La scuola stava diventando sempre più pesante: c'erano tante verifiche da dare, corsi da seguire, sport a cui partecipare.
Il lavoro richiedeva sempre tempo e sacrificio e i ragazzi non potevano quasi mai stare insieme.Giulia aveva molto più tempo rispetto al suo fidanzato. Lui doveva girare paese in paese, doveva andare ai firma copie, agli eventi, registrare nuovi album e organizzare concerti.
Lei e Sebastian ogni tanto avevano cominciato a lavorare insieme, era solo un rapporto professionale non si andava oltre. Non si chiedevano neanche un semplice 'come stai?'
Facevano la loro lezione insieme quando entra Giovanni e chiama la sua fidanzata. "Posso parlare con il mio amore?" Ricalca la voce indicando Giulia. "Ragazzi ve la rubo un secondo"
"Sangio, quando esce il nuovo album?" Chiede un ragazzo.
"Vedremo" Urla a rotazione Giovanni per poi portarsi via Giulia nel suo studio. "Ho organizzato un concerto per questo sabato sera qui a Milano e Domenica a Roma"
"Lunedì c'è scuola!" Esclama lei.
"Dovremmo saltare solamente Lunedì come giorno, casomai recuperiamo" fa lui "Per te va bene? Voglio che ci sarai anche tu, lo sai. È per te che canto"
"Va bene"
Lei accetta.
Sapeva che se fosse capitato a lei, lui ci sarebbe stato senza battere ciglia. Ed era giusto così, quello era il loro futuro. I loro sogni e le loro passioni.
Si può spegnere una passione? No.
Si può vivere senza una passione? Non si vive davvero, si è vuoti."Vieni qua, dai" Lui la fa avvicinare a lei e le da un bacio mordendole le labbra.
"Sei un..mannaggia! Stronzo!" Sbraita andando via e sbattendo contro Deddy. "Ciao Giulietta" urla.
Torna alla sua lezione. "Impegno lungo?" Domanda Sebastian e Giulia torce il naso, non capendo. "Cosa?"
"Nulla" ride il ragazzo "Continuiamo"
"Ma non devi dirmi tu quando continuare la lezione"
"Assolutamente no, il mio era un consiglio"
"Certo" sbraita lei, mette la musica e finisce la lezione.
Giovanni avrebbe fatto tardi, quindi prende le sue cose e va alla fermata dell'autobus. Per fortuna, era una giornata tranquilla, si avvicinava l'autunno e quasi tutto si colorava di arancione. Le foglie piano piano cadevano per far spazio ad un freddo inverno.
Una volta a casa, mette a bollire un pó di acqua per una tisana calda mentre va a farsi la doccia. Poi, si dedica allo studio e arriva la sua amica Rosa, che prepara uno dei suoi caffè dolci e contro ogni malessere, secondo lei.
"Sono stanca" sbuffa Rosa "È tutto così frenetico, questa scuola non mi fa andare al passo con le cose"
"Già. Io vorrei rivedere la mia famiglia"
"Quando andremo al concerto di Gionny vi fermerete lì?"
"Si, credo di sì" risponde Giulia gustando il caffè. "Ma perché Gionny poi? Questo nome?"
"Giovanni é troppo lungo da dire" ride lei.
Suonano alla porta ed entra anche Luca con Tancredi. "Io ho già preparato tutto per domani"
"Tancredi?" Si domanda Rosa "Domani, dove te ne vai?"
"Rosa? Domani c'è la festa della scuola e andiamo tutti in spiaggia in un paese qui vicino e ci saranno dei gruppi di canto e ballo. Anche Alessandro ci sarà"
"Nun c' vogl crer'r" Borbotta Rosa."Cioè ma veramente io non sapevo niente che domani ci stava sta festa a scuola?"
"Neanche io" risponde Giulia. "Ma ricordo qualcosa, credo di averlo dimenticato"
Decidono di preparare la cena insieme e i due ragazzi danno una mano. "Chissà quando arrivano quei due" Dice Tancredi preparando la tavola e riferendosi a Giovanni e Deddy ancora chiusi in accademia.
"Giovanni mi ha detto che fra un pó arrivano" Dice Giulia
"Possiamo buttare la pasta allor?" Chiede Luca e Giulia annuisce. "Appost" fa lui
"Sempre molto fine" Fa Tancredi prendendo in giro Luca. "Cosa mi metto domani, per la festa a scuola"
"Il tema è bianco" Ragiona Tancredi.
"Ah, proprio un bel colore. Un colore che uso tutti i giorni" Ironizza Rosa.
"Cosa?" Entra Deddy seguito da Sangio che sente il buon odore del cibo appena messo in tavola.
"Per la festa di domani" risponde Rosa "Il tema è bianco"
"Ah" urla Sangio andando verso Lola "Ho appena ricordato della festa di domani, amore"
"Io invece l'ho scoperto poco fa, pensa te!" Esclama lei. "Tutti vestiti di bianco, poi"
"I pinguini?!" Rosa Ironizza.
Si mettono a tavola, brindano con il solito vino del padre di Giulia e iniziano la cena. "Ah ragazzi" biascica Luca. "Perfavore non litigate più, okay? Perché poi sono rimasto da solo a casa vostra con la bambina. Io non c'entravo nulla"
"E cosa ci facevi davanti la porta?" Chiede Sangio
"Stavo suonando prima che tu aprissi" Alza le braccia al cielo "E mi mandassi a fanculo" continua la frase.
"Ti ci mando anche adesso" fa lui
"Parliamo di cose serie. Dobbiamo esibirci anche noi al concerto di Giovanni quindi ci tocca andare anche noi a Roma"
"Lo so, Deddy" risponde Rosa.
"Come lo sai?"
"No, ho letto un messaggio arrivato sul tuo cellulare del produttore"
"Come sempre" Risponde lui. "Sarà un concertone"
"Sicuro, fratello!" Esclama Giovanni.
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La bellezza dell'essere.
FanfictionHo sempre pensato di non essere mai abbastanza per nessuno, neanche per me stessa. •Giulia e Giovanni•