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"Hey dormigliona!" Sangio continua ad urlare, forse ha un vizio di prima mattina.

Giulia si rigira tra le coperte, Sangio gliele sfila. "Nemmeno con me si sveglia" Ride verso Sam che corre verso la camera. "Giulia" Urla.

"Si, cinque minuti" Bisbiglia lei.

"Giu, è passata un'ora" Urla Sangio mettendosi le mani intorno alle labbra.

Giulia si alza si scatto e va a cambiarsi, velocemente corre in sala prove e facendo ritardo trova le sue compagne private la coreografia.

"Okay ragazze, andate" Dice Simone, il professionista. "Giulia vieni qua!"

Giulia si siede difronte a lui. "Come mai ultimamente dormi poco? O meglio, dormi in sala prove? State avendo tanti rapporti disciplinari, ne parlavo anche prima con le ragazze"

"Io l'ho spiegato che ho problemi a dormire"

"Non devi giustificarti, devi impegnarti!" Esclama andando via.

"E adesso che faccio?!" Giulia si guarda intorno.

"Hey" entra Seba

"Ciao Sebastian" Fa un cenno con la mano.

"Allora, come stai?"

"Non tanto bene, si vede?" Ridacchia tristemente. 

A lei le prediche per quanto siano costruttive la facevano sempre sentire a disagio, inferiore, come se non fosse abbastanza o non si impegnasse abbastanza. Da tutta una vita.

"So che ultimamente stai avendo problemi, me ne sono accorto anche durante le prove. Cosa ti sta succedendo?"

"É che dormo poco e quindi non ci sono tanto con la testa"

"Ma qui non puoi permetterti di fare questo. È una grande occasione che non capita a tutti. Fuori puoi fare ciò che vuoi, ma qui ci sono delle regole e sopratutto si tratta della danza, la cosa più importante"

Dopo aver parlato tutta la mattinata era ormai ora di pranzo, ma Giulia voleva recuperare tutto. Quelle parole le hanno dato forza e non voleva perdere tempo quindi rimase in sala prove.  

"Dai proviamo questa coreografia ancora" Seba si avvicinò a lei e fecero un passo a due, una coreografia che deve portare in studio.

Dopo di questo, entrano altri professionisti con una nuova coreografia assegnata.
Giulia accende lo schermo e vede: sensualità, provocazione, femminilità e bellezza.
Tutti aggettivi, che, secondo lei non ha.

"Ma io non sono cosi" Dice "Non posso fare qualcosa che non sono"

"Certo che puoi, i ballerini si cimentano in tutto" Risponde Simone.

"Non mi sento a mio agio" Fa lei quasi abbattuta.

Se ne vanno tutti e restano solo lei e Simone, provano questa coreografia e Simone si accorge che Giulia non e a suo agio con se stessa. Le fa fare degli esercizi di autostima per poi riprovare.

"Facciamo una cosa Giu, adesso vai a casa e ti riposi. Lavori su te stessa e ci rivediamo in questi giorni."

Giulia annuisce e a passo lento va via.

Si siede in sala relax e inizia a pensare e pensare, quello che le riusciva meglio.
Lei non riusciva nemmeno a guardarsi allo specchio, si truccava anche per provare,  ha sempre avuto un brutto rapporto con se stessa. Come poteva fare un ballo sensuale se non ha mai conosciuto la sua sensualità?

"Giuly" Alessandro si siede al suo fianco, avrà finito le sue prove.

"Che ora è?" Chiede lei.

"Sono quasi le otto di sera, quasi ora di cena. Io avevo iniziato a provare alle sette e tu eri già qui. Cosa c'è?"

Giulia gli racconta qualcosa, poi decide di alzarsi e di vestirsi per andare via. "Tu sei qui per lavorare su te stessa e lo farai" Dice lui mentre insieme si incamminano verso casa.

Ale sente Giulia molto giu di morale. "Non devi fare così, devi superare le tue paure" Continua a dire mentre attraversano la cucina non salutando nessuno e continuando a parlare. I ragazzi parlavano tra loro, alcuni preparavano la cena e poi c'era Sangio, fermo sul bancone che guardava la scena come se avesse capito qualcosa ma i piedi continuava a tenerli incollati a terra.

Giulia e Alessandro parlano con Samuele, che subito ha capito Giulia dandole un forte abbraccio. "Ci lavoreremo insieme ok? Adesso andiamo a preparare qualcosa per te che non hai pranzato neanche, oggi" afferma Sam mentre Alessandro la incita a farsi la doccia.

La doccia è un momento dove ti rilassi e cerchi di non pensare a nulla, ma la sua testa era piena di tante cose, ma cosa in particolare?
Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento di dover fare a pugni con le sue insicurezze, ma lei aveva paura, non voleva. Preferiva averle con se pur di star male e fallire.

Indossa la prima felpa che trova, quella di Aka e si dirige verso la cucina. "Tieni" Ale e Sam si siedono vicino a lei e nel frattempo arriva anche Leo che prova a capire la situazione. "Mangia un po di pasta" Fa lui.

Lei era distratta da tutto, non riusciva ad ascoltare nessuno.

Dopo aver mangiato va verso il giardino, si siede su una delle tante sedie e incrocia le gambe.
Mettersi in gioco richiede coraggio, in qualsiasi gioco.
Che sia amore, amicizia o addirittura i propri sogni.
E di coraggio lei ne aveva da vendere, ma doveva tirarlo fuori.

"Ti sto chiamando da un po" Sangio si siede a fianco a lei. "Pensierosa?"

Lei non voleva dirgli nulla a lui, cercava di nascondere i problemi. Eppure aveva un ottimo rapporto con tutti, parlava con tutti, ma a lui non voleva dirlo. E lui, in fondo, se ne accorgeva che lei non voleva condividere nulla con lui, ma con gli altri si. "Non hai freddo?" Domanda lui

Lei con fare da bambina scuote la testa, lui ride e la tira a sé. "Vieni qua, bambina, vieni qua" le fece appoggiare la testa sulla sua spalla.

Quelle parole, alle orecchie di Giulia suonavano di strano.
Ma era troppo persa nel suo mondo per capire gli altri, o addirittura uno fuori di testa come Sangio, pensava lei.

"Stasera siamo tutti e due pensierosi, abbiamo riempito la luna con i nostri pensieri. Guarda la" lui indica la luna, lei alza lo sguardo e ridacchia  sotto il braccio di Sangio. "Sei un poeta allora"

"Non devi avere dubbi" Si aggiusta il cappello di lana con una mano mentre con l'altra continua ad accarezzare Giulia, persa nelle sue cose.

▪︎ Vi è piaciuta la puntata del serale? A me non tanto, non credevo che Enula potesse uscire. ▪︎

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