69

843 50 4
                                    

"Allora?" Oggi l'aria nella stanza era molto più calma, tutti sorridevano e lei voleva sentire quelle poesie.

Lui si schiarisce la voce. "Mia lady" inizia "Il letto sembra così grande, così bianco e così vuoto. Non l'ho più toccato da quando ci hai dormito tu, i miei occhi sono rossi non vedo più l'azzurro, l'azzurro eri tu. E anche tutti gli altri colori. Ora è tutto grigio, ridammi il mio pezzo di cuore io ti darò i ricordi. L'amore è folle, io voglio esserlo di te e per te." Si asciuga una lacrima e sorride.
Nascondere i propri veri sentimenti è la parte più orribile del nostro vivere.
Tutti vorremmo gridare, piangere, urlare a squarciagola, parlare, dire tante cose. Ma siamo schiavi, di cosa però? Di noi, della nostra testa? Del mondo.

Come sempre, fanno il tragitto pullman-centro insieme e poi si salutano.

Ormai era un appuntamento fisso da qualche settimana.
Sebastian era impegnato nelle sue cose, ma tempestiva Giulia di chiamate e preoccupazioni, o attenzioni ma lei le vedeva come preoccupazioni. "Ci vediamo quando torno, chiamami" fa lui prima di uscire con la sua valigia, per lavoro.

Lei decide di vedersi qualche film, ma poi si annoia e cambia, poi ne inizia un altro ma è noioso anche quello.

Si copre e va a farsi una passeggiata in centro, non era bel tempo e non c'era nessuno, tranne qualche folle come lei. E infatti, c'era lui. Con la sua musica all'orecchio. "Disturbo?"

"Cosa ci fai qui?" Lui sobbalza preso da mille emozioni. "Fa freddo e poi potrebbe esserci qualcuno o qualcuna in giro e potrebbero farti del male"

Lei ride. "Già ti sei affezionato" Ironizza lei.
Il problema era come smettere di esserlo.  "No" risponde lui con tono duro.

"Okay scusami allora, schezavo" lei si raffredda e chiude la confidenza ma lui non poteva permetterlo.

"Scommetto che ti piace!" Esclama lui.

"Cosa?" Chiede lei.

"Il solletico" lui inizia a stuzzicarla e lei si avvicina al suo petto, ma lui appena sente il suo profumo si blocca. "Scusami, devo andare" fa lui alzandosi. "Ci vediamo eh"

Non voleva andar via, ma doveva liberarsi dal pianto non appena girava l'angolo.

Giulia, allora, dopo una passegiata torna a casa e decide di addormentarsi.

Il giorno dopo si sveglia tardissimo, trova mille chiamate e messaggi di Sebastian. Lo richiama dicendo che si era appena svegliata, ma era strano da parte sua, lei era diventata mattiniera. Forse voleva solo riposarsi.

Cucinó qualcosa e si mise sul divano, prese il cellulare e comparve la sua faccia, ma aveva poche foto. Sembrava un nuovo profilo. Lei gli manda la richiesta e subito dopo un messaggio. "Ho detto qualcosa di male? Mi annoio, facciamo qualcosa?"

Nessuno sapeva che fine avrebbe fatto quel messaggio, lui non era molto social, però forse aspettando qualcosa da lei aveva sempre il cellulare tra le mani.
Quel giorno messaggiarono tutto il tempo, anche la notte e così il giorno dopo ancora decidendo di andare a fare colazione insieme.

"Ho dimenticato il cellulare con il silenzioso, mannaggia"

Lui ride, le mancava, infondo.

"Ah, sei qui! In ottima compagnia vedo, ed io che mi preoccupo" Una voce fece scattare lei dalla sedia, a lui non importó nulla, invece, continuava a stare lì seduto con lei. Ogni minuto era oro.

"Sebastian!" Esclama lei. "Te lo avrei detto" Cerca di parlare o spiegarsi ma le viene difficile.

"In fin dei conti hai sempre scelto lui, mica me" Borbotta lui, ma lei sembra non seguirlo. "Potevo mai essere ciò che volevo essere con te? Buon nuovo inzio"

Nel momento in cui se ne va, alla radio del bar passa una canzone di Giovanni e lei riconosce il testo, le parole e la sua voce. "Devi dirmi qualcosa?" Chiede. Non ha neanche il tempo di rincorrere Sebastian, che succede un altro casino. Ma la sua vita era il suo specchio: tutto incasinato. Come un letto disfatto o una sedia piena di vestiti mai piegati.

"No" fa lui.

"Mi prendi per stupida, sono i tuoi testi? Non erano poesie, come mai hanno annunciato il tuo nuovo album, mi hai mentito"

"Anche tu hai mentito al tuo ragazzo" lui voleva solo difendersi anche se lo faceva sempre nel modo più sbagliato possibile.

Lei si alza e va via.
Ma lui sapeva che non sarebbe durata, per questo ha cercato di godere ogni attimo con la sua Giulia.

Giulia aveva mentito, era vero, ed é per wueste che quelle parole le diedero fastidio. La verità fa male in ogni caso. Ma lei non aveva scelto, lei cercava solo di star bene e quello che la faceva star bene la allontanava da Sebastian e la avvicinava a Giovanni. Senza accorgersene di nulla. Così accadono le cose.

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora