50. Take my breath away

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"Scusa Jake, vado un attimo alla toilette" informó Jane alzandosi dal tavolo.
"Va bene, io nel frattempo mi gusto quest'antipasto!" Esclamó Jake non vedendo l'ora di assaggiarlo.
Jane si apprestó ad andare in bagno, dopo pochi minuti si lavó le mani e si guardó allo specchio per stistemarsi. Prese il suo rossetto in borsa intenta a rimetterlo quando per sbaglio le cadde la borsetta. Una mano gentile gliela prese.
"Oh grazie mille" disse Jane riprendendo la borsetta.
"Di nulla, a me capita sempre quando vado in bagno" rispose la ragazza difronte a lei con un sorriso da solidarietà femminile.
"Sempre quando ti rifai il trucco!" Esclamó Jane continuando.
"Si, quando preferisci non appoggiare nulla in bagno pubblico" riprese la ragazza alzando gli occhi al cielo mentre apriva il rubinetto per lavarsi le mani.
"I locali potranno essere chic quanto vogliono ma non avranno mai una toilette igienizzata!" Esclamó Jane.
"Io che ci ho lavorato, credimi è sempre uno schifo! Puoi pulire quanto vuoi"
"Oh, immagino solo al pensiero, quando poi la gente è ubriaca"
"Non puoi minimante entrarci!" Esclamó la ragazza facendo una smorfia divertente tanto da far ridere Jane.
"Piacere io sono Sheryl"
"Io sono Jane, appuntamento galante?" Chiese poi Jane ammirando il vestito di Sheryl.
"Beh non proprio, anche se lo vorrei tanto" le fece sapere Sheryl. "Tu invece? Amici o amico particolare?" Chiese Sheryl con sguardo che alludeva a qualcos'altro.
"Mmmh, no amico e basta... sebbene vedo che in lui c'è qualcosa" affermó Jane confusa.
"Cioè?"
"Beh, credo che lui provi qualcosa per me, io invece non saprei"
"Beh, non hai avuto relazioni passate?"
"Si"
"Allora dovrebbe essere più semplice capirlo"
"Non lo so, lui invece perché non ti considera?"
"Diciamo che mi considera, ma i suoi comportamenti sono confusi, a volte sembra che ci sia dell'altro altre volte invece è solo il mio migliore amico, e lui ricalca più volte questa frase"
"Capisco come tu ti possa sentire, guarda spero tanto che le cose possano migliorare, soprattutto se è l'uomo che fa per te"
"Lo spero tanto"
"Allora io vado, ciao!" Esclamó Jane ma prima di andare.
"Aspetta, visto che abbiamo avuto questa conversazione così simpatica de vuoi ti invito ad una festa strafiga, e potrai portare chi vuoi"
"Oh grazie, ma non so ho sempre tanti impegni, è duro fare la manager"
"Wo! Ti sei scelta un lavoro impegnativo"
"Già, quasi quasi ritorno indietro"
"Questo è l'indirizzo e la festa è domani, si tratta di una festa tra persone dello spettacolo e amici di amici, potrebbe essere fruttuoso per te"
"Ma sai che hai ragione, grazie mille... verrò senz'altro allora!" Esclamó Jane entusiasta.
"Ti lascio anche il mio numero"
Jane ritornó al tavolo.
"Mi chiedevo se fossi mai uscita da lì dentro" le incalzó Jake.
"Non rompere! Anzi ho una splendida notizia!"
"Avanti spara!"
"Domani si va ad una festa e sei invitato anche tu! Ci sono persone note! Io ci vado, magari faccio qualche cliente"
"Perfetto! E come hai avuto questa fortuna? In bagno per giunta"
"Per puro caso mi sono messa a chiacchierare con una simpatica ragazza. Si chiama Sheryl"
"Sheryl?"
"Si! Perché?"
"Oh niente, mi ricorda una vecchia amica che non ho più visto"
"Magari è lei" disse Jane ridendo di rimando.
Nel frattempo Sheryl ritornó al suo tavolo parlando a Michael del particolare incontro, ma senza dirle di chi si trattasse.
"Dev'essere proprio simpatica per averla invitata così su due piedi!" Esclamó Michael divertito.
"Si, a pelle sembra una brava ragazza, mi piace. Mi ha detto anche che fa la menager"
"Wow, ingamba allora!"
"Cos'è? Ancora non l'hai vista e già ci sbavi dietro?" Scherzó Sheryl.
"Ma no! Dai non sono più quel ragazzo!" Esclamó Michael facendo il finto offeso. "O già ti avrei portata a letto tempo fa" le incalzó ancora Michael.
"Mmm mr Jackson non so se prenderla come un complimento oppure no" disse lei cercando di essere sexy.
"Ovviamente un complimento, sei speciale nessuno deve permettersi di prendersi gioco di te!"
"O forse perché non sono abbastanza bella da poterti piacere?" Michael fece un sorso abbastanza lento e ingoiando lentamente mentre la guardava, aveva capito bene la sua frecciatina. Michael inizió ad irrigidirsi, sapeva a cosa alludesse ma non voleva sbilanciarsi più di tanto.
"Certo che sì, perché non potresti piacermi?"
"Forse perché siamo migliori amici" rispose poi Sheryl buttandola sul ridere. Lui si rilassó di colpo sorridendo appena.
"Ti sei preoccupato Jackson?"
"Io? Perché mai?" Increspò le sopracciglia.
"Avevi una faccia allarmata! Tranquillo tu sei il mio migliore amico"
"Anche tu sei la mia migliore amica, e sta tranquilla tu, io non mi preoccupo... dopo tutto quello che ho vissuto ho capito che la vita va vissuta così come viene, senza forzarla o aspettarti niente. Quello che sarà, sarà" le spiegó Michael sperando di essere stato molto esaudiente anche se implicitamente. Parlando quindi, tra le righe, proprio come ha fatto Sheryl.
"Ben detto Michael, adesso mangiamo!"
Dopo un paio di ore Michael e Sheryl sono intenti ad andare ma ad un tratto.
"No! Non ci credo, Jake!" Esclamó Sheryl non appena intravede Jake all'ingresso che stava per andare via.
"Sheryl? Che bello rivederti!"
Poi Michael fa la sua comparsa e Jake si accorge che fosse il suo accompagnatore. Nel frattempo che Sheryl abbraccia Jake, il tempo sembra fermarsi, due cuori si fermano per un nano secondo per ricominciare a battere all'impazzata. Jane alza lo sguardo per intravedere dietro al caos dinanzi a lei una sagoma che non si sarebbe mai più aspettata di vedere. La saliva ad un tratto manca, Michael fa fatica ad ingoiare ancora una volta, la gola secca indica quell'attimo di smarrimento il quale non fa comprendere se sia realtà o un sogno ad occhi aperti. Impallidiscono entrambi, e i rumori intorno a loro si annullano, come si annullano le persone e persino le luci. Vi erano solo loro Michael e Jane.
Jake scioglie l'abbraccio di Sheryl cercando di calmarla per far ritornare in se Jane.
"Ehm Jane, lei è l'amica di cui ti avevo detto. Sheryl" esorta Jake.
Sheryl riconosce subito Jane e rimane meravigliata di quanto il mondo possa essere piccolo. "Ma guarda un po'! Noi due ci siamo conosciute in bagno" a Michael per poco non venne un colpo cominciando a tossire. "Michael tutto bene?" Chiese preoccupata Sheryl. "Si tutto bene."
"Amici credo che lui non abbia di presentazioni. Michael loro sono i miei amici Jake e Jane, la tipa che ho conosciuto in bagno" spiega Sheryl con un sorriso a 32 denti. "Ehm, buona sera" dice solo Michael cercando di non trovare lo sguardo di Jane. Entrambi erano super imbarazzati per non parlare di Jake.
"Ehm piacere io sono Jake il ragazzo di Jane" il ragazzo cerca di marcare la frase in modo da farlo sentire a Michael ma Jane rimane infastidita, mentre Michael rimane interdetto. "Auguri" risponde semplicemente quasi deluso. Jane guarda da per tutto ma si sente bruciare sotto lo sguardo penetrante di Michael, quello sguardo che l'ha sempre disarmata e che, a distanza di anni, ancora le fa mancare fiato. Michael cerca di rimanere impassibile, ma d'altronde non riesce a non guardare la perla che ha perso e che rimpiange da due anni.
"Ah quindi state insieme? Mi fa piacere!" Esclamó poi Sheryl riferendosi a Jane.
"Eh si, vediamo, come va va" dice semplicemente Jane imbarazzata al massimo.
"Jane già te l'ha detto? Jake domani vi voglio alla festa eh non mancate!" Esclamó ancora Sheryl.
"Ehm, in realtà non so Sheryl se possiamo, io domani lavoro..." cerca evidentemente una scusa Jake.
"Ma Jane mi ha dato già la sua conferma"
Michael rimase stupito, ad un tratto la sua mente stava fantasticando nuove chance. Tuttavia, sapeva che non poteva, le aveva promesso che non l'avrebbe più intralciata, proprio perché la ama. Ma la vita sembrava proprio che quella sera gli stesse regalando una nuova possibilità di riconquista.
"Allora vorrà dire che Jane sarà dei nostri" esortó all'improvviso Michael fiducioso rivolgendole uno sguardo di sfida (quello in foto). Per un attimo, a Jane sembró di ritornare indietro nel tempo, quando proprio ad una festa conobbe quello sguardo arrogante, penetrante, sexy e sicuro di se.
Nel frattempo che guardava Michael cercando di tenere testa al suo momento di sfida " Sheryl ho dimenticato di dirti che domani dovrò incontrarmi con un misterioso cliente e non so come si metteranno le cose! Quindi rimaniamo in forse"
"Che lavoro impegnativo fare la menager!" Disse Sheryl non sapendo più come fare.
"Già, e poi avere a che fare anche con tizi strani come questi, perché non dire il proprio nome e cognome? A chi potrei dirlo?" Continuó Jane. Michael si sentì come un bambino che scarta i suoi regali. Capi che il cliente fosse proprio lui, quindi il menager che avrebbe conosciuto è Jane!
"Beh la festa è di sera, anche i più spilorci non farebbero mai un incontro di sera!" Esclamó Michael mettendola in difficoltà.
"Si ma..." Jane stava per parlare ma Jake la batte sul tempo.
"Sono dell'avviso che una persona che si comporta così misteriosamente ad un incontro, uno si può aspettare di tutto, anche un incontro di sera. E tu che ne pensi cucciola?" Chiese A Jane tirandola verso di lui circondandola con un braccio intorno alla vita. Michael inizió ad innervosirsi. Cominció a provare quelle sensazioni che non provava da tempo, un mix "di furia, rabbia e voglia di rinchiuderla con dei lucchetti" come disse una delle prime volte. In più, ci si metteva anche lo charme, la finezza e la classe che riusciva ad emanare anche con quel semplice abito che però mettevano in risalto le sue gambe. Secondo Michael era diventata ancora più bella, se non più donna. Strane immagini si facevano strada nella sua mente, tutte volte che l'aveva fatta sua. Per quanto ancora doveva soffrire?
"Penso che il tuo ragionamento non fa una piega" disse semplicemente senza discostarsi da Jake notando lo strano effetto che aveva Michael. Jane, con il suo lavoro aveva imparato a leggere il linguaggio del corpo. E conoscendo Michael sapeva che quel gesto di Jake gli dava un profondo fastidio primordiale.
"Cosa c'è Michael? Ti vedo strano" gli incalzó Jane sorridendo al lancio di sfida che le aveva dato prima.
"È che, qui c'è un'aria viziata" rispose Michael infastidito sorridendo in modo sarcastico.
"Noi adesso dobbiamo andare, è stato un piacere rivederti Sheryl" disse Jake cercando di andare via.
"Oh anche per me, allora spero di vedervi domani. Jane ha il mio numero" fece sapere Sheryl. Quest'ultima aveva captato la strana la connessione che c'era tra Michael e Jane, e Jake non era esattamente ben accolto. I quattro si salutarono per poi andare via. Michael era sicuro di rivederla e ciò gli dava comunque speranza, sebbene la notizia che stessero insieme proprio non riusciva ad accettarla. Si mise in macchina con Sheryl in totale silenzio ma poi Sheryl rompe quel freddo ghiaccio: "All'inizio non capivo, ma poi tutto era chiaro, e poi il nome diceva tutto... "
"Non ti seguo" confesso Michael avendo la testa da un'altra parte.
"È lei Jane, quella Jane" chiese annuendo.
Michael la guardò negli occhi, sospiró e poi annuí. "E che effetto ti ha fatto?"
"Vuoi davvero saperlo?" Chiese Michael intravedendo fin troppo interesse nei suoi occhi. Era chiaro ormai per lui. Non poteva più fingere. E non sapeva tutto questo dove l'avrebbe portato, non voleva perdere Sheryl.
"Perché no? Sono o non sono la tua migliore amica?"
" infatti, e io non ti voglio perdere" continuó Michael.
Sheryl fece finta di non capire
"Non ti seguo"
"Sheryl... ti prego. Io ti voglio bene e non voglio farti soffrire. Magari più di quanto non lo faccia già"
"Michael tranquillo, per me è già tanto che sei mio amico, diciamo solo che ti voglio un bene speciale, ma non sono innamorata di te"
"Va bene, voglio crederti"
"E per fartelo capire, ti dirò di più, quei due non stanno insieme"
"Come fai a dirlo?"
"Ti pare che vado contro i miei sentimenti?"
"Si perché mi vuoi fin troppo bene" le incalzô Michael. Sheryl rimase stupita ma non si lasció d'animo.
"Sta di fatto che è così. Me l'ha detto lei stessa"
"Quindi vuol dire"
"Che forse hai ancora una chance, ma non saprei perché comunque lui è innamorato da come mi ha detto e da come ho visto"
"Non le toglieva le mani di dosso"
"Frena la tua gelosia, ricorda che non è la tua ragazza"
"Lo so, ma lo sarà"
"Io ho un'idea"
"Cioè?"
"Facciamo finta di stare insieme"

Continua

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