Era domenica.
Giovanni il giorno dopo sarebbe andato via.
Sarebbero tornati alla solita vita di sempre.
Per un pó.I genitori avevano preparato un pranzo ricco di cibo e avevano anche ospiti.
Suonano il campanello ed entra Luca. "Buongiorno a tutti, ho portato dei dolcetti"
"Cos' è?" Chiede il padre sbirciando nella carta. "Buon odore" prende il vassoio e lo mette in frigo.
"Vieni, Luca" lo chiama Giulia sul divano.
Poco dopo arrivano anche Rosa con Deddy. Seduti su quel divano stavano vedendo le scuole e stavano valutando le opportunità e le case dove andare.
La scelta della scuola era abbastanza facile, avevano visto i programmi e lo studio. Era una scuola privata, dovevano andare in divisa. Avevano mandato il modulo di iscrizione e l'indomani avrebbero finito con i pagamenti.
"Questi appartamenti sono vicino la scuola e sono abbastanza economici e carini" fa Rosa.
"Si, poi ce ne sono molti nello stesso palazzo" Continua Giulia. "Ci conviene andare tutti la"
Sfogliano e le foto e sono davvero carini. Hanno una cucina davvero fatta bene, sul grigio, un tavolo con le sedie dello stesso colore. Un salotto sempre sul grigio che offriva un divano enorme con una grande tv.
Le altre stanze erano quasi uguali, avevano anche un grande balcone che affacciava su Milano.
Anche se era Domenica, Deddy provò a chiamare la signora in questione e decise di prenotare gli appartamenti.
La madre li richiama per il pranzo e vanno a sedersi a tavola, si fanno i loro soliti bicchieri di vino con i discorsi su qualunque cosa.
Da lì a poco sarebbe cambiato tutto. Avevano fatto il primo passo e ce ne sarebbero stati altri.
"Ai prossimi matrimoni" urla il padre alzando il bicchiere.
"Magari" ride Giovanni "Magari anche dei bambini"
"Eh, però adesso non andiamo oltre" ribatte il padre ridendo.
"Io non brindo, io con la sfiga che ho non mi sposerò mai" Sbraita Luca bevendo il vino tutto ad un sorso.
"Cavolo, sei una macchina da guerra" Borbotta Carlo, il padre.
"Te puoi fare sempre prete se non hai scelte" Risponde Giulia
"Ma secondo me si" sbuffa lui "È l'unica soluzione uagliú" comincia a mangiare. "Comunque complimenti, noi giù mangiamo bene ma avete cucinato delle cose meravigliose"
"Vabbe, io volevo fa un brindisi ma meglio se inizio a mangiá pure io" Dice il padre. "Com'è Giulié?"
"E che te lo dico a fare" ride lei.
"Qualche volta devo cucinare la pasta al ragú"
"Luca, mamma mia e basta!" Si lamenta Deddy "Sempre con questa pasta al sugo ma mangia qualcos'altro"
"Tra l'altro ti fa anche male" ride Giovanni "Siamo a tavola quindi non posso andare oltre"
Dopo il pranzo, il padre va a sedersi sul divano con i ragazzi e la madre si occupa di sistemare la cucina. Di sicuro non era brava ad intrattenere come suo marito.
"Sento che sta per cambiare tutto" sussurra Luca
"Ma già il fatto che andrete in questa scuola di Milano" inizia il padre "Fantastico!"
I ragazzi si recano alla mediaset, negli studi per eventuali ed ultimi impegni.
Giulia decide di restare a casa con i suoi genitori, si siede sul divano con loro. E tra una coccola ed un sorriso parlano. "Sei pronta per la tua nuova vita?" Chiede la madre.
"Forse" sussurra "Non so cosa mi aspetta dall'altra parte"
"Ma se non varchi la soglia non lo saprai mai" Ride suo padre. "Giulietta, a me piace quel ragazzo, è pieno di tante cose. A me piace la proposta che ti hanno fatto, devi vivertela. Averti lontana, lo sai. È difficile. Ma c'è pur sempre di mezzo il tuo sogno e devi rincorrerlo finché puoi."
"Certo papa" lo abbraccia.
"Quindi avete deciso che tu e Giovanni vi prendete una casa insieme, non è meglio con Rosa"
"Carlo" lo rimprovera la madre.
"Papà, daje co ste cose" sbuffa Giulia.
"Va bene, va bene" Alza le mani in segno di difesa. "Non ho detto nulla io"
"Manca poco pero" Dice sua madre.
Ed era vero.
Mancava così poco che lei sentiva quasi tutte le insicurezze di prima che la indebolivano. Questa volta doveva essere diversa e doveva essere forte, lo meritava d'altronde.
STAI LEGGENDO
La bellezza dell'essere.
FanfictionHo sempre pensato di non essere mai abbastanza per nessuno, neanche per me stessa. •Giulia e Giovanni•