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Ormai erano giorni che Giulia era rinchiusa in sala prove e non perché aveva tanto lavoro da portare a termine ma aveva solo tante emozioni da rinchiudere in se. Ne parlava spesso con Sam e Martina, ma gli altri già sapevano tutto.

A Giulia potevi leggerle in viso ciò che provava. 
Preferiva chiudersi in quelle quattro mura piuttosto che farsi ignorare da qualcuno che ormai era diventato importante per lei, senza che nessuno dei due se ne fosse accorto.

Martina le diceva sempre che lui la guardava in modo strano, c'erano degli sguardi riservati solo a lei. Ma Giulia era convinta che le piaceva il suo modo di ballare e basta, non voleva farsi ferire da nessuna domanda o nessuna risposta.

Ma Giulia si era accorta che qualcosa non andava, sentirsi invisibile per una persona non le stava bene. In fondo, lei si trovava bene con lui. Era abituata a ridere, ma con lui, con lui sorrideva. E sorridere e un'altra cosa. Si dimenticava del mondo.

Samuele continuava a ripeterle che lei stava prendendo una cotta per lui, ma Giulia diceva di no. In fondo lei era amica di tutti.

Torna a casa e si fa una doccia veloce per poi andare ad aiutare Leo a cucinare qualcosa. "Checco"

"Oi piccolina" Leo le sorride dolcemente , che sorriso potevi dedicarle se non quello. "Dai, oggi hamburger per me e per te"

"Non li voglio bruciati i toast" Ride lei ignorando chiunque ci fosse intorno a quel bancone.

Lei era andata a chiarire con lui, già due volte e per due volte consecutive aveva avuto brutte risposte.
Pero, non riusciva a rispondersi alle domande che lei stessa si poneva. Si chiedeva spesso perché le persone fanno dei gesti e poi dimenticano? Oppure siamo noi a guardarli con occhi diversi?

La sua non esperienza poteva farle del male.

Dopo pranzo corre a sdraiarsi sul divano, apre il suo computer e guarda i day time. Tanto vale guardare Sebastian,  pensava lei.

Quasi in silenzio lui si avvicinò a lei, forse vedere che i suoi occhi erano interessati a vedere l'immagine che il computer trasmetteva e non più a cercare la sua immagine dentro la casa. Lui si siede al suo fianco e la guarda ridendo, come se non fosse successo nulla. Prende la sua testa e la fa appoggiare sulle sue gambe.
Giulia, come sempre, non riesce a capire i suoi comportamenti ma non riesce ad alzarsi e staccarsi. "Ti stai distraendo un po?" Chiede lui.

Giulia annuisce. "Da me?" Ride lui.
Lei scuote la testa per dire no. "Ti ricordi quel film sull'amore che abbiamo visto?"

"Si" Risponde lei a voce bassa

"Sei mai stata innamorata? Hai mai provato quel tipo di amore?" 

"Con altre persone si"

"In che senso?"

"Con la mia famiglia!" Afferma lei. "Poi, a me piacciono sempre quelli fidanzati" ride. "Quale amore"

"Ah" Lui forse si aspettava una risposta diversa.
Si alza e torna dagli altri e lei torna a guardare il computer, ma questa volta va a sedersi nella sala grande e si sdraia sui cuscini.

Dopo un po' ritorna lui, la guarda ridendo per poi andare in camera pensando fosse Giulia l'avrebbe seguito.
Ma lei resta a guardare il computer.
O almeno, lo fa per i prossimi quattro minuti. Poi si alza e prova ad andare in camera sua.
Apre la porta piano piano e lo guarda, lui resta immobile; allora lei credeva si fosse addormentato e va verso la porta . Ma quella voce che tanto sperava si era fatta sentire. "Vieni qua" Fa lui mentre lei si gira e fa qualche passo. "Vieni qua" ripete alzando il braccio verso di lei e tirandola a sé una volta avvicinata.  "Mi spieghi perché non riesco a mandarti via?" Sbuffa lui coprendo il viso di lei con il suo braccio.

Lei per una volta non aveva parole, era tra le braccia di lui e non sapeva cosa dire. Aveva paura di rovinare quel piccolo momento. Mentre lei è immersa nei suoi pensieri, lui si avvicina piano piano alle sue labbra lasciando dei piccoli baci; che lei lentamente ricambia. Continuano a baciarsi e guardarsi negli occhi, forse in quel momento non servivano parole eppure ne avevano tante da dirsi. Ma i loro occhi parlavano e anche le loro bocche. "Provo qualcosa per te, non posso negarlo. So che anche per te è lo stesso" Giulia annuisce alle sue parole. "Siamo qua per cantare e per ballare quindi non dovremmo pensare ad altro. Però davanti ho una persona che prova dei sentimenti per me e anche io per lei. Questo è evidente." Respira. "Quindi, possiamo viverci tutto o almeno provare a farlo. Provare a stare insieme. E credimi che questa è una cosa più grande di me" Lo era davvero, non avevano poi così tanta privacy e lui era un ragazzo riservato. E sapeva che sarebbe uscito tutto nei daytime. "Però,  io non sono un tipo da coppie. A me non piace fare quelle cose che fanno le coppie. Viviamo tutto, ma con un certi criterio" Le lascia un altro piccolo bacio .

Lui le inizia a raccontare della prima volta che l ha vista su quel palco, non aveva mai visto una persona così come lei. Non aveva parole per descrivere il suo essere. Il suo essere così delicato, leggero e bello. Per lui era bella. E lo ha sempre pensato. Aveva capito che stava iniziando a provare qualcosa per lei, qualcosa che doveva farlo stare al suo fianco. Era tutto più forte di lui. Trovare una ragazza così come lei, così bambina e cosi pura per lui era un sogno. E incontrarla anche. Lei non credeva in se stessa, lui ci ha sempre creduto. Ha avuto dei momenti bui per via di ciò che aveva fuori, nulla paragonato a lei, doveva prendere questa decisione. E tra l'altro, Giulia era stata la sua musa ispiratrice per il suo nuovo pezzo che scriveva ogni volta che la vedeva.

Giulia invece, era rincoglionita da ogni suo incontro. Per lei, lui era speciale e voleva averlo vicino.

Qual é il vostro preferito tra tutti ?
E quello che vi sta meno simpatico?
A me Giulia,  meno preferita é Ibla.☆

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora