"Cosa?" Dice lui con tono in falsetto "Cosa significa Giulia" con il suo accento vicentino. "Mi dispiace, non dovevo. Ma sono stanco anche io, mi sto esaurendo con queste lezioni e oltretutto questa mi viene a parlare di emozioni con me. A me piaci solo tu""Ma non ti sei fatto problemi a scegliere di non parlarmi più o a credere ad altre persone" Fa lei "Allora chiunque ti dirà qualcosa, tu ci crederai?"
"Senti, io sto provando per una volta una grande insicurezza verso di te. Forse è anche colpa tua, non mi fai capire cosa sono per te e che provi per me" Alza il tono di voce avvicinandosi a lei "Te ne stai la a ridere e scherzare, ma a me ci pensi? Che certezze mi dai?"
"Ci sono sempre per te" sussurra lei mentre lui si avvicina sempre di più a lei
"Si e poi? Credevo che dopo il tuo scrivermi su un foglio di carta le tue emozioni me lo avresti detto anche in faccia" Continua ad urlare "Ma sono passati mesi, cazzo" Tira un pugno sulla parete, ad un millimetro dalla sua testa.
Lei apre la porta e va via. "Giulia" grida lui " Giulia vieni qui" Va verso di lei e la segue fuori, sotto gli occhi di tutti. "Giulia" sussurra
Sentire il suo nome detto da quelle labbra e quella voce quasi tremante. "Ti prego" fa lui "Parlami"
Adesso sembra che le cose si siano capovolte. Adesso era lui l'immaturo che doveva capire.
"Mi stai facendo del male"
"Ma non voglio farti del male, sei pazza"
"Tu lo sei"
"Sono nervoso, sto impazzendo. Lo sai che sono un ragazzo nervoso, vado fuori di testa ma non ti farei mai del male. Mai. Ho rispetto di te, sei la mia bambolina"
"Non chiamarmi cosi"
"Come no?" Sbraita "Non possiamo mettere un punto adesso che ne abbiamo parlato, io ho bisogno di te" si avvicina "Ho bisogno di te" sussurra.
Giovanni sembra accendersi, spalanca gli occhi e va via. Torna subito dopo con Martina. "Le devi una spiegazione" Dice verso Giulia.
"Lo so" Dice Martina "Ho sbagliato anche io, gli ho fatto credere che tra te e Seba ci fosse stato qualcosa" abbassa il capo "Quella mattina ero in sala, avevo lezione con te. Quindi sono stata credibile, mi dispiace"
"Ti dispiace?" Ride lei "E perché lo hai fatto?"
"Ultimamente pensavo spesso a lui e ho avuto un attimo di confusione, non volevo creare dolore a te o a lui. Giuro, ne resterò fuori"
"Va bene" A Giulia non le andava più di ascoltarla o di sentire quelle cose.
Erano cose che non le appartenevano e non voleva rovinare ancora la sua permanenza lì dentro.
Lei era li per ballare e doveva fare quello."Voglio restare un po da sola" Mormora lei alzandosi e andando via, lasciando li il ragazzo come un palo fisso a terra.
"Cosa ho combinato? Perché mi distruggo da solo?" Sbraita con se stesso, ma arriva subito Deddy in soccorso a consolarlo.
Si siede fuori, con gli altri.
Ha il testa bassa e tra le mani. "Non ci sto capendo nulla""Ma questa prova emozioni per tutti, ma commé?" Dice Rosa con fare ironico.
"Pero, bró hai sbagliato" fa Deddy ricevendo approvazione di Sam.
"Lo so gia" Sbraita lui "Luca, scusa se mi permetto ma quella è un po fuori di testa" dice Giovanni e Luca ride.
"Eh" risponde lui. "Qua siamo in una serie TV non più a fare le nostre passioni" ride "Ironizziamo dai.
"Ma come cazzo...boh" ride Deddy "Che poi noi eravamo dietro la porta a sentire tutto, la casa é piccola" Rosa vorrebbe ucciderlo
"Te sta zitt" Sussurra lei
"Ma se ieri avevi detto che era enorme" Afferma Samuele prendendolo in giro.
"Vado a dormire" Sangio si alza e va via, passa per la camera di Giulia soffermandosi a guardarla da lontano "Buonanotte" mormora.
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La bellezza dell'essere.
FanfictionHo sempre pensato di non essere mai abbastanza per nessuno, neanche per me stessa. •Giulia e Giovanni•