Arrivi ad un punto in cui sembra che non ti manchi nulla: hai un lavoro, una casa, amici, l'amore! Un equilibrio perfetto. Un'armonia per chi l'uomo si ritrova a combattere ogni giorno. Si trova la cosiddetta "felicità". Tuttavia, la vita è bella perché ha anche un lato oscuro, dal quale accadono cose che non ti aspetteresti, forse quando il passato ritorna a bussare alla tua porta.
Michael si trovava in un bar seduto, muovendo instancabilmente una gamba. Sarà nervosismo, impazienza. Aspettava Tatum. Questa volta gli avrebbe detto davvero tutto. Sarebbe stata la volta buona per chiudere definitivamente con le ombre del passato. Dopo un po', egli nota alla sua destra arrivare una donna dai capelli rossi naturali, un viso dai lineamenti semplici però capace di far trapelare qualcosa di trasgressivo. Probabilmente era proprio quello il lato che più piacque a Michael. In maniera seducente, Tatum fa il suo ingresso e si presenta a Michael.
"Michael, che piacere vederti" gli dice avvicinandosi per salutarlo. Egli rimane impassibile.
"Non riesci nemmeno a salutarmi?" Gli chiede lei con fare triste.
"Cosa ti aspettavi? Che ti dessi un bacio a francese magari?"
"Beh, noto con piacere che ricordi ancora come li chiamavo. Forse ti sono rimasti"
"Di certo non li riavrai indietro" sputa lui aggressivo come per difendersi dalla sua seduzione.
"Sono contenta che tu abbia accettato di vedermi"
"Hai parlato quasi di Vita o di morte"
"Si Michael, per me è diventato insostenibile portare questo peso... ho bisogno che tu mi perdoni. Non ce la faccio più a vivere così"
Spiega lei portando a galla tutto il suo dolore.
"Cos'era l'aiuto di cui avevi bisogno, si può sapere?" Chiede Michael impaziente ignorando le sue parole. Dall'esterno sembrava essere inattaccabile, ma invece dentro di lui vi erano situazioni contrastanti.
"È il tuo perdono Michael, questo è l'aiuto di cui ho bisogno"Gli risponde lei appoggiando la sua mano sulla sua.
Michael scatta all'inpiedi guardandolo quasi truce. "Stai scherzando? Mi hai fatto venire fin qui facendomi credere altro per poi avere via libera con me? Ti ho detto che non voglio più sapere niente di te, delle tue scuse, della tua vita." Le urla facendo trapelare quasi il suo dolore. Fa per andarsene ma Tatum si alza e con le lacrime agli occhi...
"Michael, ti prego, ascoltami... non rifiutarmi, ti prego. Ho tanto dolore. Sono sola da anni, e vivo da anni con questo rimpianto. Ti prego solo di perdonarmi" urla quasi singhiozzando.
Michael si ferma. È di spalle. Chiude gli occhi assorbendo ogni singola parola e ogni singolo suono che fa pensare a delle lacrime. Si gira e torna verso di lei.
"Sai la cosa che mi ha fatto più male? Pensare che fossi un assassino" le dice con occhi lucidi.
"Lo so, l'ho scoperto troppo tardi..."
"Nel frattempo mi avevi trattato come un reietto umano" le fa notare Michael storcendo la bocca con sdegno.
"Tutto volevo tranne che finisse così"
"Se vuoi saperla tutta... l'avevo fatto per te" confessa Michael.
"Cosa? Non capisco" chiede Tatum confusa e con il viso bagnato.
"Volevo uscire da quella vita malavitosa non tanto per me o per i miei... ma per stare con te. Avevo intenzione di creare qualcosa di serio, lontano da qui, sarei andato a lavorare come tutte le persone normali e avere un futuro felice accanto a te. Tuttavia, eri ambiziosa, Bob oltre ad essere un gran figlio di puttana era anche bravo con le parole, ad illudere la gente, ed evidentemente ti offriva qualcosa di facile, veloce. Ti offriva New York. Con la testa eri gia lì,credevo di portarti io un giorno. Ma poi Bob ha pensato bene di infangarmi. Ti ha detto che ho ucciso un uomo, e tu? Invece di parlarmene, cosa hai fatto? Sei scappata, i tuoi sentimenti solo ad un tratto svaniti e sei partita" le dice Michael pacato con le lacrime agli occhi. "Avevo giurato che non avrei mai più pianto, ne per te ne per nessuno. Ringrazia Jane se mi ritrovi così, ancora con un cuore. Per cosa mi stavano facendo diventare, e dopo la tua fuga"
Tatum scoppia a piangere, le parole non vengono più a galla. È li ferma, che lo guarda mortificata, dispiaciuta. Tutto ciò che vorrebbe è " vorrei ritornare indietro per sistemare le cose, per stare ancora accanto a te e poter essere felici insieme... tuttavia mi rendo conto che adesso hai un'altra nel tuo cuore, solo che io al momento mi accontento anche solo del tuo perdono. Questi sensi di colpa mi stanno uccidendo, soprattutto dopo ciò che hai detto...l'ho capito troppo tardi di amarti, degli sbagli che ho commesso. E so che non mi perdonerò mai"
"Ancora provo tanta rabbia, non riesco ancora a perdonarti mi dispiace... hai visto stesso tu" le dice senza peli sulla lingua, con lacrime che sanno di rabbia. Tatum lo sguarda attentamente negli occhi notando il suo dolore e da ciò capisce che non gli è del tutto indifferente per suscitare così tante emozioni. Senza pensarci due volte lo porta a se dalla nuca e lo bacia. Dopo svariati secondi Michael ricambia il bacio ormai bagnato dalle lacrime, e riverbera in esso tutta la sua angoscia, la rabbia, il dolore, e la sorpresa di riassaporare quei momenti lontani.
Poco dopo si stacca inavvertitamente e la guarda con odio. "Non azzardarti mai più, sono impegnato, non rovinarmi di nuovo la vita"
"Scusami Michael non so cosa mi è preso... ho visto qualcosa nei tuoi occhi che mi hanno fatto pensare al fatto che mi odi, hai rancore verso di me, ma se ti fossi indifferente non reagiresti così e non avresti ricambiato..." dice lei ferma con gli occhi rossi dalle lacrime.
"È solo una tua impressione, se tu la vedi così è un tuo problema, non è affar mio. Io la vedo che ho reagito così solo perché sei una parte del mio passato che mi ha recato tanto male. Del resto per me vali nulla. Io amo Jane, mettitelo bene in testa" le dice sputando odio.
"Se è un modo per giustificare ciò che hai fatto fallo pure, ma non potrai mentire a te stesso a lungo... ci sono ancora nel tuo cuore" Michael, nel frattempo che lei parla, la pianta li in asso cercando di non ascoltare quelle parole. Parole taglienti... ma forse con un fondo di verità.
Egli torna a casa furioso, frustato. E adesso? Che cos'è quella strana sensazione nel suo petto? Si agita. Neanche due giorni che è ritornato da New York e il giorno dopo dovrà partire nuovamente insieme a Jane per il Tour, ma dopo questa sera pensa bene di rimandare il viaggio di qualche giorno. Avvisa i suoi assistenti e domande solo da dirlo a Jane. Ma non poteva farsi vedere così, anzi non voleva, non aveva voglia di vedere nessuno.
Ad un tratto torna Fred.
"Ehi Michael, ti stavamo aspettando a casa di Jane"
"Ho fatto tardi"dice incurante.
"Ok, dimmi qualcosa che non so" gli incalza Fred.
"Niente sono stanco, vado a letto"
"Alle 22?"
"Fred, che vuoi? Non sono in vena, puoi lasciarmi da solo? Grazie"
"Va bene, ma almeno avvisa Jane, se non l'avessi dimenticato avevamo una cena e non Ti sei fatto minimamente sentire, cosa stai combinando?"
"Niente Fred, ora la chiamo"
"Sarà meglio per te. Aggiungo un'ultima cosa" afferma Fred mentre Michael sbuffa nervoso.
"Ricordati cosa hai affianco e quanto ci hai messo per conquistarlo, non fare il coglione"
"Hai finito? Hai finito?! Cazzo?!" Michael sbatte un vaso a terra. Fred rimane distucco.
Michael si porta una mano sugli occhi come per pulirli, poi sospira e " ho baciato Tatum".Continua
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Who's Bad?
FanfictionATTENZIONE: SCENE DI SESSO DESCRITTO. Ragazzo cinico e diffidente dal passato non facile, s'imbatte in una ragazza intrigante capace di sconvolgere il mondo di certezze da lui costruito.