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La campanella del primo giorno di scuola era ormai suonata e i ragazzi entrarono insieme, con la divisa. "Spero non ti guarderanno" Sbuffa Deddy riferendosi alla gonna di Rosa.

"Ma se quando balla ha quel coso corto, ti lamenti della gonna" Mormora Luca

"L'hai guardata bene allora" risponde Deddy

"Che palle questi due di primo mattino!" Sbraita Tancredi "Potevate restare a dormire"

Giovanni non parla più di tanto, la scuola non gli è mancata neanche un pó.  Ma, mano nella mano con la sua Giulia entrano in classe.

Avevano gli occhi di tutti addosso, ma poco importava si sarebbero abituati alla loro presenza.

Giovanni era seduto insieme a Deddy e le due ragazze erano capitate nei banchi di lato. "Molte ragazze guardano quei due stupidi" sbraita Rosa durante la lezione. 

"Ho notato" sussurra Giulia vedendo una ragazza guardare sempre da quella parte. "Si, Giulia" sussurra Rosa.

"Volete continuare a fare il mercato?" Le interrompe le insegnanti.

"Nono, non si preoccupi. È tutt'appost" Risponde Rosa facendo il suo solito sorrisino che sparisce vedendo lo sguardo rimproveratorio del fidanzato.

Dopo le lezioni, insieme si dirigono in mensa. Per fortuna occupavano quasi tutto il tavolo quindi non avevano bisogno di altre persone. Anche perché si sarebbero avvicinate ai loro successi e non alla loro persona.

"Cazzo, ma qui il sale è un opzione? Ci vorrebbe mia madre a cucinare, vi faccio vedere" Si lamenta Luca

"Per una volta hai ragione" ribatte Deddy

"Eh, ma io già sapevo. Mia madre me lo ha detto." Tira fuori le bustine di sale e le mette al centro tavola facendo ridere gli altri.

"Luca sei sempre il solito" ride Giulia. "Come vi sembra qua? È carino?"

"A parte la divisa, si" Giovanni odiava quelle divise bianche e rosse o verdi. Non avevano senso per lui. Ma se anche ci fosse stato qualcosa di sensato, poi non avrebbe avuto senso per gli altri. Lui era così, viveva controsenso ogni cosa. E sopratutto, aveva la sua ragazza con quella gonna e Giulia per quanto potesse essere femmina, era sbadata e non si accorgeva dei suoi movimenti.

"Nono, a parte le ragazze un pó spinte" Si lamenta Rosa.

"Ma dai, non dire cosi" Risponde Giovanni

"Ma tu cosa ne vuoi capire, noi abbiamo visto" indica Giulia

"Mica sono scemo del tutto" Fa lui "Nessuna ragazza ci ha rivolto la parola"

"Per oggi" ribatte Giulia.

"Mo ti ci metti anche tu!" Esclama Deddy poggiando la testa sulla spalla dell'amico.

"Cioè non si può mangiare neanche nella grazia del signore. C'è sempre qualche problema" Sbraita Tancredi "È vero, posso confermare la versione delle ragazze del nostro gruppo. Anche io ho visto determinate occhiate verso di voi"

"Ma sono occhiate, mica si sono buttate addosso. Non si può dire nulla" Risponde Giovanni

"Vedremo" fa Rosa con tono minaccioso

"Meglio di no, dai" Borbotta Giulia.

Dopo il pranzo, Giulia e Giovanni si fermano nei corridoi nell'attesa dell'ultima lezione. Si concedono dei piccoli baci mentre lui cerca di abbassare la sua gonna. Si avviano verso la classe mano bella mano ed entrano nello stesso modo, si siedono vicini e si sbaciucchiano per tutto il tempo.
Suona la campanella e si fermano nel parco che offre la scuola. "Con voi tutto è più leggero, cazzo" Urla Giovanni facendo cadere l'accendino a Deddy. "Zi, posso fumare?" Sbraita accendendosi la sigaretta e facendo sedere Rosa tra le sue gambe.

"Mi interessano molto le attività che offre questa scuola" Ragiona Luca

"Si, sono carine" Risponde Tancredi. "Oggi pomeriggio io ho un colloquio con una casa discografia qui a Milano. Sono interessati a me e vorrebbero propormi qualcosa. Quindi, amici miei. Vado a prepararmi" Si alza e va via salutando con la mano.

"Non lasciare la chiave dietro la porta altrimenti non riesco ad aprire" urla Luca.

"Luca, casalinga disperata" Ride Giulia alzandosi. "Vado anche io che ho degli impegni più tardi"

"Vengo con te" Borbotta Giovanni alzandosi e prendendo lo zaino "ti accompagno"

"Vedi di non fare incidenti" ride Deddy. "Io più tardi passo da voi che devo organizzare delle canzoni e poi vado al salone"

Deddy lavorava con Giovanni, nella stessa accademia di Giulia. Ma, nello stesso tempo aveva anche il suo salone. I sogni devono essere coltivati tutti.

Giulia sale nella macchina e Giovanni mette in moto verso casa. Arrivano, Giulia ottimizza il tempo a fare gli esercizi per la scuola mentre Giovanni va a cambiarsi.

"Andiamo?" Giovanni è fermo sulla porta mentre lei tra i suoi pensieri, accenna un si con la testa e vanno verso l'accademia.
Trovano il capo che gironzola e si fermano a parlare con lui. "Che dici, stasera volete venire a cena da noi?" Propone Giovanni al capo che accetta subito. Poi, va a parlare con lui nel suo ufficio mentre Giulia si dirige nella nella aula lezioni. Come sempre, svolge gli insegnamenti alle sue allieve e questo la fa sentire viva.

La passione che lei ogni giorno mette nel fare ciò che ama fa appassionare anche gli altri.

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora