giulia fa un giro sui social e vede il profilo di Giovanni dove ormai c'era anche lei. C'era una cartella dedicata a lei con tutte le cose fatte insieme. E aveva notato che lui aveva caricato anche le foto recenti, come la colazione di stamattina. Lei non esita neanche un secondo e condivide tutto sul suo profilo.

"Cavolo" urla Giovanni mentre corre dalla cucina in un'altra camera. I genitori si guardano attorno e anche Giulia non riesce a capire. "Questo è per voi, per l'ospitalità e per tutto" Fa Giovanni dando l'enorme mazzo di girasoli alla madre che resta a bocca aperta. Poi, subito prende un vaso e li posiziona sul balcone, alla luce. "Sono stupendi" dice con la mano sul cuore.

"Mamma sembri Samuele quando fai cosi" ride lei.

"No, ma Giovanni. Non ci voleva proprio" scherza suo padre. "E a me nessun fiore? A me piacciono le orchidee"

"Dai, la prossima volta a te" ride Giovanni mentre aiuta a mettere i piatti a tavola. Si siedono e poi decidono di fare un brindisi. "A tutte le cose belle, che dite?" Domanda la mamma.

"A tutte le cose belle" esclamano all'unisono.

"Daje" Urla il padre bevendo, poi versa un po di vino bianco ai ragazzi. "Che dite? Ci sta n'pochetto de vinello?"

"E daje" urla Giovanni bevendo, poi fa un ghigno. "E daje, diciamo che è buono"

Mangiano, raccontando un pó di loro. Come sempre. Per loro, quando arrivava il momento di mettersi a tavola arrivava anche il momento di chiacchierare e di parlare di tutto. L'uno difronte all'altro. Erano una famiglia e a loro piaceva esserlo.

Dopo la cena e dopo aver lavato la cucina tutti insieme, si siedono a guardare un film divertente. Il padre offre dei liquori fatti in casa e tra un bicchierino e l'altro Giovanni non si era mai divertito così tanto.

'Siamo la coppia perfetta' così diceva lui in una canzone.

Ma, qual è il test da passare per esserlo?

Su quale libro bisogna studiare?

E poi, davvero esistono coppie perfette ed esiste la perfezione?

No.
È solo un idillio.

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora