In quei giorni si erano tutti complimentati con Sangio per la canzone, era davvero una canzone così piena di tutto. E la cantavano già tutti a memoria.Aveva dato uno spunto anche a tutti gli altri ragazzi.
Lui era felice, aveva aperto un cassetto facendo uscire tutto fuori.
Cosa c'è di meglio?Loro due erano due calamite, non si staccavano per nulla. Erano legati.
Ed un grazie doveva andare anche ad Enula, che ha spinto Sangio a fare ciò che sentiva.Non si preoccupavano di ciò che c'era fuori perché alla fine bastava la volontà. In quel momento bastavano loro e vivevano ogni giorno come se fosse l'ultimo insieme. Quello era il bello di loro due.
Giulia si dirige in sala prove per provare una coreografia creata da Samuele su di lei. Sulla sua mancata autostima. E non era facile per lei mostrare le sue debolezze a tutti, ma doveva riuscirci anche se ogni tanto crollava anche lei.
"Bimba" Riecheggia una voce nella sala prove. "Vieni, ho il pranzo per noi due" La prende per mano. "Ti porto a pranzo fuori"
Si siedono sulle gradinate della sala e Sangio le passa il suo piatto.
Aveva preparato tutto solo per loro due, lavorava ogni giorno su di lei e lei stava crescendo insieme a lui, stava piano piano abbattendo le sue insicurezze.
Aveva disegnato una nuvoletta nella sua camera, ogni volta che si sentiva più sicura, cresceva ed eliminava le sue insicurezze ne cancellava un pezzo. E questo anche grazie a lui."Grazie per esserti preoccupato"
"Ma di cosa" Fa lui. "Tutto pur di passare cinque minuti con te"
Dopo il pranzo, lui le sposta i capelli dal viso. "Dimmi tutto, dimmi" sapeva che c'era qualcosa.
"Lo sai. Non riesco a fare quella coreografia" Dice lei con fare infantile. "C'è qualcosa che mi blocca, la paura di mostrare a tutti cio che mi é successo"
"Tu sei qua per questo. Io porto tutto addosso a me, ogni critica, ogni pianto. E che me ne frega adesso? Devi solo mettere te stessa e non pensare a nulla, dimenticare la testa e sentire le emozioni" Le da un bacio. "Non hai motivo di sentirti così, sei bella, sei davvero bella" lei a quelle parole quasi le veniva da piangere, non le aveva mai ascoltate così intensamente, nessuno le aveva mai detto questo così, con tanta emozione. Nessuno l'aveva mai scelta. "Non devi sempre stare a ripassare il trucco, sei bella cosi come sei. Il trucco nasconde le tue belle labbra e i tuoi occhi così dolci" sorride. "E mi lasci sempre residui di rossetto sulle mie labbra, me li ritrovo tra un morso di panino e un altro" Ride. "Guardati, Giulietta"
Lei amava sentir pronunciare il suo nome da lui, lo rendeva bello.
Rendeva bella ogni cosa, anche un semplice pranzo su delle scalinate."Ti senti diversa? Anche io, e non c'è cosa più bella" le sorride dolcemente e la bacia, adorava baciare le sue labbra così rosee, piccole e morbide.
Per lui, lei era bellissima. E lo è sempre stata dalla prima volta che l'ha vista.
Giulia torna in sala, prova il ballo con Sangio e Samuele che alla fine di tutto si racchiudono nella purezza di un abbraccio. "Te la lascio a te eh!" Esclama Giovanni andando via.
Prova il ballo con Samuele, si volevano un gran bene quei due. E si vedeva.
Nei pensieri di Giulia c'era la finale, mano a mano andavano via un po tutti e la sua bassa autostima la preoccupava .
Samuele le ripeteva che lei chiudeva le porte della casa, ridendo.Come faceva quella ragazza a non pensare a cosa ci fosse fuori? Dopo questa esperienza?
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La bellezza dell'essere.
FanfictionHo sempre pensato di non essere mai abbastanza per nessuno, neanche per me stessa. •Giulia e Giovanni•