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Giulia si alza dal letto e va in cucina a farsi del latte caldo, si sdraia sul divano e si gode la sua colazione. 

Nella cosiddetta pace del silenzio.
Oggi non aveva prove, per via dei dolori ai piedi, le avevano dato il permesso di restare a casa.

Dopo il latte, va in camera di Giovanni. "Mi fai spazio?" Chiede lei e lui annuisce facendo spazio per lei.
Si mette nel letto con lui e si stringe sul suo petto. "Ti sento strano"

"Forse non mi hai chiesto cosa ho" sussurra lui.

"Cosa hai?"

"Hai qualcosa da dirmi?"

Giulia scuote la testa. "È bizzarro anche che tu me lo chieda"

"Forse si, però aspetto che tu mi dica qualcosa"

"Sangio, cosa vuoi che ti dica?" Chiede lei.

"La verita" fa lui alzando un po di più la voce, lei si alza e si mettono seduti. "La verità di quello che è successo in sala prove"

"Cosa? Ma che storia è questa?"

"Senti, mi hanno detto che tu sei caduta e Sebastian ti ha preso e ti ha baciata"

"Davvero?" Ride lei.

"Non ridere"

"Ma mi fai ridere" fa lei. "Sminuisci così tanto il mio essere, allora chi ho conosciuto qui dentro? A chi ho dato la mia parte più bella di me?" Si alza. "Credevo fossi io quella che sognava le fiabe, ma invece sei tu" fa per andare via. "Non posso crederci" Sussurra e corre nel suo letto.

Rosa si infila nel letto con lei dicendole che ha sentito qualcosa.
Lei le racconta tutto e si prende cura di lei, l'abbraccia e la stringe.

"Ma chi glielo ha detto?" Fa Rosa "Per forza qualcuno di noi" sbuffa. "Poi, proprio tu?"

Ma lei non era in grado in quel momento di ascoltare o pensare ciò che le stava dicendo, era delusa. Sentiva che tutto ciò che aveva costruito insieme a lui e tutto ciò che aveva dimostrato in un attimo e volato via come polvere.
Ci vuole davvero un attimo per rovinare tutto? Eppure ci vuole cosi tanto tempo per costruire fiducia e momenti e cosi poco tempo per distruggere tutto.
Non credete che sia strano?
Ci avete mai pensato?
Come se non fossimo mai destinati ad essere felici del tutto, ma ad avere solo piccoli assaggi di una leggera contentezza.
Ci vuole cosi tanto tempo per fidarsi di qualcuno e cosi poco tempo per mandare tutto all'aria.
In un attimo, il cuore che batteva pieno di emozioni per lui, adesso batteva per rabbia.
Quante emozioni si possono provare per una persona sola?
Come a dire: io non ti dedico solo il bello di me e il mio amore, ma anche il mio odio e la mia rabbia.

E soprstutto, come può una persona con cui hai condiviso quasi tutto di te, pensare di sminuire il tuo essere.
Lei aveva finalmente imparato ad essere, ad essere se stessa.

Tutto è racchiuso nella bellezza del nostro essere.
Bisogna innamorarsi cosi, della bellezza interna, dell'essere di una persona.
Non di ciò che si mostra.
È come se ciò che abbiamo dentro fossero i fatti e ciò che mostriamo le parole. Nel senso che: le parole possono racchiudere tutto, possono racchiudere bugie o verità, falsità o lealtà. Le parole possono volar via e far finta che non sono mai esistite. Con le parole si possono costruire edifici e si può dire ciò che si vuole. Cosi, come puoi mostrarti al mondo come vuoi, ma non sempre corrisponde al come sei.
Invece, dentro abbiamo un mondo enorme pieno di verità, magari mai dette. Piene di emozioni e forse mai vissute. Non possiamo fingere ciò che non siamo. Come se fossimo trasparenti, come se il nostro mondo fosse costruito con degli specchi.

Diciamo che: mostrare ed essere sono due cose diverse.
Puoi mostrare ciò che vuoi, ma sei ciò che fai.

Si era lasciata andare a tanti pensieri.
È un brutto sentimento la delusione.
Come se fosse un piccolo proiettile, ne rimani comunque scottato.

Deludere o essere delusi.
A volte si può avvicinare alla distruzione della persona, perché è così che ci si sente poi.
Distrutti dentro.
Parole, pensieri, emozioni e sentimenti sembrano stiano facendo un match di pugilato. Pero quella che ne esce ferita sei tu. Perche la battaglia è dentro di te.

Pero, non dobbiamo solo vederla da un punto di vista grigio.
Magari ci sono altre prospettive.
Perché, quando accade qualcosa non bisogna mai solo guardare la parte negativa, ma magari ricavare qualcosa di positivo da essa.

Ogni piccola cosa è un gradino verso la crescita di noi stessi. E noi passiamo la vita a salire quelle scale.

"Ti va di parlare?" Una voce rauca ma sottile interrompe il silenzio e i suoi pensieri che lottavano, era lui che aveva fatto un passo verso di lei.

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora