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Dovevano prepararsi tutti per il serale,  a turno sceglievano i vestiti.
Giulia si era presa del tempo, oggi voleva esibirsi e dare tutta se stessa. Non voleva pensare a nient'altro. Magari dopo, avrebbe risolto le cose o avrebbe preso una decisione.
Era sempre di più sommersa nella sua solitudine.

Che, la maggior parte delle volte aiuta.
La solitudine ti regala la possibilità di scavare nel tuo "io" e  cercare te stessa.
Fino in fondo.

Sceglie una giacca da mettere sopra, fa i capelli ricci e si dirige verso gli altri.

Questa volta non stringe la mano a nessuno ne tantomeno a lui, sola va verso lo studio seguendo gli altri.

Entrano e salutano tutti.
Iniziano a sfidarsi e come sempre inizia la squadra di Giovanni ed il primo ad esibirsi questa volta non é lui, ma Deddy e poi tutti gli altri.
Loro scendevano in sfida sempre all'ultimo e si annoiavano quasi a stare li sopra.

Arriva il loro turno e si siedono difronte alla sguardo avversaria, quella di Giovanni. Il primo a cantare questa volta è lui.
Come sempre, sceglie di cantare lady e la dedica interamente a lei.
La indica.
La guarda.
Le sorride.
Non si dimentica di lei.
Rispetta il suo voler stare da sola perché ognuno ha i propri tempi, idee e pensieri.
E lui era dell'opinione che la solitudine a volte aiuta.
Ma lui era sempre lì, ancora li. Per lei.

Lei sorride alla sua esibizione.
Canta una seconda canzone e dedica anche questa a lei.
Come per dire: esisti solo tu in mezzo a tutta questa gente.

Poi si esibisce lei, per ultima.
E tornano a casa.
Quello che doveva andar via era Leo quella sera e Giulia non voleva lasciarlo andare. "Sono entrata con te" sussurra lei abbracciandolo.

"Fuori io ci sarò sempre per te" Fa lui "Resta felice" le dice prima di darle l'ultimo abbraccio e di andar via.

Si misero tutti fuori, come sempre a parlare di come era andata la serata.

"Ti ho preparato questo" Lui le porge un piatto con delle crepes salate e lei lo accetta facendo posto al suo fianco per farlo sedere, lui in silenzio lo fa.

Mentre lei mangia la osserva. Piu che altro la guarda, si perde.
Alla fine, quando guardi qualcosa che tu piace la guardi spesso. E lui faceva così.
Sembrava una bambina anche mentre mangiava, con le gambe incrociate e il piatto poggiato su esse.
Lui occupava il suo tempo annusando il suo profumo, erano giorni che non lo sentiva e che erano lontani.

E lui, ogni volta capiva sempre di più quanta voglia aveva di lei, quanto volesse stare con lei.

Il contesto non aiutava affatto.
Vide la mano di lei appoggiata sul divanetto, lui senza pensarci la prende e la incrocia con la sua, stringendola.
Lei lo guarda e sorride, finalmente quel sorriso susseguito anche da quello del ragazzo.

Mentre gli altri parlano lui la prende e l'avvicina sul suo petto accarezzandole i capelli.
Qualsiasi cosa succedeva, loro dovevano stare vicini.
È inutile sfuggire al destino, se proprio vogliamo credere che ne esista uno.

Giulia accarezzava la sua gamba, le sue mani facevano su e giù nell'interno coscia di lui.
Lui pensava che doveva imparare a non fare queste cose con un maschio, sopratutto se lui è innamorato di te.

La voglia che lui aveva di lei non poteva dimostrarla in quel senso, ma forse, al di fuori neanche lo avrebbe fatto. L'avrebbe rispettata fino all'ultimo. 

"Vado in bagno" Si alza e va in camera cercando di distrarsi e si malediva per quanto fosse preso da lei, da quella ballerina un po folle.

Che non capiva quanto lui fosse già pazzo di lei in ogni senso.

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora