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Giulia aveva aperto gli occhi, per via delle tende aperte dalla madre. Era una testa dura, quando doveva entrare il sole non c'era via d'uscita; apriva tutte le finestre e tutte le tende, era giorno e a lei piaceva godere dei raggi del sole. Ma a sua figlia no.

Lei odiava svegliarsi così, metteva sempre la testa sotto al cuscino per vedere tutto nero.
Prese il cellulare e non vide nessun messaggio, la delusione si faceva spazio in lei. Ma erano solo le undici di mattina e forse il ragazzo ancora dormiva. Non si erano sentiti neanche la sera precedente.

Lui le aveva scritto che era appena arrivato nel suo paese ed era tutto okay, lei ha risposto con un cuore ed e finita lì.

Dopo tutti quei mesi, lei non voleva questo. Ed è per questo che non voleva neanche alzarsi dal letto, fare colazione, pranzare. Nulla.

Fece un giro sui social, vide tanti apprezzamenti per lei ma non c'era nulla di nuovo e interessante quindi tornò a mettere la testa sotto al cuscino.

"Hey, hey, hey!" Esclama Rosa entrando e spalancando la porta. Giulia apre le braccia e Rosa corre buttandosi sul suo letto. Si stringono forte e l'amica capisce già quale sia il problema, ma non vuole ancora affrontare l'argomento.  "Andiamo a fare colazione, dai" la incinta Rosa "E poi un bel pranzetto"

Giulia storce il naso ma l'amica non voleva un no e lei poi, in fin dei conti, non poteva stare in un letto a deprimersi. Quindi, si andò a fare una doccia e nel mentre le due parlarono del più e del meno, si raccontarono le cose ma senza affrontare argomenti delicati. "Sei bellissima!" Esclama Rosa vedendo Giulia indossare un leggings a metà gamba, una t-shirt e un cappello.

"Ma vai" Sbuffa lei. "E mia madre?" Domands gironzolando per la casa

"Era uscita appena sono arrivata, sa già che voglio portarti fuori"

"Ah bene" ride. "Allora le lascio un biglietto"

Escono di casa e si incamminano verso uno dei bar sotto casa sua. Ordinano due cornetti e due caffè. "Con Deddy?" Chiede Giulia, anche se non voleva fare questa domanda perché sapeva che veniva ricambiata e lei cosa doveva dire?

"Deddy ha preso casa qui a Roma con i genitori, loro hanno trovato lavoro qui e lui voleva vedere qualche scuola tra Roma e Milano. Scuole che vedremo insieme, tutti" dice lei. "Ci vediamo spesso ormai"

"Sono cambiate le cose"

"Beh, da quando siamo usciti noi dal programma si" ride Rosa.

Era passato tanto tempo e le cose erano davvero cambiate. "Giulia"

"So già cosa stai per chiedermi" Fa lei mangiando il suo cornetto. "Non so cosa dirti" sbuffa. "Ieri ci siamo salutati alla stazione, poi ci siamo mandati questi due messaggi" Le fa vedere la chat. "E poi nulla, neanche il buongiorno o la buonanotte o altro"

"Partiamo dal presupposto che non sai se è sveglio, puo darsi che dorme. Forse ha passato un po di tempo con la sua famiglia e poi non potevi mandarlo tu?"

"Si, ma voglio che sia lui a farlo. Adesso ho bisogno di una certezza, di sapere."

"Ho capito" dubita l'amica alzandosi dal tavolino per poi incamminarsi verso l'auto di lei, aveva già preso la patente.

Salgono in macchina e vanno verso il centro. "Quindi può darsi che sia tutto finito, giusto?"

"Rosa!" La rimprovera

"No, voglio sapere cosa pensi"

"Non penso, non lo so. Non penso nulla adesso" Sbraita lei e allora l'amica sta zitta fino all'arrivo in centro.

Trovano subito parcheggio, per fortuna e poi Rosa la conduce in un ristorante e ordinano due carbonare, che amavano tanto mangiare. "Da quanto tempo non ne mangio una" salta Giulia sedendosi. "Ma perché qui poi?"

"È un bel posto, c'è anche la vista del cupolone"

"Ma vai, mannaggia quanto sei scema" Arrivano i loro piatti e iniziano a mangiare facendo versi di piacimento.

"Quando vorresti andare all'accademia?"

"Vorrei passare tra oggi e domani" Fa Giulia.  "Credo domani" fa spallucce "Con calma"

"Comunque io ti consiglierei di non stare in pensiero per nessuno e sopretutto per nessuna chiamata o messaggio" ribatte "Una persona che ti vuole t ven a pigliá"

"In che senso?"

"Se ti vuole sa dove trovarti"

"Ah, parla bene!" Esclama Giulia alzandosi e pagando il conto

"Hai pagato tu?"

"Hai già pagato la colazione tu, voglio pagare io" sentenzia Giulia battendo i piedi a terra, l'amica alza le mani.

Si rimettono in viaggio verso casa. "Maledetto traffico del cavolo" sbraita Rosa tirando dalla sua sigaretta

"Non puoi aprire un po?" Giulia indica il finestrino e l'amica lo tira giù subito. "Scusami Giu" dice, mentre lei naviga sui social e fa qualche storia mentre riprende il paesaggio romano. 

Tornano a casa e salgono su, suonano il campanello. "A má, te sei addormentata" urla Giulia "Sei svenuta, che famo?" La madre apre la porta e Giulia le da un bacio. "Pensavo fossi svenuta, oh"

Entra in casa e si dirige in salotto. "Sorpresa" gridano tutti insieme.

Tra la folla riesce ad intravedere la sua famiglia, qualche suo amico dell'accademia e anche qualcuno che era in casa con lei.

"Sopresa, sorpresa!" Urla Rosa  "Menomale che mi hai pagato il pranzo" ride lei.

Giulia corre ad abbracciare la sua famiglia, sua nonna e tutti gli altri.
Per un attimo dimentica i suoi amari e il suo malumore dovuto a quel ragazzo un pó goffo e strano di cui si era innamorata.

"Sei bellissima Giulia" Urla Alessandro mentre la stringe forte, poi si fa spazio Samuele con ancora un pezzo di pizza in bocca. "Quanto mi sei mancata piccolina"

•Quanti anni avete?
Per conoscervi un pó. ♡•

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora