Il primo ad essersi svegliato sembrava Giovanni; era un ragazzo notturno e forse anche mattutino a volte. Altre volte, invece, poteva dormire fino ad un secondo pomeriggio."Sei già sveglio?" Mormora una voce nel buio che fa sobbalzare il ragazzo
"Ma che cazzo! Porca puttana Sam!" Esclama lui facendo un salto da terra mantenendosi il petto. "Non puoi accendere la luce? Sembra che stai facendo una setta"
"Stavo provando" fa lui
"Ma non dormi mai?" Ride Giovanni "Stavo per avere un infarto sul colpo, cazzo" continua a sbraitare con voce sospirante. "Ti va una tisana?"
"Prepari la colazione?"
"Sam, ma connetti stamattina o hai perso un po di connessione" ride lui "Cazzo, dormi"
"Che ne so" ride Sam "Un latte caldo, se ti va"
"A disposizione" Urla lui, poi sobbalza ricordando che sono gli unici svegli in quella casa cosi grande dove tutto rimbombava. E quindi doveva far silenzio, mise l'acqua per la tisana e il latte caldo sul fuoco e iniziò a vagare con la mente.
Pensava che da quando c'era lei nella sua vita, lui era completamente diverso, era felice. Aveva imparato anche lui tante cose, anche se non lo ammetteva perché doveva essere lui la persona matura della situazione. Ma sapeva benissimo, che Giulia aveva una donna all'interno che forse avrebbe tirato fuori solo con lui. E questo lo faceva impazzire.
"Sam" Lo chiama "Signore Sam" ride "Vieni, il latte è pronto, ci metto un pó di cacao" fa lui.
Poi prende la sua tazza di tisana e si siede attorno al bancone con Sam. "Non ti manda in bagno il latte?""Devo risponderti? Cioe, devo farlo?" Chiede Sam
"Certo, è una domanda"
"No, non mi manda allora in bagno"
"Beato te" sorseggia scottandosi. "A me, a volte"
"Mi fa piacere saperlo" Fa lui inzuppando il biscotto nel latte. "Anche se non avrei voluto saperlo"
"Dai, cosa ti cambia?!" Lo prende in giro
"Il gusto della mia colazione" Sbraita "Oggi vieni in sala di ballo?"
"Devo venire io?" Chiede "A far cosa?"
"Abbiamo le prove di ballo, anche voi cantanti"
"L'avevo dimenticato, mannaggia"
"Anche tu dici mannaggia adesso?" Ironizza Sam "State diventando una persona sola"
"Sam, non farmi arrossire adesso, dai" Ride lui.
"Mi preparate anche a me la colazione?" Martina si avvicina al bancone.
"Cosa vuoi?" Chiede Sangio
"Latte" fa lei.
"Beh, preparatelo da sola allora" ride lui con fare orgoglioso.
"Giá state mangiando e urlando, mamma mia, ma vi svegliate con la droga in corpo?" arriva Luca ancora mezzo addormentato, si siede anche lui per fare colazione. "Tira un'aria brutta stamattina intorno a questo bancone" si riferisce a Martina
"Ma smettila" dice Samuele mentre Sangio ride.
"Cosa ho detto di male, ho detto la mia" si difende lui
Arriva Alessandro con Giulia in braccio, ancora mezza addormentata. "Non me fa cascá" mormora lei
"Chi la vuole? La vendo a buon prezzo" Scherza Ale posandola a terra
"Io no" Urla Sangio avvicinandosi a lei
"Però ti avvicini eh" fa lei
"Vuoi che mi allontano?"
"E allontanati" ride lei.
Dopo la colazione, tutti in gruppo vanno verso la sala di ballo dove oggi proveranno qualche passo.
"Buongiorno" Li saluta Sebastian, poi guarda Giulia e sorride. Avevano comunque un bel rapporto professionale.
"Oggi ballo io con te" afferma Sangio prendendo Giulia e stringendola a lui. "Ecco, siamo già pronti per ballare noi" urla facendosi sentire da tutti.
"Ma oggi non balleremo a coppie, oggi balleremo ognuno per se" Dice Sebastian
"Beh, io ballo lo stesso con te" fa lui vicino a Giulia.
"Non mi acciaccare i piedi pero" ride la ballerina guardando il suo ragazzo "Segui i miei piedi"
"Li sto seguendo, ma sono troppo alto" fa lui "Chissà che cazzo sto facendo"
Si decidono a ballare da soli e Sangio si fa aiutare da Samuele, che lo rimprovera in continuazione.
"Sembri mio padre" sbuffa lui
"Ti rimprovera così tanto?" Chiede Sam e l'altro annuisce. "Allora qualche problema c'è"
Tornano in casa.
"Giulia" la chiama lui camminando per casa "Lady" continua per poi trovarla a sistemare le sue cose in valigia."Pero, non metterti cosi" Fa lui vedendo lei mettendo a posto i panni in una posizione forse un po provocante.
"In che senso?"
"Eh Giú" Fa lui buttandosi sul letto di lei. "Apparte che chiunque passa ti vede ciò che non deve vedere" dice con fermezza, credendo di far un buon ragionamento. "Poi, già qui e tutto difficile. Poi davanti a me fai queste cose, cioè, sei bella. È impossibile resisterti"
"Ma parli del sedere?"
"Ah, non avevi capito?" Alza gli occhi al cielo.
"Ma vai a cagate, cretino" Dice ridendo
Intanto, lui si godeva la visuale su di lei. E lei, neanche se ne accorgeva di ciò che provocava dentro al cantante.
E non solo sessualmente, ma emotivamente.
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La bellezza dell'essere.
FanfictionHo sempre pensato di non essere mai abbastanza per nessuno, neanche per me stessa. •Giulia e Giovanni•